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L'atra metà del cielo al Festival di Brugherio. Una giornata di sole donne vista attraverso le foto di sole donne e la presentazione di "Anatomia femminile" 22 autrici chiamate a raccolta da Michele Monina per cantare il loro corpo

Ad aprire La Parola Cantata 2011 lo scorso venerdì 17 giugno è stata - oltre la pioggia che ha funestato la manifestazione - la giornata dedicata al versante femminile della canzone d'autore. in serata sono salite sul palco di Villa Fiorita Susanna Parigi, Patrizia Laquidara, Nathalie, Cristina Donà e Paola Turci.

Molto interessanti sono stati anche gli appuntamenti pomeridiani, ovvero la presentazione del Premio Bianca D'Aponte con Fausto Mesolella a fare da padrino a Erica Boschero e Laura Campisi e poi un'altra presentazione, quella del progetto di Michele Monina: "Anatomia femminile", in cui 22 autrici sono state invitate a cantare parti del corpo e fotografate da Zoe Vincenti. Il tutto - disco, racconto e foto - sarà a breve pubblicato da NdA. Un assaggio è stato offerto da Charlotte (nella foto del riquadro dedicato), Micol Martinez, Elisabetta Citterio, Ilaria Pastore ed Eleonora Tosca. Qui di seguito un breve filmato delle loro esibizioni.

 

 

A testimoniare i set live ci è sembrato giusto che fosse una fotografa donna, per questo motivo quelle che seguono sono le foto scattate durante tutto il "Venerdì di Venere" da Pamela Amighini e gentilmente concesse a Vorrei.

 

 

 

 

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Charlotte - Rosso amarena (i polsi). Foto di Zoe Vincenti

 

U

n padre con una figlia che si sta avvicinando all'adolescenza. Un corpo che sta cominciando a cambiare e l'incapacità di trovare le parole giuste per prepararla, per raccontarle la lei che verrà. Allora il padre, Michele Monina, critico musicale e scrittore, chiede aiuto ad alcune tra le più interessanti cantautrici della scena indipendente. A ognuna chiede una canzone dedicata a una parte anatomica del corpo femminile. Una parte dell'anatomia femminile per raccontare non solo un corpo che cambia, ma anche cosa significhi essere donna oggi, qui, in Italia. L'anatomia femminile come mappa per orientarsi nel contemporaneo, questa la sfida. Chiama poi al suo fianco anche una fotografa tra le più interessanti in circolazione nel nostro dissestato paese, Zoe Vincenti, e a lei chiede di fotografare ogni cantautrice, dando una sua versione delle parti anatomiche che ognuna è stata chiamata a cantare. Le foto faranno poi da contraltare al racconto che il critico musicale e scrittore, Michele Monina, scriverà per spiegare, stavolta con parole sue, a sua figlia cosa significherà, per lei, diventare donna.

Anatomia femminile è la storia di una relazione inedita, quella tra un padre e una figlia. Ma è anche e soprattutto la storia di un gruppo di giovani donne che insegue il sogno della musica, attraverso le mille difficoltà che il vivere della propria arte oggi può comportare nel Bel Paese.

Ventidue canzoni. Ventidue parti anatomiche. Ventidue fotografie. Ventidue cantautrici. Ventidue modi differenti per raccontarsi donne, oggi, qui. Su tutto lo sguardo benigno di un padre e quello curioso di una bambina, ancora incapace di pensarsi diversamente da così.

Anatomia Femminile, un progetto di Michele Monina
Testo di Michele Monina
Fotografie di Zoe Vincenti