Fonte: http://coopsociali.usb.it/index.php?id=20&;tx_ttnews[tt_news]=38332&cHash=06d7642ad9&MP=63-673

CCNL COOP SOCIALI: IL “PACCO” DI NATALE DI CGIL CISL E UIL

Un rinnovo che non dà nulla ai lavoratori ma che concede tutto a padroncini e dirigenti delle cooperative sociali

Nazionale – martedì, 20 dicembre 2011
Con il testo sottoscritto il 16 dicembre ’11 sul rinnovo del CCNL Cooperative Sociali, Cgil Cisl e Uil toccano uno dei punti più bassi nella tutela e nella “gestione” di questo settore in venti anni di contrattazione compiacente.

Dopo due anni di ritardo, infatti, viene siglata una pre intesa che, non prevedendo arretrati (chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato), elargisce agli addetti del settore UNA MANCIA DI 70€ SPALMATI IN 15 MESI per il C1 a tempo pieno, l’introduzione massiccia dell’APPRENDISTATO come strumento di compressione dei costi (in un settore già strutturato come precario, grazie ad appalti e convenzioni, e nel quale la professionalità di educatori ed OSS è già certificata da lauree e attestati sanitari), il potenziamento della CONTRATTAZIONE DECENTRATA (e già immaginiamo i ricchi premi e cotillons che le aziende, le provincie e le regioni istituiranno per i lavoratori del settore) con la deroga allo stesso CCNL, per l’applicazione degli incrementi salariali, alle “imprese” in difficoltà.

In sintesi, un trionfo di Cisl e Uil e dell’Accordo Quadro del 2009 sulla riforma degli assetti contrattuali, contro il quale allora la Cgil alzò le barricate, indisse consultazioni e referendum abrogativi, maledicendo il governo Berlusconi. Accordo Quadro che la stessa Cgil, molto pragmaticamente, non ha mai messo in discussione in sede di rinnovo di molti CCNL, per ultimo quello delle Cooperative Sociali.

Con questa intesa siamo al completo distacco dalla realtà di queste organizzazioni sindacali, al mero esercizio di dare fiato ai polmoni in sede di trattativa. Una complicità, questa, del sindacalismo collaborativo, che non parla, perché non li ascolta, dei lavoratori di questo settore che quando va bene guadagnano 900-1000€ al mese, nella maggioranza dei casi dai 500 ai 700€.

Usb chiede ai lavoratori del settore di togliere la delega a questi sindacati complici del massacro del salario e dei diritti, e invita le lavoratrici ed i lavoratori a votare un fermo NO a questo contratto nelle consultazioni che “dovrebbero” avere luogo fino al 20 gennaio nei posti di lavoro.

CONTRO L’ELEMOSINA DI CGIL CISL E UIL, CONTRO LA PRECARIETÀ PER I GIOVANI CON I CONTRATTI DI APPRENDISTATO, CONTRO LE GABBIE SALARIALI DEI CONTRATTI DI SECONDO LIVELLO, CONTRO LE DEROGHE AL CCNL E LA RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE.

Per il salario e i diritti, per la democrazia sindacale, per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, per un welfare per tutti, da gennaio organizziamo presidi e iniziative per dire no a questo contratto di MERDA!!!

19/12/11 Usb Lavoro Privato