20150916 calvino

Pasquale Barbella, Roberto Rampi e Chiara Orlandi raccontano il proprio rapporto con la letteratura di Italo Calvino. I libri più riletti, i personaggi più amati, le lezioni più importanti, le città più invisibili, i baroni più rampanti, gli amori più difficili... Scrivici anche il tuo Calvino: info@vorrei.org

 

Pasquale Barbella

Ho letto Se una notte d’inverno un viaggiatore d’estate, intorno a Ferragosto, in una località di montagna che ho volutamente cancellato dalla memoria. A quei tempi soffrivo di ulcera, un male che non va d’accordo né con la montagna, né con il mare, né con niente. Al crepuscolo calava un freddo assai poco estivo, circostanza che rendeva più frequenti e dolorosi i patimenti dello stomaco. Calvino faceva quello che poteva per tirarmi su, e gliene sono ancora grato. Pensavo: «Se una notte d’estate un turista si svegliasse di soprassalto... Se invece di andare in montagna se ne fosse rimasto a casa... Se da giovane non avesse mangiato trippa e cassoeula in quella lercia osteria presso l’ufficio...» Una mattina mi svegliai in preda a dolori atroci. «Sta’ a vedere che sta nevicando», borbottai a mia moglie. Aprii la finestra: le cime dei monti erano bianche come d’inverno. In quattro e quattr’otto sistemammo la roba nelle valigie e scappammo. Le ultime pagine di Calvino le lessi in pianura, di buonumore. Certi libri funzionano meglio di un antidolorifico, ma dipende dal luogo e dalla stagione. Raccomando qualunque libro di Calvino a chi non sta troppo bene o fa vacanze sbagliate.

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Roberto Rampi

Per me un autore cruciale. Il Barone Rampante, il Visconte Dimezzato, il Cavaliere Inesistente mi hanno accompagnato nella scoperta di un modo di concepire la realtà, il mondo, il rapporto con il sogno, la fantasia l'ideale. E poi quell'italiano pulito, semplice, quella dolce ironia positiva, lucida. Forse una delle migliori incarnazioni dell'intelligenza. Pietre miliari per me le Lezioni Americane, in particolare la riflessione sulla Leggerezza.
E poi Marcovaldo, il Sentiero dei nidi di ragno, le Comiscomiche, il castello dei destini incrociati, la giornata di uno scrutatore, se una notte d'inverno un viaggiatore. Insomma un bel pezzo della mia educazione sentimentale e politica.

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Chiara Orlandi

Potrei scrivere e parlare interi giorni di Calvino e del suo calmo esuberante organico immaginario ma mi piace pensare a lui come all'autore dei racconti di "Amori difficili"; in particolare "l'Avventura dei due sposi", pieno di grazia come un lungometraggio di Yasugiro Ozu, poetico e squisitamente realista. Brevissima lettura spoglia dei tratti di un mondo oggettivo, eppure densamente radicata alla quotidianità famigliare.
L'avventura più gratificante è un incontro di anime, tutto il resto è coppia :)