Agli organi di informazione Alle istituzioni Alle forze politiche e sindacali
Monza 27 luglio 2011
Nota di Gigi Redaelli segretario generale Fim Cisl Brianza sul lodo del Prefetto di Monza e Brianza per la soluzione della vicenda Yamaha Motor Italia di Gerno di Lesmo.


Fim e Cisl Brianza “aderiscono con criticità” al testo ultimativo proposto dal Prefetto e dal Presidente della Provincia di Monza e Brianza per la ricollocazione dei lavoratori Yamaha Motor Italia.
Yamaha Motor Italia conferma tutte le sue chiusure e non mette a disposizione nessuna risorsa economica aggiuntiva ai lavoratori per ripagarli dal danno sociale causato ma ne aggiunge solo alcune per cercare di favorirne la ricollocazione.
Si è tenuto oggi 27 luglio 2011 un incontro in Prefettura, convocato direttamente dal Prefetto, per affrontare la situazione relativa alla vicenda Yamaha che sta vedendo una protesta con il presidio permanente da parte dei lavoratori di fronte all’azienda e che sta durando da mesi. In questo incontro il Prefetto, d’intesa con il Presidente della Provincia di Monza e Brianza, ha presentato un testo, di fatto un “lodo”, come ultimo e irrinunciabile tentativo di mediazione per conseguire l’obiettivo di un necessario allentamento delle tensioni e con un possibile percorso di ricollocazione dei lavoratori in cassa integrazione. Si tratta infatti essenzialmente di un piano di incentivo alla ricollocazione e come tale va considerato, il Prefetto ha chiesto all’azienda e al sindacato di rinunciare a far valere alcune delle proprie ragioni per giungere ad una intesa. Intesa necessaria, sempre a detta del Prefetto, anche a fronte degli aspetti pubblici della vertenza che sino ad oggi si sono manifestati, chiedendo sia a noi che all’azienda, di fare un passo indietro. Il testo non modificabile sottoposto dal Prefetto alle parti e che ha chiesto venisse firmato dalle parti oggi, non risponde in maniera adeguata alle aspettative dei lavoratori e alle richieste avanzate dalla Fim Cisl alla direzione di Yamaha Motor Italia sin dal 15 ottobre 2010. Il cambio di atteggiamento da parte dell’azienda manifestato nell’incontro del 10 dicembre ha portato le parti distanti tra di loro facendo sfociare la protesta nel presidio permanente che sta durando tuttora. Ad oggi questa protesta non ha fatto cambiare atteggiamento a Yamaha Motor Italia. Il testo non ci piace, ma a fronte di una situazione che sta perdurando da mesi e che non ha visto sino ad oggi nessuna via d’uscita, come Fim Cisl Brianza unitamente alla UST Cisl Brianza e con un forte senso di responsabilità, abbiamo dato la nostra disponibilità ad aderirvi. Questa nostra adesione è fatta anche per offrire una ulteriore possibilità di soluzione ai problemi delle lavoratrici e dei lavoratori in CIGS di Yamaha Motor Italia e consentire loro di avere delle alternative in aggiunta a quanto già previsto nell’intesa Ministeriale del 7 gennaio 2010.
Queste possibilità le abbiamo colte in alcuni aspetti contenuti nel testo che ci è stato sottoposto ed in particolare:

Risorse economiche aggiuntive messe a disposizione da Yamaha Motor Italia per favorire la ricollocazione dei lavoratori

Salvaguardia del diritto individuale dei lavoratori per chi non vuole accedere a questa opportunità.

Sul primo aspetto Yamaha Motor Italia aggiunge risorse economiche per favorire la ricollocazione mettendo a disposizione un “incentivo assunzione” destinato alle imprese che assumono i lavoratori attualmente in CIG straordinaria e in mobilità sino a tutto il 31marzo 2012 nella misura di 4.000 euro per ogni assunzione a tempo determinato con durata di almeno 12 mesi e di 9.000 euro per assunzioni a tempo indeterminato, anche per le trasformazioni di rapporti di lavoro, questo punto decorrerà dal 15 settembre 2011. L’incentivo verrà erogato dietro presentazione del contratto di lavoro firmato dal lavoratore e dalla azienda che lo ha assunto. Inoltre per i lavoratori che intendono avviare percorsi di auto imprenditoria avranno una dote di 7.500 euro a cui sarà aggiunta la quota residua relativa al percorso di ricollocazione non fruito. L’incentivo verrà erogato a seguito di presentazione dell’iscrizione alla CCIAA. Yamaha Motor Italia riconosce all’ente accreditato (AFOL MB) una dote di 1.500 euro per ogni lavoratore preso in carico e che aderisce al percorso di ricollocazione. Su questo punto, il Presidente della Provincia si è impegnato, attraverso una delibera di giunta, appena AFOL riceve la somma da Yamaha Motor Italia, di metterla a disposizione ai lavoratori in CIGS che svolgeranno il percorso di ricollocazione. Si prevede inoltre che per coloro che al 31 dicembre 2011 non saranno ricollocati di mantenere attiva per tutto il 2012 la presa in carico da parte di AFOL MB nella ricerca di opportunità lavorative. La Provincia di Monza e Brianza si impegna a convocare un tavolo di monitoraggio occupazionale almeno ogni tre mesi. Per i lavoratori in CIGS che aderiranno al piano, vengono previste diverse soluzioni per la ricollocazione a patto che sottoscrivano un impegno a rinunciare a qualsiasi pretesa nei confronti dell'azienda. Yamaha Motor Italia riconosce un contributo, pari al 30% della normale retribuzione lorda annua (RAL) a quei lavoratori che pur maturando durante il periodo di mobilità i requisiti soggettivi per accedere al sistema pensionistico, non vi possono di fatto accedere a seguito dell’introduzione delle nuove finestre previste dalla legge. Sarà messo a disposizione un “supporto incentivante alla ricollocazione, alla formazione e all’esodo” che prevede l'erogazione di 6.000 euro lordi come “dote" in quattro rate mensili da 1.500 euro a partire da settembre e fino a dicembre 2011. Al termine del percorso formativo per chi non troverà una nuova collocazione occupazionale sarà riconosciuto un importo ulteriore di 2.000 euro. Chi non adempirà alle azioni previste dal piano senza giustificazioni adeguate o che non accetti proposte di lavoro a tempo determinato di almeno 12 mesi o a tempo indeterminato (ritenuto congruo), perderà i diritti previsti da questo “lodo”.
Sul secondo aspetto e relativo ai lavoratori che non intendano aderire al “piano di gestione degli esuberi”, gli stessi continueranno ad usufruire della cassa integrazione guadagni straordinaria e dell’offerta di incentivazione all’esodo, secondo quanto disciplinato dall’accordo firmato al Ministero del Lavoro il 7 gennaio2010. In questo sarà salvaguardato il loro diritto individuale compreso quello di fare eventuali azioni legali nei confronti di Yamaha Motor Italia. Questa nostra posizione come Fim e Cisl Brianza verrà illustrata alle lavoratrici e ai lavoratori in CIGS in una assemblea che si svolgerà nella serata di mercoledì 27 presso il presidio. La RSU di Yamaha Motor Italia ha apprezzato quanto fatto dalle istituzioni coinvolte, Prefetto e Presidente della Provincia, ai quali ha riconosciuto il merito di aver svolto in modo positivo e propositivo un tentativo di mediazione sfociato nel testo sottoposto, pur in presenza delle rigidità di posizione della dirigenza di Yamaha Motor Italia. La RSU invitando la Fim e la Cisl a sottoscrivere il testo, si è riservata di aderire con la propria firma dopo l’assemblea con i lavoratori.
La Fim Cisl Brianza con l’adesione a questo testo, mette a disposizione una ulteriore opportunità per le lavoratrici e i lavoratori in CIGS e li invita a riflettere con calma su quale strada intraprendere visto che hanno del tempo a loro disposizione prima di decidere cosa fare e fino al 15 settembre 2011.

www.fimbrianza.brianzaest.it - e-mail: fim_brianza@cisl.it