2013-03-8-chiusi

Mentre a Milano la Hoepli e l'Utopia attirano l'attenzione di blog e riviste per le loro difficoltà, nel capoluogo brianzolo La libreria dei ragazzi e Lettori golosi hanno chiuso i battenti negli ultimi mesi

 

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he il mondo del libro fosse in crisi tanto e quanto tutto il resto è ormai un dato accertato, ma pare che in quest'ultimo periodo ci sia stato un aggravamento ulteriore in area lombarda (e monzese, soprattutto).
I bookhacolic dei dintorni non ne saranno stati contenti, anzi, saranno in lutto da un po', temo. Tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013 ben due librerie si sono chiuse in una città in un cui erano già poche.

Una è La Libreria dei Ragazzi, figlia di quella milanese giunta ad ormai quarant'anni di attività, si trovava in via Padre Giuliani ed era animata da Paolo Cantù; l'altra era la libreria Lettori Golosi, che metteva insieme il cibo per la mente con quello per il palato, in via Segantini.
Due librerie molto diverse, una per bambini e l'altra settoriale, accomunate dallo stesso destino. Quello che a dicembre ha travolto anche la storica libreria Utopia di Milano — che ha chiuso la sede di Moscova per spostarsi in una zona meno costosa — i librai in cassa integrazione dell'ancor più storica e centrale Hoepli, finendo con gli esuberi della Rcs, si parla di 800 dipendenti a rischio.

Un inverno molto rigido, possiamo dire. Per quanto riguarda Monza, i motivi che hanno portato a questa scelte sono prevalentemente commerciali (come confermano gli ex proprietari); un dato che, però, per quanto possa sembrare molto scontato, va comunque in controtendenza rispetto al mercato generale. A livello internazionale, infatti, sono proprio le librerie di catena, i grossi supermercati del libro, che chiudono punti vendita, mentre resistono e si affermano le librerie di settore o indipendenti, o addirittura in Inghilterra i caffé letterari (come potete leggere anche qui).
In mancanza di politiche di sostegno di chi lavora nel difficile mondo del libro (oggi più che mai attraversato da un bel po' di cambiamenti, tra l'avventura digitale e la concorrenza online), è molto difficile restare in piedi, nonostante gli sforzi sostenuti da chi lavora e crede in quello che fa.

Sia la Libreria dei ragazzi di Monza che Lettori Golosi avevano un pubblico affezionato, che si recava da loro perché cosciente di trovare professionalità e qualità. Inoltre, in entrambi i casi, i librai organizzavano corsi, eventi, presentazioni e reading, per animare la vita di libreria, curando una rete di utenti oltre che clienti.  Paolo Cantù (Libreria dei Ragazzi) come Monica Scirea (Lettori Golosi) sottolinea la positività dell'esperienza vissuta e confermano la vitalità dei loro esercizi. Che però è stata martoriata da una politica di sconti senza quartiere da parte di altre catene cittadine, dall'incombere della crisi, dall'impossibilità di seguire tutti i progetti e di doversi focalizzare su ciò che era effettivamente ed economicamente proficuo.

Dalle ceneri di Lettori Golosi nascerà un'associazione culturale per i lettori golosi, che in parte riprenderà e svilupperà alcune delle attività che si tenevano nella vecchia libreria. Uno dei problemi per Monica Scirea era infatti quello di dividersi da sola tutte le attività della libreria senza poter assumere aiutanti per non sforare con le spese.

Magari è giusto che talvolta le cose muoiano per diventare altro (vedi Lettori golosi). Ma se entrare in libreria deve diventare un'occasione rara o le librerie devono tramutarsi in orrendi megastore in cui si vende di tutto (dai calici di vino ai viaggi organizzati alle coperte per i propri beloved pets fino alle tv al plasma e chissà cos'altro), forse è ora di rivedere un po' le cose e capire dove stiamo andando.

Gli autori di Vorrei
Azzurra Scattarella
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