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La serata De Andrè è andata ben oltre le aspettative: grazie ai musicisti e alla passione  che ci abbiamo messo tutti

20090306-locandina.jpgCe la ricorderemo a lungo la faccia dei 25 musicisti saliti sul palco del Mi Cantino in un mercoledì di marzo piovoso. Arrivati da luoghi vicini e lontani per festeggiare con noi l'amore per uno dei più grandi autori di questo strampalato, buffo paese, capace di dare alla luce fantastici geni e miserrimi cialtroni.
Erano tanti ad essersi iscritti in scaletta e riuscire a metterli tutti nelle migliori condizioni per suonare è stata un'impresa per cui non smetteremo mai di ringraziare Carlo Motta, presentatore d'eccezione, e Matteo Camassa, fonico d'occasione.
Quella che doveva essere una serata senza pretese, fra amici vecchi e nuovi nel nome del magnifico Fabrizio De André a dieci anni dalla sua scomparsa, si è rivelata una bellissima occasione per incontrare bei visi e animi generosi; mossi solo dalla voglia di stare insieme, cercare e trovare buone emozioni, con intelligenza e generosità. E di emozioni crediamo ne siano passate tante in quel locale stracolmo, dove abbiamo confermato la nostra scelta di muoverci soprattutto per passione: nessun biglietto di ingresso, nessuna maggiorazione sulle consumazioni. E i musicisti, scafatissimi o improvvisati che fossero, hanno risposto alla grande.
Tre ore di canzoni, saluti, riflessioni in cui la nostra rivista, pur senza dare nessuna indicazione, si è ritrovata a pieno, dalla dedica a Pasolini a quella per i bambini in Palestina, dall'imbarazzo del ragazzino che suona da 4 mesi solamente alla grinta delle bravissime ragazze dietro al microfono.
C'è di che essere orgogliosi e soddisfatti insomma, tanto da cominciare già a pensare ad un bis, prima o poi. Perchè per una rivista immateriale e san papier come la nostra, incontrare fisicamente lettori, compagni di strada e compagni di vita pensiamo sia un rito laico da rispettare. Per mettere a frutto le nostre riflessioni e il duro lavoro di questo primo anno di Vorrei. E mettere a frutto, per noi, ha un senso molto speciale in questa parte di mondo dove si parla tanto di moneta e poco di anima, molto di PIL e per nulla di felicità.
Siamo la fabbrichetta delle passioni noi, produciamo beni che i soldi non sanno e non possono comperare.

***

I filmati di tutti i musicisti della serata in ordine di apparizione.

 

Joey Galimberti
"La guerra di Piero"

 

Joey Galimberti
"La canzone di Marinella"

 

Joey Galimberti
"Il pescatore"

 

Giorgio Majoli
"La novella di Natale"

 

Simone Tricomi  e Joe Tripodi
"Fiume Sand Creek"

 

Simone Tricomi  e Joe Tripodi
"Ballata dell'amore cieco"

 

Simone Tricomi  e Joe Tripodi
"Creuza de ma"

 

Carlo Motta e Simone Camassa
"Inverno"

 

Ilaria Dambrosio e Simone Camassa
"Via del campo"

 

Antonio Piemontese Band
"Andrea"

 

Giovanni Vitale
"Il fannullone"

 

Giovanni Vitale
"Canzone del padre"

 

Giovanni Vitale
"Canzone del maggio / La bomba in testa"

 

Beppe Chisari "Verranno a chiederti del nostro amore"

 

Beppe Chisari
"Hotel Supramonte"

 

Beppe Chisari
"Canzone dell'amore perduto"

 

Beppe Chisari
"Geordie"

 

Elisa Erin Bonomo
"Una storia sbagliata"

 

Elisa Erin Bonomo
"Quello che non ho"

 

Elisa Erin Bonomo
"Khorakhanè"

 

Balrog. Stefano Chiodini, Guglielmo Nigro,
Gaetano Ievolella (Prima Parte)

 

Balrog. Stefano Chiodini, Guglielmo Nigro,
Gaetano Ievolella (Seconda Parte)

 

Presto online anche il reportage fotografico

Gli autori di Vorrei
Antonio Cornacchia
Antonio CornacchiaWebsite: www.antoniocornacchia.com

Sono grafico e art director, curo campagne pubblicitarie e politiche, progetti grafici ed editoriali. Siti web per testate, istituzioni, aziende, enti non profit e professionisti.
Scrivo soprattutto di arti e cultura.

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