20180602 stiamo scomparendo

Un libro sulle minoranze linguistiche in Italia. Reportage e giornalismo narrativo frutto della redazione di CTRL. Contro l'algoritmo di Facebook 

Stiamo scomparendo. Non è la presa di coscienza di un vecchio militante di sinistra con in mano i risultati delle elezioni, è il titolo del primo libro pubblicato da CTRL, ovvero control com’è indicato sulla tastiera dei computer. «Stiamo scomparendo – Viaggio nell’Italia in minoranza è un libro di reportage narrativo e fotografico. Una narrazione a più voci che nasce dall’esperienza di CTRL magazine. E dalla passione per le storie fuori dai radar.»

I testi sono di Franco Arminio, Viola Bonaldi, Nicola Feninno, Valerio Millefoglie, Mirco Roncoroni e le foto di Emanuela Colombo. In più gli interventi di Gionata Giardina, Davide Gritti, Alessandro Mininno, Gianni Miraglia, Alessandro Monaci e Luca Perri. Un libro venduto online, in librerie selezionate o alle presentazioni, come quella voluta dalle Officine Libra di Monza lo scorso 31 maggio, quando abbiamo incontrato quattro dei redattori di quella che fino a qualche mese fa era solo una rivista. Nata nel 2008 a Bergamo sulla scia della milanese Zero — stesso formato cartolina, stesso calendario di appuntamenti — col tempo ha mutato sia il bacino di riferimento che la struttura dei contenuti, arrivando ad essere distribuita in tutta Italia e riducendo fino a eliminarla la parte del calendario. Dando sempre più spazio agli amati reportage, che sono la caratteristica principale di CTRL e ora dei libri che questi non-ancora-trentenni vogliono stampare al suo posto. La pubblicazione nella versione cartacea della rivista è infatti finita con il numero 72 (Campionario degli abissi) continuando esclusivamente sul sito, mentre grazie a una raccolta fondi che ha superato i quindicimila euro si è dato il via a quella che potrebbe diventare una collana editoriale.

 

 

È indubbiamente un progetto molto interessante di giornalismo narrativo che punta l’attenzione su temi non proprio mainstream (e chi legge Vorrei sa quanto questo possa farci piacere), animato da giovani autori di formazione umanistica che della testata stanno diventando anche editori, con l’entusiasmo tipico di chi fa cose per passione, con l’ingenuità altrettanto comune fra chi non tira dentro un commerciale che bussi a denari. Alla domanda quante copie dovete vendere per poter stampare il prossimo?, la risposta è stata: tutte! Ottimo…

Tornando a Stiamo scomparendo, «Abbiamo incontrato gli ultimi parlanti della lingua walser, nelle alte valli del Piemonte. Gli occitani, nel torinese e nel cuneese: la loro lingua è quella degli antichi trovatori. Siamo sbarcati sull’isola di San Pietro, nel sud della Sardegna, dove si parla il tabarchino. Siamo stati in Basilicata, nei territori degli arbëreshë, i discendenti delle popolazioni che nel XV secolo emigrarono in Italia dall’Albania. E nei piccoli paesi della Puglia dove sopravvive ancora oggi il grico: una lingua che, forse, resiste fin dai tempi delle antiche colonie della Magna Grecia o che, forse, è stata esportata nel Medioevo dall’Impero Bizantino.» Una monografia insomma su alcune delle minoranze linguistiche presenti in Italia, quattro riconosciute (quindi finanziate dallo Stato) e una no, quella tabarchina. Per capirne le origini e per sottrarre il discorso delle lingue territoriali a certe speculazioni sub-politiche. Reportage veri, frutto di presenze sul luogo lunghe il tempo necessario a conquistare la fiducia degli interlocutori.

Alla redazione — il direttore Nicola Feninno, il caporedattore Mirco Roncoroni, Viola Bonaldi, Alessandro Monaci, Michele Perletti e Matteo Postini — si affiancano scrittori come Ivan Carozzi o come il poeta paesologo Franco Arminio. Alle pubblicazioni si affiancano workshop come quello in programma per il 23 e 24 di questo giugno (i dettagli a fondo pagina).

A riconoscerne la bontà, sarebbe dovuto bastare il fatto che a segnalarci da tempo CTRL sia stato Paolo Loscalzo — molto più che il bravo gestore del Libra —, ora che li abbiamo conosciuti un po’ meglio non possiamo che augurare lunga vita e prosperità a questi che riconosciamo come compagni d’arme, se con nostra grande ammirazione scrivono:

Qual è la vostra vision? ci ha chiesto qualcuno in questi giorni. L’opposto di quella alla base dell’algoritmo di Facebook, ci piace rispondere. L’algoritmo ti mostra quello che potrebbe piacerti, quello che ti somiglia, le persone che conosci; l’algoritmo ti connette con l’altra parte del mondo, rimpicciolendolo, “il mondo”, forgiandolo a tua misura (e magari il tuo vicino di casa ha una storia di vita incredibile, che tu non conosci).
Noi, invece, vogliamo andare a raccogliere storie vicine, ma che sono lontane dai radar dei media. Come abbiamo fatto con i venditori di rose di Bergamo, ad esempio, andando ai semafori (il primo, vicinissimo alla redazione) a farci raccontare le loro vite.
Vogliamo saltare addosso ai nostri lettori con storie che non si aspettano.
Storie che non sappiamo se potrebbero interessarti/ci, piacerti/ci, somigliarti/ci, prima di toccarle con mano noi stessi, sul campo.
Il mondo non è piccolo.

 

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Il workshop sul reportage

Come si prepara un reportage? Come ci si approccia ai luoghi e alle persone da raccontare? Come si scrivono le loro storie? Come si fotografano?
E, infine, come si pubblica il pezzo? Come ci si propone al meglio alle realtà editoriali?

CTRL magazine organizza un workshop, con un’alta dose di sperimentalismo e professionalità, rivolto a scrittori, giornalisti, fotografi.
Un workshop di reportage che, all’aspetto teorico, affianca un aspetto pratico, sul campo, concentrato su un territorio specifico: la Valle Seriana.
Il corso avrà la durata di 2 giorni, sabato 23 e domenica 24 giugno, sempre dalle 14.30 alle 19.30; e sarà ospitato nel contesto del Festival Altrosenso, a Villa di Serio (10 minuti da Bergamo).
Sarà presente l’intera redazione di CTRL.

La PRIMA GIORNATA sarà dedicata alla parte teorica, sia sul versante della scrittura che su quello della fotografia. Saranno toccati i seguenti punti:
- Che cos’è il reportage narrativo? Che cos’è il reportage fotografico?
- Prima del reportage: come scegliere una storia, e perché. Come preparare un’intervista. Come costruire in anticipo un racconto fotografico
- Durante il reportage: l’interazione tra il narratore e il soggetto. E tra il fotografo e il soggetto.
- Dopo il reportage: come elaborare il materiale raccolto. Scelte estetiche e scelte etiche. Come proporsi a una redazione (pitch, selezione degli scatti, presentazione)

La SECONDA GIORNATA avrà un’impronta pratica:
i corsisti – seguendo input della redazione e spunti discussi insieme – andranno sul campo, incontrando le persone e visitando i luoghi, per realizzare un reportage corale e sperimentale che abbia il fiume Serio come fil rouge.

(Saranno fornite alcune informazioni preliminari via mail, nel momento dell’iscrizione)
(Per la parte fotografica è sufficiente uno smartphone)
I materiali – scritti e fotografici – raccolti durante la seconda giornata saranno sottoposti nei giorni successivi a un editing ragionato e concordato con i partecipanti.
Il reportage corale sarà successivamente pubblicato sulle pagine del sito www.ctrlmagazine.it.
Costi: 120€ per partecipante (nella quota è inclusa una copia omaggio del libro-reportage “Stiamo scomparendo – Viaggio nell’Italia in minoranza”, appena pubblicato da CTRL).

Il corso prenderà avvio con un numero minimo di 5 partecipanti.

Per info e iscrizioni (entro il 20 giugno): mail: redazione@ctrlmagazine.it tel: 345 4479815

Gli autori di Vorrei
Antonio Cornacchia
Antonio CornacchiaWebsite: www.antoniocornacchia.com

Sono grafico e art director, curo campagne pubblicitarie e politiche, progetti grafici ed editoriali. Siti web per testate, istituzioni, aziende, enti non profit e professionisti.
Scrivo soprattutto di arti e cultura.

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