Il teatro dei Filodrammatici ospiterà MilanoIctus, spettacolo poetico-musicale di Dome Bulfaro ed Enrico Roveris incentrato sul Duomo, cuore e simbolo della città

Un evento catastrofico capace di risvegliare Milano. È MilanoIctus, spettacolo nato dalla fantasia del poeta monzese Dome Bulfaro e messo in scena dal regista Enrico Roveris. La storia narra del crollo del Duomo, evento che scatena un recupero dello spirito originario di Milano, rintracciabile in tutta la sua storia. La città, come fosse un uomo colpito da ictus, riabilita allora il suo linguaggio e il suo sentimento popolare, cercando di ristabilire una relazione tra lingua italiana e dialetto milanese, tra comunità e suono universale.

Cos'è ictus

"Ictus", ovviamente parola chiave, acquista significati diversi: colpo, accento poetico, ma anche e soprattutto colpo apoplettico. Come a dire che per essere risvegliata, Milano abbia bisogno di un evento così devastante. «È esattamente così – commenta al riguardo Dome Bulfaro, autore e attore dello spettacolo – per me la città deve riscoprire la sua capacità di accogliere le diversità. Invece sta perdendo il suo linguaggio – spiega – è come un uomo colpito da un ictus: ha bisogno di riabilitare la sua facoltà di parlare. Ad ogni modo – precisa – Milano è più di Milano: è anche il simbolo di ogni città, di ogni metropoli».

La storia e i personaggi

Protagonisti della scena, due personaggi: Ambrogio Colombo, primario d’ospedale travolto dal crollo, e un cantastorie della vecchia Milano, testimone dell'evento da Piazza dei Mercanti. Rappresentanti, forse, di punti di vista antitetici, uno scientifico, l'altro intuitivo, irrazionale. «Il primo personaggio – spiega Bulfaro – appartiene ad un certo tipo di cultura, la sua lingua è professionalizzata, la usa per difendere la posizione che ha acquisito; l'altro invece usa una lingua popolare. Creandoli – prosegue – non ho pensato ad una contrapposizione, ma anzi alla loro complementarietà». Il ruolo del cantastorie è affidato a Francesco Marelli, che lo è anche nella vita, mentre Bulfaro interpreta il primario Ambrogio Colombo, forse il vero protagonista. Il suo racconto avviene infatti in flashback, dopo che è riuscito a sopravvivere a due ictus: il suo, che gli viene durante il crollo, e la catastrofe stessa, ictus per tutta la città. «Ambrogio racconta quando è già in fase di riabilitazione – dice l'autore – e dunque il suo alfabeto non è più solo scientifico, ma anche poetico. Il poeta è colui che ha attraversato l'ictus, e come Ambrogio, può narrare fondendo i due punti di vista, che prima erano divisi. Il senso dell'opera è questo: il dialogo, la ricerca di un equilibrio praticata ragionando sul mondo non in termini oppositivi, ma in termini di complementarietà. Come dice Patrizia Gioia, di Fondazione Arbor, "La via verso l'uomo dialogale è tutta ancora da percorrere, ma è l'unica via possibile per la relazione con l'alterità"».

Tante musiche che si fondono

MilanoIctus non è però solo poesia, ma anche musica, mescolando alla voce popolare del cantastorie Francesco Marelli la disciplina orientale del canto armonico (affidato a Lorenzo Pierobon) e il crossover ancestrale e dirompente di Massimiliano Varotto e dei suoi Danno Compound, ensemble di dieci giovani percussionisti. Proprio le percussioni assumono il ruolo che nella tragedia antica era del coro. Un coro anomalo in un contesto sacro, visto che i tamburi, tipici del mondo pagano, sono strumenti normalmente banditi dalla liturgia cristiana. Ma anche questo rientra in quella comprensione del diverso che costituisce il messaggio dell'autore, contro la logica dell'esclusione che sembra invece prevalere nel mondo di oggi.

 

 

Info e prenotazioni:

Teatro Filodrammatici (via Filodrammatici 1 – MM Duomo Linee 1 e 3)

Tel. 02.36595671 - info@teatrofilodrammatici.com - www.teatrofilodrammatici.com

Orario spettacoli: venerdì 29 e sabato 30 ottobre ore 20,45 - domenica 31 ottobre ore 16,00.

 

MilanoIctus

Spettacolo poetico-musicale

PRIMA ASSOLUTA

29•30•31 ottobre 2010 > Teatro Filodrammatici - Milano

di e con Dome Bulfaro

con Francesco Marelli, Lorenzo Pierobon, Massimiliano Varotto & ensemble di percussioni Danno Compound

musiche originali Massimiliano Varotto, Francesco Marelli

canto armonico Lorenzo Pierobon

regia Enrico Roveris

luci e audio Andrea Diana

scenografia Susanna Aldinio

Durata 75’

produzione Fondazione Arbor - Mille Gru - Spazio Studio

responsabile produzione Patrizia Gioia

organizzazione Simona Cesana

comunicazione Cristina Spagna per “Lettera22”

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.