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I ministeri Ikea style voluti dalla Lega a Monza: fra l'indifferenza dei cittadini - che han da pensare a cose più serie - e la diffidenza degli alleati del PDL, da Formigoni a Galan ad Alemanno, con l'eccezione della Brambilla. Contenta lei...

 

Per sapere cosa è successo sabato 23 luglio 2011 a Monza nella Villa Reale potete dare un'occhiata all'abbondante rassegna stampa bipartisan che presentiamo in questa pagina, per sapere cosa è successo fuori dai cancelli potete guardare le foto del Comitato "La Villa Reale è anche mia". Per sapere cosa succederà davvero da ora in poi in città dovrete aspettare come noi, perché intuire se davvero ne verrà una qualche utilità per i cittadini (e non solo per ministri e galoppini padani) o se si tratta davvero solo e semplicemente di una buffonata (come ci raccontano i consiglieri del PD in questa pagina).

Le premesse non sono certo delle migliori: cosa ci fa la chicaglieria di partito negli uffici di un ministro della Repubblica italiana? Perché Formigoni ha disertato l'insediamento dei ministri del suo governo e dei suoi alleati? Perché la città reale, i cittadini, è stata dalla sua Villa? Adesso si apriranno decine di uffici simili in giro per la penisola, alla faccia della semplificazione? Insomma, si ha tutta l'impressione che si tratti dell'ennesima messinscena da repubblica delle banane a cui l'Itaglia ci ha abituati. Tutto fumo e niente arrosto, anzi vista la location, tutta nebbia in Val Padana.

Meno male che almeno qualcuno contento c'è, la Brambilla: una garanzia di serietà e affidabilità. Ora siamo tutti più tranquilli.