Irruzione del FOA Boccaccio al convegno organizzato dal Comune: dura condanna dell’Assessore Sassoli

L’Assessore alle Politiche Giovanili Martina Sassoli interviene dopo l’irruzione di ieri, giovedì 13 ottobre, dei ragazzi del FOA Boccaccio nel corso del convegno “Comprare casa senza rischi” organizzato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili con la collaborazione del Consiglio Notarile di Milano che ha messo a disposizione gratuitamente la propria consulenza per i giovani in procinto di acquistare la prima abitazione.  

 “Anche in questa occasione, i ragazzi del Foa Boccaccio non si sono lasciati sfuggire l'opportunità di mostrare il proprio lato peggiore. Da tempo conosciamo la loro attitudine a dar vita a episodi di illegalità, vedi le occupazioni abusive di proprietà private, o di inciviltà, primo tra tutti quando, durante un tentativo di interruzione dei lavori del consiglio comunale, aggredirono una guardia giurata preposta alla vigilanza del comune.

Già lo scorso luglio lamentai la deprecabilità di tali azioni, richiamando la città a condannare questi episodi come insensate, seppur gravi, manifestazioni di inconcludenza.

Oggi, purtroppo, alla luce di quanto avvenuto ieri, possiamo solo aggiungere al già triste libro delle vicende del Foa Boccaccio un nuovo vergognoso capitolo.
Contestare, ancor peggio, tentare di impedire ad alcuni giovani, come quelli che erano presenti al convegno "comprar casa senza rischi", di vivere secondo i valori tipici di una società civile  è solo un altro esempio della mancanza di rispetto che contraddistingue queste persone che, fortunatamente, nei loro "sfoghi" rappresentano solo se stessi.

In occasioni come queste valori come il lavoro, la cui sacralità è sancita anche dalla nostra Costituzione, vengono calpestati da quegli stessi soggetti che si dicono indignati: il lavoro di chi per mesi, per anni, si impegna per costruirsi un futuro, il lavoro di chi si prodiga affinché quegli stessi giovani possano avere nell'amministrazione comunale, un punto di riferimento certo e sicuro.

Il lavoro di chi, giorno dopo giorno, con sacrifici e con fatica, non si lascia illudere da facili promesse di rivolta sociale. Il lavoro di chi, e, fortunatamente sono la stragrande maggioranza dei giovani, non crede che la risposta ai propri problemi arrivi con atti di violenza e inciviltà.
È a queste persone che vanno le mie scuse per quanto accaduto ieri.
Scuse che non dovrebbero giungere da me ma da quella sparuta minoranza che continua a "sporcare" la nostra città e, purtroppo, anche la nostra generazione con atti vergognosi e insensati, la cui incapacità propositiva è sotto gli occhi di tutti
”.

Monza, 14 ottobre 2011

Ufficio Stampa