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I presidenti nazionali di FAI, Italia Nostra e Legambiente contro l'ecomostro

Riceviamo e pubblichiamo

Si sta facendo sempre più decisa la reazione di tre associazioni ambientaliste – FAI, Italia Nostra e Legambiente -  contro la recente ripresa dei lavori per la costruzione di un enorme edificio che altererebbe completamente lo straordinario cannocchiale prospettico che dalla Villa Reale di Monza raggiunge il Rondò dei Pini.

E’ partito un appello al Ministro Sandro Bondi per invitarlo a prendere posizione contro la realizzazione di questo scempio edilizio che si erge proprio di fronte allo storico cannocchiale ottico di Viale Cesare Battisti.

Già nello scorso mese di maggio, le tre associazioni avevano organizzato un incontro a Monza con i rappresentanti della pubblica amministrazione per cercare di trovare una soluzione a questo progetto; ma risposte o soluzioni concrete non sono mai arrivate ed ora i lavori sono stati ripresi.

Uno sconfitta in più per la città di Monza, dopo la recente bocciatura da parte dell’UNESCO al riconoscimento di Villa Reale come Patrimonio dell’Umanità, causa la vicinanza dell’autodromo.   

Si allega lettera al Ministro Sandro Bondi.

Monza, 8 ottobre 2009

***

 

Al Ministro ai Beni e Attività Culturali
Sen. Sandro Bondi

Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma RM

Tel. 06 6723 2274 / 2282
ministro.segreteria@beniculturali.it

 

APPELLO
PER LA SALVAGUARDIA DEL CANNOCCHIALE PROSPETTICO
VILLA REALE DI MONZA – RONDÒ DEI PINI

Monza, 7 ottobre 2009

Egregio Ministro,

al termine della Sua visita presso la Villa Reale di Monza nel luglio dello scorso anno, in presenza di Massimo Zanello, Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, di Marco Mariani, Sindaco di Monza e di rappresentanti della stampa fu negativamente colpito dalla sagoma di un nuovo grande edificio in costruzione che si erge proprio di fronte allo storico cannocchiale ottico di Viale Cesare Battisti.

Le nostre organizzazioni stanno da tempo cercando risposte dalle istituzioni competenti. Riteniamo infatti inammissibile che il cannocchiale prospettico che dalla Villa Reale di Monza raggiunge il Rondò dei Pini possa essere alterato anche in minima parte da una simile costruzione moderna e per di più di così grandi dimensioni! Già la Villa Reale di Monza ha dovuto recentemente subire lo smacco di vedersi negare il riconoscimento dell’UNESCO a causa della vicinanza dell’autodromo!

Purtroppo, nonostante le assicurazioni fornite a suo tempo dal Sindaco in merito alla ricerca di una soluzione tangibile in grado di rimediare a questo sfacelo ambientale e paesaggistico, nulla è stato fatto. Anzi, è di questi giorni la ripresa dei lavori che, con ogni probabilità, porteranno al completamento di tale immondo scempio.

Ci appelliamo alla Sua sensibilità di cittadino - prima - e di custode formale - poi - della salvaguardia del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Le chiediamo di intervenire al più presto affinché gli sforzi, ora fattisi concreti, per il recupero della Villa Reale e delle sue nobili pertinenze non siano clamorosamente vanificati e contraddetti pregiudicando così la più completa valorizzazione del regio complesso.

A testimoniarLe riconoscenza non saranno solo i monzesi preoccupati per la perdita di uno dei loro più ricchi paesaggi, ma tutti coloro che, nel nostro Paese, credono nella conservazione delle migliori testimonianze del nostro grande passato.

Certi di Suo riscontro Le porgiamo i nostri più distinti saluti,

Giulia Maria Mozzoni Crespi, Presidente del FAI – Fondo Ambiente Italiano
Alessandra Mottola Molfino, Presidente nazionale di Italia Nostra
Vittorio Cogliati Dezza, Presidente nazionale di Legambiente