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Intervista alla band che il 26 maggio 2018 presenterà Stagno, la sua nuova produzione, per la serata di chiusura della rassegna all'Arci Scuotivento

Sabato 26 maggio si chiude in Arci Scuotivento la prima stagione di Tutto Il Nostro Sangue. Rassegna di concerti affezionata all’etica del DIY (Do It Yourself, fallo tu stesso, Ndr), pensata da musicisti – la band milanese/bergamasca Requiem For Paola P. dal cui ultimo album, Sangue del Tuo Sangue, prende il nome – per supportare altri musicisti, per fare girare la musica, anche e soprattutto quella non famosa che arriva dall’underground.

Iniziata a novembre, ha coinvolto con cadenza mensile negli spazi di via Monte Grappa a Monza artisti e band dalla variegata provenienza regionale e dal genere proposto, dal rock all’hardcore, passando dal punk, dall’indie e dal cantautorato, permettendo al pubblico di assistere alle esibizioni di musicisti già conosciuti e di scoprirne di nuovi o che non hanno mai suonato, o hanno suonato poco, in Brianza e nel milanese.

Insieme ai pisani Chambers e ai torinesi Carmona Retusa, saranno i Lappeso i protagonisti dell’ultimo appuntamento della stagione con la rassegna.

Reduci da mesi di stop per le registrazioni al Trai Studio di Inzago del loro ultimo ep Stagno, i Lappeso saranno i local heroes della serata: la band, affezionata ed influenzata dai suoni della scena musicale californiana,  non solo presenterà il disco, ma è composta da membri de Il Cubo di Rubik Monocromo, Rise Above Dead, ed ex Decrew, Can I Sad, e Goran D Sanchez, istituzioni del panorama musicale brianzolo.

 

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“Lappeso, Sacramento lovers”: le “ispirazioni” vengono tutte da quella zona o prendete anche da altrove? Quali sono i vostri gruppi del cuore di “quella scena lì”?

Diciamo che da lì provengono quelle band che ci mettono un po’ tutti d’accordo. Poi ovviamente ognuno di noi ha delle preferenze personali, ma direi che “di quella scena li” da Deftones e Will Haven non si scappa!

Appena finito di registrare al Trai Studio a Inzago, ora state lavorando con AUDIOSIEGE per il master, ci parlate un po’ del nuovo disco?

Il Trai è una garanzia, un fratello maggiore e un amico, quindi abbiamo deciso di lavorare con lui anche per “Stagno”, nostro nuovo disco in uscita a brevissimo. Per il master ci siamo affidati ad Audiosiege che è un super studio di Portland che ha lavorato con band enormi come Converge, Old Man Gloom e Mutoid Man, ma sempre con la supervisione del buon Trai. Il disco non si discosta molto dalle sonorità del precedente “78 Lame”, sono sempre sei tracce ed è sempre bello scapoccione, ma con qualche sfumatura più chiara e parecchie collaborazioni dettate in primis da rapporti di amicizia e stima reciproca. Hanno cantato su “Stagno” Andrea Pezzotta dei Requiem For Paola P., Stefano Bonora dei Filth In My Garage, Paolo Faini degli Atrox, Rawan Essam de Il Cubo di Rubik Monocromo, Viky Rubini di “Aware” e SEQUOIA ha messo dei tappeti musicali sulla traccia di chiusura. Insomma un mix tra una grigliata tra amici e un pranzo di famiglia!

“78lame”, il vostro primo disco, aveva un packaging molto particolare, per questo a cosa avete pensato?

Abbiamo la fortuna che uno di noi lavora in una super tipografia che fa dei lavori bellissimi e collabora spesso con artisti eccezionali. “78 Lame” era stato ideato da Maurizio WhatD’Apollo (su Instagram: mauriziowhat) e stampato da Fontegrafica: per “Stagno” abbiamo avuto la possibilità di collaborare con Marco Mazzoni (su Instagram: marcomazzoniart), artista di fama internazionale che ha realizzato l’illustrazione che abbiamo deciso di proporre, sempre grazie al prezioso lavoro di Fontegrafica, sotto forma di poster a cui sarà abbinato un digital code per il download del disco.

Attivi o ormai archiviati, tutti voi avete vari progetti musicali, praticamente è impensabile pensarvi lontani dalla musica: come si concilia il suonare in uno o più gruppi? Avete mai pensato adesso basta suonare, basta band, sto a casa sul divano?

No, credo che nessuno di noi abbia mai neanche lontanamente pensato di non suonare più: diciamo che però quando diventi grande è l’approccio che cambia! Da ragazzino pensi di essere la miglior band del mondo e ti immagini all’Ozzfest a fare il dito medio. Crescendo ti accorgi che c’è poco interesse e attenzione per i gruppi minori, che le ambizioni vanno decisamente ridimensionate e che davvero il primo obiettivo del suonare è divertirsi. Adesso suoniamo per noi stessi, per i nostri amici e compagni di palco e per proporre musica più onesta e sincera possibile.

Suonate ormai da anni e anni, avete condiviso palchi con tante band e un po’ di musicisti ne avete visti ed ascoltati: quali gruppi attuali italiani amate particolarmente/consigliate di ascoltare?

Ci riallacciamo alla prima domanda che ci hai fatto: Sacramento è un po’ la Brianza dell’area di Los Angeles. Con le dovute proporzioni una mini città a ridosso di un gigante. Lì le band si supportano tutte molte le une con le altre, indipendentemente dal genere che propongono. Quindi ti diremmo “Watch your neighborhood”: Requiem For Paola P., Filth in My Garage, Frana, Rise Above Dead, Tongues, Aware, La Follia, Il Cubo di Rubik Monocromo, Dead Man Blues Fuckers, Lacerhate, Spleen Flipper, Tutti I Colori Del Buio, Svetlanas, Il Buio...

 

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Invece, a un ragazzino che inizia oggi in Brianza ad avvicinarsi al mondo della musica e vorrebbe seguire un po’ le vostre orme, cosa gli direste?

È davvero difficile che un ragazzino voglia seguire le nostre orme: crediamo che il nostro suono non appartenga a questa generazione, ma che venga apprezzato da chi era ragazzino negli anni 90...quindi potremmo dirgli “Ascolta la Trap, che per l’Hardcore non è il momento e non si becca un cazzo!”

Quest’estate dove vi si vede live?

Sabato 26 maggio presentiamo “Stagno” all’ Arci Scuotivento durante Tutto Il Nostro Sangue, insieme a Chambers e Carmona Retusa. L’8 giugno suoneremo al Rock in Riot a Martinengo con Svetlanas, Hungry Like Rakovitz e Lacerhate, ed il 27 luglio con Fine Before You Came, Lento e Generic Animal a Libera La Festa di Osio (Bg).

Sicuramente si aggiungeranno altre date, per seguirci c’è la nostra pagina Facebook e il nostro Instagram (su Instagram: lappesoband)!

Foto live di Luca Iacono, foto al Bloom di Marco Fortuna

Gli autori di Vorrei
Valeria Lucia Passoni
Valeria Lucia Passoni
Sagittario classe 1985, consuma dischi, divora libri e accumula biglietti di concerti, per non parlare delle tonnellate di cotone che lavora a maglia.