A PROPOSITO DI POSTA . . . . .

Questo comunicato nasce dall'esigenza, come Sindacato di categoria, di far conoscere la situazione e il giusto contesto ai cittadini che giornalmente reclamano per il disservizio postale. Nei giorni scorsi, su alcuni giornali locali è comparso un altro articolo molto critico nei confronti dei “postini” di Villasanta, rei di non consegnare la posta ai cittadini di quel Comune. Lungi da noi, la volontà di difendere un azienda come “Poste Italiane SpA” che anzi, come Organizzazione Sindacale, stiamo da tempo criticando in merito ai numerosi tagli delle zone di recapito e alla critica situazione occupazionale negli Uffici Postale, che stanno causando anche nel nostro territorio gravi e numerosi disservizi. Vorremmo però fare alcune precisazioni, proprio per tutelare i portalettere di Poste Italiane che ogni giorno svolgono con professionalità e dedizione (pur tra mille disagi) il loro lavoro. In una fase dove regna il libero mercato, i cittadini devono sapere “chi gli consegna la posta!”, compito che, alcuni anni fa era in esclusiva a Poste Italiane SpA, ma che oggi è affidato a diverse Società private, alcune serie che applicano regolari contratti di lavoro ma anche altre che affidano la consegna della “posta” a molti altri lavoratori precari, se non in nero, privi di una minima professionalità. Anche a Monza e Brianza, il fenomeno della diffusione delle agenzie postali private è dilagato negli ultimi anni. Moltissimi i punti aperti, numerosissime le catene di franchising. A Monza sono almeno quattro o cinque le società private che si occupano di recapito. In Poste Italiane SpA c'è un contratto che tutela diritti e salari, nei privati c'è chi applica il contratto del commercio multiservizi, mentre altri applicano quello del recapito privato. In questo quadro non mancano comportamenti di vero e proprio “dumping” contrattuale e aziende che operano ai margini della legalità. Non è facile controllare quello che accade, perché non in tutte siamo presenti come sindacato e se tentiamo di farlo, i lavoratori subiscono la minaccia del licenziamento. Quindi, in definitiva, il problema non è Poste Italiane. Noi come Sindacato di categoria siamo convinti che i gravissimi disservizi e gli inaccettabili comportamenti menzionati dai cittadini vadano ricercati in altro contesto e su altri operatori. 

Monza 15 Gennaio 2016

SLC CGIL Monza Brianza