Nadia Nespoli Remains series tessuto tecnico su tela 20x20cm 2018

L’iter proposto nella sua nuova mostra Meditazioni per occhi è individuale e collettivo insieme. Parte da una riflessione dell’artista, dalla sua sperimentazione tecnica, per coinvolgere l’osservatore in una meditazione visiva che ha a che fare con il silenzio «Basta con le immagini, con il rumore, con il colore.»

La mia conversazione con Nadia Nespoli dura da mesi, da quando è nato il progetto per realizzare una mostra insieme. Dialogando con l’artista del suo lavoro, colpiscono la forza e la limpidezza con cui illustra, con delicata e radiosa insistenza, un tema ricorrente: il valore spirituale della sua ricerca, che è tutt’uno con l’inscindibilità del suo vivere dal suo fare pittura. Da sempre, infatti, la pittura di Nadia esplora il sacro, rifacendosi alla tradizione non figurativa occidentale del Novecento, filtrata in una visione insieme dialettica e contemplativa. Le domande e la meditazione che traspaiono dal suo universo pittorico sono quelle di ogni donna e ogni uomo davanti al loro interrogarsi sull’essere e sul divenire.

L’iter proposto nella sua nuova mostra Meditazioni per occhi è individuale e collettivo insieme. Parte da una riflessione dell’artista, dalla sua sperimentazione tecnica, per coinvolgere l’osservatore in una meditazione visiva che ha a che fare con il silenzio. Raccogliersi contro la dissacrazione di tutto, contro l’esplosione di segni che ci circonda e sovra-eccita. Le sue sono superfici vibranti e incorporee, composizioni rarefatte e spirituali. Fatte di leggerezza, luce, pulsazione di energia. Rigore religioso. Cancellazione come silenzio.

I quadri di Nadia sono frutto della stesura di innumerevoli strati di colore, di sovrapposizioni e cancellature, con un effetto finale di un’affascinante immediatezza emotiva. Non sono decorativi né casuali, piuttosto sono dialoghi con l’infinito, preghiere materiali in cui forme minute e fluttuanti sono sovrastate da silenziose coperture di bianco. Quadri materici, che conservano la leggerezza di un velo. Dentro il riquadro della tela, la geometria è assente. Ridotti ai minimi termini, il colore e il segno parlano attraverso la loro stessa sostanza.

 

Nadia Nespoli Predisponi lo sguardo I carta a tecnica mista montata su tela 9464 cm 2016 17

Nadia Nespoli Predisponi lo sguardo I carta a tecnica mista montata su tela

 

Nadia, da dove scaturisce la tua predilezione un po’ zen, per la carta?

Amo la carta perché nasco come acquarellista. Non ho mai lavorato su tela o con acrilico. Probabilmente ho bisogno di trasparenza, di leggerezza, e la carta soddisfa questo bisogno.

Emilio Isgrò cancella parole. Per lui la cancellatura è una forma di “distruzione creativa”. «Perdere la propria identità è tanto difficile quanto ritrovarla» afferma l’artista, insinuando che il cancellare porta in sé, contraddittoriamente, il suo contrario, il conservare. Tutto questo preambolo per chiederti: Nadia Nespoli cosa cancella e cosa conserva?

Io cancello presa da una nausea. Basta con le immagini, con il rumore, con il colore. Sono arrabbiata nei confronti di tutte queste immagini bugiarde… Iniziamo a cancellare per trovare qualcosa di meglio. Per trovare una nuova dimensione. Cancello e a un certo punto salvo un tratto, per ricomporre. Costringo lo spettatore a cercare e quindi fermarsi, perché mentre cerca si è finalmente fermato. Finalmente riesce a leggersi dentro.

La serie Animal Farm consiste in dodici ritratti cancellati di animali orwelliani. Cosa può aiutare l'osservatore nell'esegesi visiva, a scorgere allusioni e indizi dell'animale?

Compito non facile, soprattutto nei ritratti su carta. Sotto la cancellatura, c’è l’animale intero, ma non è semplice intravederlo. Per Meditazioni per occhi ho accostato ai ritratti dodici elementi tridimensionali, io li chiamo “quadrotti” perché sono piccoli parallelepipedi di legno. Con i quadrotti, è più divertente sfociare nel gioco. Nella Gallina c’è la cresta, nella Mucca c’è la tetta. Diciamo che nelle carte la cancellatura è stato un lavoro frenetico, a differenza della serie Predisponi lo sguardo che ha presupposto un lavoro molto più lento.

Il titolo della mostra Meditazioni per occhi, così come il titolo Predisponi lo sguardo, è un invito alla contemplazione visuale. In che senso le tue opere sono meditative?

Più che un invito, la mia è una costrizione. Che qualcuno si senta costretto a fermarsi.

Nel mondo greco-giudaico-cristiano, spirito e materia sono associati a dimensioni contrapposte. In che rapporto sono la sfera spirituale e, in particolare, la pratica della meditazione, con la materialità del tuo lavoro creativo?

In effetti, non me lo sono mai chiesto. So che vivo in una società che non mi piace più, fatta di confusione, di pochi valori. Ecco che nel materico interviene la spiritualità. Un aspetto che non si è mai discostato dal mio lavoro. C’è sempre una dimensione sacra che impongo. E sempre il bianco.

Perché il bianco?

Perché è luce. Non c’è nulla di più luminoso.

Parli di luce. In che rapporto sono il visibile e l'invisibile?

L’invisibile attrae di più. Anche nella religione, se c’è il mistero del non visto è più facile credere. Personalmente non ho bisogno di toccare o di vedere, ho bisogno di raccoglimento. E per me il raccoglimento è l’invisibile. Come nell’adorazione eucaristica, se tu ti metti lì e aspetti, e ti concentri, non c’è più nulla di visibile, c’è solo l’invisibile.

Da anni conduci laboratori di pittura in carcere. In che rapporto sono a tuo parere libertà e creatività?

In carcere il limite alla libertà è forte, e va sottolineato il fatto che la creatività in gioco nel contesto in cui mi trovo a insegnare è di fatto temporanea. Nella maggior parte dei casi, quando i detenuti escono non fanno più niente di artistico… questa creatività è una necessità di libertà. Un modo di uscire.

 

Nadia Nespoli Predisponi lo sguardo VI carta a tecnica mista montata su tela 9464 cm 2016 17

Nadia Nespoli Predisponi lo sguardo VI carta a tecnica mista montata su tela

 

Nadia Nespoli | MEDITAZIONI PER OCCHI
a cura di Margherita Zanoletti
Spazio Filatelia di Poste Italiane, Milano | Via Cordusio, 4
24 gennaio – 2 febbraio 2019
inaugurazione filatelica giovedì 24 gennaio 2019, ore 11,30
presentazione con l’artista sabato 26 gennaio 2019, ore 11
ingresso libero (lunedi-venerdi 8,30/14,30, sabato 8,30/12,00)

Gli autori di Vorrei
Margherita Zanoletti
Margherita Zanoletti
Milanese di nascita e di casa, con un background internazionale. Scrivo d’arte, curo mostre, organizzo iniziative culturali. In Università Cattolica mi occupo di formazione e consulenza alla ricerca.