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Il collettivo monzese ha individuato altre aree private
per un centro sociale a Monza


Riceviamo e pubblichiamo

Oggi abbiamo consegnato al Sindaco Mariani una lista di 15 spazi di proprietà privata inutilizzati a Monza, ciascuno dei quali presenta le caratteristiche ottimali per ospitare le attività previste dal nostro progetto di spazio sociale. La compilazione di questa lista è avvenuta attraverso un nuovo meticoloso lavoro di mappatura delle decine di aree dismesse di Monza, incrociata con l’analisi del PGT cittadino e della bozza di variante dello stesso PGT. Nessuna delle aree inserite nella lista sarà interessata da alcun intervento, pertanto tali aree sono destinate a restare inutilizzate per anni.

Quella di oggi costituisce una tappa importante nella trattativa aperta tra Boccaccio ed il Sindaco Mariani dopo lo sgombero violento dell’ex cinema Apollo dello scorso luglio. Allo stato attuale non è stata ancora fornita alcuna risposta concreta alla disponibilità al dialogo dimostrata dal collettivo: attraverso la consegna di questa lista, l’Amministrazione avrà in suo possesso uno strumento in più per rispettare l’impegno preso nei nostri confronti, ossia di voler provare a risolvere il problema della mancanza di uno spazio sociale a Monza. Speriamo che entro la fine dell’anno sia possibile ottenere da qualcuno dei privati proprietari, attraverso la mediazione del Sindaco, una disponibilità a concedere l’uso degli spazi.

Il Sindaco ci ha ribadito che a Monza non esistono spazi pubblici per un progetto come il nostro: in realtà gli spazi ci sarebbero eccome, tuttavia sono bloccati da decenni nella loro situazione di decadenza, nonostante le promesse fatte dall’attuale Giunta in merito alla riqualificazione e valorizzazione di aree come quella dell’ex Macello, che attualmente simboleggia l’insolvenza delle politiche giovanili della Giunta stessa. Oggi, a testimonianza delle potenzialità dell’area, abbiamo consegnato al Sindaco un plico contenente un progetto studiato per la riqualificazione proprio di uno degli edifici dell’Ex Macello.
Con questo progetto si allunga l’elenco dei contributi che il Boccaccio ha presentato all’Amministrazione nel corso degli anni in tema di spazi di aggregazione e di cultura. Progetti, modelli europei a cui ispirarsi, dossier, faldoni di documentazione relativi alla nostra attività: il Boccaccio ha provato e sta provando in ogni modo a fornire riscontri concreti circa il proprio operato e le proprie prospettive future, ma ad oggi la risposta della Giunta non ha mai saputo essere all’altezza della situazione, lasciando presupporre che il problema della mancanza degli spazi per i giovani non costituisca un oggetto di interesse (come testimonia anche la completa derubricazione di questa tematica nell’elenco degli interventi previsti dalla variante del PGT).

Non vogliamo che questa trattativa si tramuti in una farsa e ci siamo impegnati affinchè il percorso di dialogo procedesse in direzione della risoluzione dei problemi: speriamo quindi che l’incontro di oggi, data la concretezza dei suoi contenuti, costituisca una reale inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti.

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