ORDINE DEL GIORNO APPROVATO ALL’UNANIMITA’ DALL’ASSEMBLEA DEL PERSONALE DELLA CCIAA DI MONZA E BRIANZA

Monza, giovedì 28 gennaio 2016

 I lavoratori della Camera di Commercio di Monza e Brianza oggi si sono riuniti in assemblea in contemporanea con analoghe iniziative a livello nazionale. Per questo motivo sono stati sospesi tutti i servizi nella sede di Monza e gli sportelli dell’Ente non hanno aperto.

Le ragioni della sospensione sono da individuarsi  nell’intendimento del Governo – trapelato attraverso una bozza di Decreto - di operare un taglio del personale camerale del 15%, con ulteriore taglio del personale del 25% per le Camere di commercio che si accorperanno, con la contestuale soppressione delle sedi periferiche degli enti che si andranno a creare a seguito di tali aggregazioni.

L’assemblea ha discusso delle ipotizzate novità normative che potrebbero avere come conseguenza un consistente esubero del personale e del futuro della Camera di commercio di Monza e Brianza, che interessa non solo i dipendenti ma anche imprenditori, liberi professionisti, aspiranti imprenditori del nostro territorio.

Ai nostri utenti va tutta la nostra attenzione: il disagio di questa mattina, infatti, non è paragonabile a quello che potrebbe derivare da un ipotetico accorpamento della Camera di Commercio di Monza e Brianza, dal momento che la sede di Monza e l’ufficio periferico di Desio, nella peggiore delle ipotesi,  potrebbero non essere più operativi. Questo comporterebbe la necessità di doversi rivolgere a enti più lontani.

Inoltre la bozza del decreto prevede un drastico taglio di funzioni di supporto alle imprese del territorio, eliminando la competenza delle Camere di commercio su temi fondamentali quali l’internazionalizzazione, il supporto all’accesso al credito, la mediazione, la formazione e l’innovazione d’impresa.

A rischio anche i contributi che ogni anno questo ente, con efficienza tipicamente brianzola, destina alle imprese locali e al territorio.

Benché la Camera di Commercio di Monza e Brianza abbia fornito un notevole e tempestivo supporto agli operatori economici sin dal suo insediamento e rispetti i requisiti richiesti per  rimanere indipendente, sia per numero di imprese sia per equilibrio di bilancio, molte sono le voci che si susseguono circa un ipotetico accorpamento.

I lavoratori esprimono la loro netta contrarietà alle ipotesi di tagli di personale e alle ipotesi di accorpamento che comporterebbero lo smantellamento di servizi e funzioni della Camera di commercio e la dispersione di professionalità e conoscenze così importanti per le imprese ed il territorio brianzolo in questi anni di crisi.

Per questi motivi, i lavoratori proclamano lo stato d’agitazione.