teatrino villa reale

Viaggio musicale in Brianza, alla ricerca dei luoghi dove è nato o dove è passato il meglio del rock italiano ed internazionale dagli anni Settanta ad oggi e con uno sguardo anche al domani

 

1 - Castello di Carimate

Nel 1977 Antonio Casetta, discografico della Produttori Associati e della Bluebell, compra questo castello nella Brianza comasca e lì fonda uno degli studi di registrazione più all’avanguardia non solo d’Italia ma del mondo. Per un decennio da Carimate passa il meglio della musica italiana per registrare dischi che sono poi diventati pietre miliari. Qualche esempio: “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla, “Un gelato al limon” di Paolo Conte, “Nero a metà” di Pino Daniele, “Creuza De Ma” di Fabrizio De André.

 

 

2 - Via Bazzini 22, Carnate

Qui aveva sede Radio Montevecchia, la più famosa e la più influente radio libera della Brianza, attiva dal 1977 per una decina d’anni, prima di vendere le frequenze a Radio Lombardia. Molto attiva, politicamente e culturalmente, ha sicuramente lasciato un segno nella Brianza alternativa e non solo, come vedremo tra poco.

RADIO MONTEVECCHIA

 

3 - Teatrino della Villa Reale

Bellissimo luogo per concerti, raccolto e con un’ottima acustica. Qui si svolse una serie di concerti organizzati dalla già citata Radio Montevecchia, incluso l’ultimo di Demetrio Stratos prima della tragica scomparsa. Anche adesso viene usato per serate di ottimo livello, per esempio quelle organizzate da Musicamorfosi.

 

4 - Bloom

Un altro lascito di Radio Montevecchia: fu infatti fondato da alcuni ex-collaboratori della radio in quel di Mezzago nel 1987 e dopo 28 anni ancora resiste. Famosissimo il concerto dei Nirvana nel 1991, ma da qui sono passati praticamente tutti i big del rock alternativo degli ultimi tre decenni, dai Dinosaur Jr ai Queens Of The Stone Age.

 

5 - Parco di Monza

Sede di grandi concerti e festival in passato e ancora oggi con il Brianza Rock Festival in arrivo a breve. Tra le date più memorabili c’è sicuramente quella dei Pink Floyd del 20 maggio 1989 davanti a sessantamila spettatori. Da segnalare anche l’ultimo concerto dei Litfiba prima dell’addio (poi rivelatosi temporaneo) di Piero Pelù l’11 luglio 1999.

 

 

6 - Tambourine

A Seregno, attivo dal 2007, è diventato uno dei locali più importanti per la scena italiana alternativa, in grado di rivaleggiare con i più blasonati locali della metropoli Milano. Ci hanno suonato tutti i gruppi chiave di questi anni, alcuni dei quali hanno poi spiccato il volo verso platee più grandi, come i Marta Sui Tubi, i Ministri, Le Luci Della Centrale Elettrica, Dente.

 

 

7 - All’unaetrentacinquecirca

Un angolo di America in Brianza: nel locale canturino è infatti la musica a stelle e strisce ad essere sempre protagonista. Tutti i maggiori interpreti del country-rock e del folk moderno hanno fatto tappa qui, anche artisti di culto come Howe Gelb & Grant Lee Phillips, Mary Gauthier, Hothouse Flowers.

 

8 - Art Nouveau

Il primo tentativo di creare a Monza un locale dedicato alla musica e alla cultura meno allineata fu fatto nel 1981 a Cantalupo, durò poche stagioni ma ebbe una grande importanza, anche perché da lì inizio l’epopea degli Underground Life, che continua ancora oggi con la carriera solista di Giancarlo Onorato.

 

9 - Parco Tittoni

Potrebbe essere definito come “la risposta brianzola al Carroponte”, dal 2012 fa arrivare a Desio il meglio della musica italiana e internazionale, oltre ad organizzare party di ogni genere. In questa estate 2015 per esempio arriveranno Marlene Kuntz, Giovanni Lindo Ferretti, Mellow Mood.

 

10 - San Zeno, Olgiate Molgora

In questa frazione di Olgiate Molgora viene organizzato ormai da qualche anno un festival a scopo benefico. A farlo è un gruppo di giovani, che con il suo impegno è riuscito a far arrivare sui colli briantei il meglio del punk-rock italiano e non, ad esempio quest’anno i Lagwagon. Li citiamo come esempio virtuoso e quindi da seguire di gente che ha voglia di sbattersi per fare una Brianza diversa. Il fatto positivo è che non sono i soli.

Gli autori di Vorrei
Fabio Pozzi
Fabio Pozzi

Nasce nel 1984. Studi liceali e poi al Politecnico. La grande passione per la musica di quasi ogni genere (solo roba buona, sia chiaro) lo porta sotto centinaia di palchi e ad aprire un blog. Non contento, inizia a collaborare con un paio di siti (Indie-Eye e Black Milk Mag) fino ad arrivare a Vorrei. Del domani non v'è certezza.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.