Tempi d’attesa ancora lunghi al San Gerardo di Monza. Monitoraggio e denuncia del Pd

Guerriero: “Un tavolo tra istituzioni e parti sociali, anche per monitorare gli imminenti lavori di ristrutturazione”

Monza, 1 febbraio 2012 – “Sono ancora drammaticamente lunghi i tempi di attesa per le visite specialistiche al San Gerardo di Monza. E in vista dei lavori di ristrutturazione crediamo ci siano fondati motivi di preoccupazione per un peggioramento ulteriore della situazione. A rischio sono soprattutto le fasce deboli della popolazione, come le persone anziane. Non vogliamo fare allarmismi ma vogliamo che al di là delle passerelle in provincia, i responsabili della sanità monzese dicano come intendono correre ai ripari”

Lo denuncia Domenico Guerriero, capogruppo del Pd in Provincia, dopo il monitoraggio dei tempi di attesa per alcune visite specialistiche effettuato in questi giorni. Dal test, condotto da cittadini che hanno telefonato al Cup (centro unico di prenotazione della Asl) e in seguito segnalato al Pd, è emerso che i tempi rimangono lunghi rispetto al monitoraggio effettuato nel luglio del 2011, con qualche peggioramento per quel che riguarda le visite oculistiche.

Per una visita urologica si deve attendere fino a luglio, mentre per il controllo fino a novembre 2012. Per la visita endocrinologica fino a maggio, mentre per il controllo si deve attendere più di un anno, fino ad aprile 2013. C’è da attendere fino a maggio anche per una visita gastroenterologica. Attesa lunga più di un anno anche per l’ecocardiogramma, fino a marzo 2013, mentre per gli esami dermatologici fino addirittura a giugno 2013. Peggiorano i tempi di attesa per le visite oculistiche, per le quali, rispetto a luglio dell’anno scorso quando la prima visita era assegnata dopo 5 mesi, bisogna attendere qualche mese in più, e cioè fino a ottobre di quest’anno. Così come c’è da aspettare fino a ottobre per una broncoscopia.

“I dati raccolti – continua Guerriero - dimostrano che la sanità monzese è in forte difficoltà. Tempi biblici per il pubblico ma basta alzare la cornetta per ottenere in brevissimo tempo la stessa visita in una struttura privata. Per capire come migliorare al più presto questa situazione e monitorare gli impatti degli imminenti lavori di ristrutturazione del San Gerardo, chiediamo che venga costituito un tavolo composto da Provincia, Comune, Asl,  ospedale, organizzazioni sindacali. Un tavolo che tenga sotto stretta osservazione la gestione di un appalto da più di 200 milioni di euro per evitare eventuali infiltrazioni criminali e per controllare rigidamente che i lavori non si ripercuotano sull’utenza del nosocomio.”