Villa Reale, è stallo. Cresce l’ansia per i lavoratori.

La Corte dei Conti ha chiarito che non spetta alla magistratura contabile entrare nel merito della conciliazione tra pubblico e privato. Cgil: “Non si perda altro tempo. Il Consorzio deve decidere”.

La Corte dei Conti rimanda al mittente la richiesta avanzata da Regione e Consorzio per avere un’indicazione sulla scelta da compiere sull’affaire Villa Reale. Una decisione che rimette le responsabilità per risolvere il caso nella giusta posizione, ossia davanti al Consorzio e al suo presidente.  

La strada della riapertura della Villa si fa molto in salita – commenta Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza – e mette il Comune di Monza e il Consorzio di fronte alla necessità di assumersi presto le proprie responsabilità. A mio avviso, la risposta che la Corte ha fornito era prevedibile, le scelte spettano all’amministrazione”. 

Intanto, crescono le preoccupazioni per le sorti del bene simbolo della città capoluogo di provincia: “Stiamo seguendo, con la categoria Filcams, tutte le evoluzioni della vicenda – aggiunge il numero uno della Cgil in Brianza –. Siamo in ansia per i lavoratori e per il futuro della reggia piermariniana”. 

Stiamo aspettando la convocazione del consiglio comunale straordinario – fanno sapere da via Premuda –; chiederemo di essere presenti per rappresentare la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori che animavano i luoghi della Villa e che oggi sono in cassa integrazione a zero ore e senza anticipo”. 

I cancelli della reggia rimangono, pertanto, ancora chiusi, comunicando un messaggio negativo e scoraggiante a un territorio che vuole ripartire dopo i mesi più duri dell’emergenza sanitaria.