AMORE E PSICHE
 La favola dell’Anima
 
ALLA VILLA REALE DI MONZA IN MOSTRA LA FEMMINILITA’
ATTRAVERSO IL MITO E L’ARTE
 
La mostra sul famoso racconto di Apuleio per ‘8
marzo accoglie le donne con un biglietto speciale
 
 
La favola “Amore e Psiche” inizia nel più classico dei modi:
c'erano una volta, in una città, un re e una regina, che avevano tre
figlie. E l'ultima, Psiche, è bellissima, tanto da suscitare la gelosia
di Venere. Una favola senza tempo e piena di significati e
percorsi simbolici e mitologici. Una favola che prende spunto dal
mito dolcissimo di Amore e Psiche. Una favola senza tempo che
celebra la femminilità in tutte le sue forme. Ogni donna può
ritrovarsi in Psiche nelle sue diverse fasi di fanciulla, di moglie, di
madre. Psiche è la donna in crescita che mostra alla donna ciò che
le attende in modo di prepararle con il suo esempio.
P
Per questo, sabato 8 marzo, la mostra ospitata fino al 4 maggio
presso la Villa Reale di Monza, accoglie le donne in modo
speciale, pagando metà del biglietto.
 
La favola di Apuleio narra le vicende di Psiche, fanciulla mortale
di una bellezza eguale a Venere che diventa sposa di Amore senza
mai poterne vedere il viso: Una notte, istigata dalle invidiose
sorelle, riesce a scoprine il volto ma viene immediatamente
abbandonata dal dio. Psiche dovrà quindi affrontare una serie di
prove, al termine delle quali, otterrà l’immortalità e potrà ricongiungersi al suo
sposo.
 
La mostra, curata dall’archeologa Elena Fontanella e organizzata dalla Fondazione
DNArt in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, il
patrocinio del MiBACT, della Regione Lombardia, della Provincia di Monza e della Brianza e della Camera di Commercio di Monza e Brianza, segue le diverse
fasi dell’antichissimo mito di Amore e Psiche, ripreso da Apuleio nel II secolo dopo
Cristo. La narrazione si articola attraverso numerose opere archeologiche e
artistiche provenienti da diversi periodi storici, dalla Magna Grecia e l’Età
Imperiale fino al ‘900 con opere di grandi maestri quali Tiepolo, Tintoretto,
Palma il Vecchio, Auguste Rodin, Salvador Dalì, Lucio Fontana, Tamara de
Lempicka solo per citare i più importanti. Si tratta di opere provenienti dal Museo
Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dal Museo Archeologico Nazionale di
Venezia, dalla Pinacoteca Civica di Teramo e da altri importanti Musei e Istituzioni
pubbliche e private.
 
Simbolo della mostra è il gesso di Amore e Psiche di Antonio Canova, di proprietà
della Veneto Banca che è il modello originario utilizzato da Canova per la
realizzazione delle famose sculture conservate al Louvre di Parigi e all’Hermitage
di San Pietroburgo. Si tratta di un reperto molto significativo in quanto ci svela la
tecnica scultorea utilizzata dal grande Maestro e che lo caratterizza rispetto ad
altri artisti del suo tempo.
 
Anche il luogo dove sono poste le opere rafforza il valore culturale, didattico e
simbolico della mostra. Infatti proprio nella Reggia di Monza si trova la Rotonda
dell’Appiani. Costruita nel 1790 dal Piermarini, venne decorata nel 1791 da
Andrea Appiani con affreschi che riprendono il tema mitologico di Amore e
Psiche. Le pitture sono collocate in posizioni diversificate per meglio comprendere
la favola tratta dall’Asino d’oro di Apuleio: quattro dipinti curvi, di forma
rettangolare, posti sopra le finte porte che scandiscono la circolarità della struttura.
 
AMORE E PSICHE. La favola dell’Anima
Reggia di Monza
Serrone della Reggia Monza e Rotonda Appiani (Viale Brianza1)
24 gennaio – 4 maggio 014
 
Orari: lunedì chiuso; da martedì a domenica 10.00 – 20.00
Biglietti: intero 10 euro; ridotto 8 euro; scuole 5 euro
 
Info: 039 2312185 – info@fondazionednart.it
http://www.reggiadimonza.it/
https://www.facebook.com/DNArtFondazione
https://www.facebook.com/ReggiaDiMonza
 
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