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Intervista a Dome Bulfaro, artista, poeta e creatore del progetto PoesiaPresente che negli ultimi due anni ha portato sul nostro territorio alcuni dei migliori poeti italiani.

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Foto di AndreaPPP

Quanto è attiva adesso la Brianza dal punto di vista culturale?
È una domanda a cui credo possano rispondere in modo esaustivo solo Gigi Ponti, l’Assessore delegato all’attuazione della Provincia di Monza e Brianza, o Gianpiero Bocca, che si occupa in modo diretto, all’interno di questo progetto, del settore Cultura. Dallo stretto campo visivo del mio binocolo ho l’impressione che esista un fermento culturale in atto. Sono convinto che questo fermento sia partito dalla città di Monza ed abbia come icona di riferimento il Teatro Binario 7 e il suo direttore artistico: Corrado Accordino, sostenuto nella sua azione, da La danza Immobile e da Elio De Capitani. Accordino è, senza dubbio, l’epicentro di questo moto. Attualmente non esiste nessun’altra figura, nel territorio di Monza e Brianza, che sappia catalizzare intorno a sé figure creative e, ancor più, offrir loro possibilità concrete di esprimere al meglio le proprie qualità artistiche. Ma quando si può parlare di fermento culturale degno di nota? Quando l’albero della propria cultura radica in profondità le proprie tradizioni e, contemporaneamente, ramifica nella volta celeste un respiro polmonare internazionale, cioè, alimenta ed è alimentata da una visione che coniuga il locale col globale, la propria storia con l’universale.
La Brianza ha le potenzialità per avere radici e respiro di tale natura? Sì. Ha luoghi, non ancora sfregiati dalla cultura consumistica, che vanno tutelati, valorizzati e difesi coi denti. Il problema sta però, prima di tutto, non tanto nel luogo ma nella persona che, vivendoci, fa il luogo. Occorre, quindi, una progettualità che sappia salvaguardare la poesia del luogo dalla poeticità acerba delle persone che abitano quel luogo e soprattutto da chi vuole sfruttare la poesia del luogo per meri scopi personali. L’uomo spesso dimentica che egli è unico e irripetibile ma anche, come un acrobata, interconnesso ad altri acrobati. La bontà delle nostre acrobazie dipende da questa presa di coscienza e dal circo che ci ospita. Urbanisti, architetti, designer sono i primi diretti responsabili, fra gli artisti, della nostra quotidiana vita poetica: del nostro cammino sulla corda come del nostro volo nel vuoto, verso mani che non saranno le nostre.
Ai poeti di oggi, dato che nessuno più se ne fa carico, spetta donare le parole (in quanto poeti) e gli strumenti (in quanto operatori) per far sì che l’uomo dia casa alla poesia. Quando PoesiaPresente rappresenterà tutto questo per il territorio di Monza e Brianza allora si potrà dire degna di nota.

Quando l’albero della propria cultura radica in profondità le proprie tradizioni e, contemporaneamente, ramifica nella volta celeste un respiro polmonare internazionale, cioè, alimenta ed è alimentata da una visione che coniuga il locale col globale, la propria storia con l’universale.

Nella realtà brianzola ci sono altri artisti che possono alimentare o stanno alimentando un respiro culturale rilevante?
Pochissime. Ad Accordino aggiungerei Nicola Frangione di Harta Performing, Saul Beretta di Musicamorfosi, gianCarlo Onorato di Poiesis.
Ci sono poi azioni culturali come PoesiaPresente e AreaOdeon che hanno dimostrato, in poco tempo, di poter disegnare il profilo culturale del territorio di Monza e Brianza. Ma vanno considerate realtà ancora troppo giovani per poter valutare quanto il loro disegno possa risultare incisivo. Infine citerei la neonata TeXtura, Premiata Residenza Teatrale Interdisciplinare del Vimercatese.
Tutte queste realtà artistiche sono accomunate dalla stessa intenzione: pur se attenti a preservare la propria specificità, come reazione naturale ad un trentennio di sapere settoriale e specializzato, sono inclini a contaminare i linguaggi o, nei migliori dei casi, propense alla dimensione interdisciplinare. Cercano terre di mezzo, sovente collocate tra un’arte e un’altra, non ancora o poco esplorate. La legna per alimentare il fuoco dei nostri polmoni può arrivare certamente dalla rivoluzione tecnologica, che ci sta mutando fin nel DNA, ma anche da queste terre di nessuno che, se battute, possono davvero nutrire una nuova coscienza.
Non è un caso che il comitato direttivo di Mille Gru, l’associazione Culturale nata per PoesiaPresente (ma non solo) sia formata da tre personalità, Simona Cesana (designer), Enrico Roveris (insegnante, attore) e Cristina Spagna (organizzatrice teatrale) che hanno formazioni e competenze diverse e complementari; come non è un caso che la direzione artistica di PoesiaPresente sia affidata ad un poeta-artista, cioè, ad un “tecnico spurio”.
Chiedevi se noto segni di vita. Quasi parlassimo del pianeta Marte. La nuova provincia di Monza e Brianza potrebbe essere oggi, per tante ragioni, terra per pionieri e pionieristica. L’importante è che non si trasformi da territorio di esplorazione, di ricerca, in terra di conquistadores.


PoesiaPresente ha portato sul territorio poeti di gran valore assieme a giovani riconosciuti come promettenti: qual è il contributo che ha già dato?

PoesiaPresente, dal novembre 2006 a maggio 2008, ha portato in Monza e Brianza molti dei maggiori poeti italiani. Dal punto di vista poetico, grazie a PoesiaPresente, è successo in un anno e mezzo quello che, in questo territorio, non è accaduto in decenni. Lo dico consapevole della fortuna che fin qui ci è stata compagna (non siamo stati più bravi degli altri, siamo stati le persone giuste al momento giusto) e grato ai due assessori alla cultura di Monza che si sono passati il testimone, Annalisa Bemporad e Alfonso Di Lio (come a quelli degli altri paesi coinvolti nel progetto), i quali, dandoci fiducia, hanno permesso che PoesiaPresente espletasse al meglio il suo servizio al cittadino: la poesia è un bene accessibile a tutti. Il gruppo di PoesiaPresente si preoccupa di fornire le chiavi di accesso.
Bisogna sottolineare, inoltre, che i poeti di primo piano della cultura italiana sono stati invitati a leggere in Brianza anche per offrire l’opportunità ai giovani poeti del territorio di crescere umanamente e artisticamente attraverso un rapporto diretto con loro. Parallelamente a questi incontri, poi, sono stati avviati corsi nelle scuole, di tutte le età, seminari aperti al pubblico che intendevano rispondere ad una domanda che non ammette ulteriori rinvii: chi abita questo territorio ha il diritto o no di poter scegliere se coltivare il proprio lato poetico? Sì, per noi è sentito come un obbligo morale. Chi abita questo territorio può coltivare la poesia che incarna se le condizioni sono a lui sfavorevoli? Ecco il punto cruciale: PoesiaPresente è nata per creare le condizioni più favorevoli affinché la poesia che ogni uomo incarna possa diventare canto. Quando l’uomo può scegliere e scegliersi esiste, dentro e fuori di sé, una ricchezza culturale che agisce, altrimenti egli sopravvive, suo malgrado e ignorando, alla propria bestialità.

Quanto ancora può dare PoesiaPresente?
Simona Cesana, Enrico Roveris, Cristina Spagna, il sottoscritto e tutti coloro che in varia misura collaborano alla realizzazione di questo progetto vorrebbero sviluppare al meglio le due linee che hanno da subito caratterizzato PoesiaPresente:
1 – La stagione poetica PoesiaPresente - (e non un festival di poesia), composta di eventi aperti a tutti e gratuiti, promossi principalmente attraverso un sito e un libretto, suddivisa per cicli che focalizzano una problematica (e non una tematica) relativa al fare, dire e ascoltare poesia oggi. Fino a quest’anno la stagione è stata una vetrina, per mostrare il lavoro di molti fra i maggiori poeti contemporanei italiani, moltissimi giovani poeti, sempre attenti nel valorizzare i poeti di Monza e Brianza.
2 – Il Centro Ricerca e Osservatorio PoesiaPresente, che come Osservatorio ha il compito di individuare e promuovere nel tempo i poeti italiani, in particolare quelli di Monza e Brianza; come Scuola, ha il compito di proporre e sviluppare corsi e laboratori di poesia contemporanea; come Centro Studi, ha il compito di realizzare un archivio, in quanto servizio gratuito, consultabile da tutti, composto da documenti fotografici, audio e video realizzati durante le stagioni poetiche di PoesiaPresente, come Casa di produzione, ha il compito di realizzare produzioni editoriali cd, dvd, e produrre spettacoli di poesia contemporanea.
La politica di sviluppo di PoesiaPresente prevede inoltre: collaborazioni con numerose realtà italiane (cito almeno Gli Ammutinati di Trieste, La Ester Productions e Abrigliasciolta di Varese), partecipazione di Fiere (Fiera del Libro di Torino, Fiera di poesia Contemporanea di Pozzolo) e gemellaggi con Festival, non solo relativi alla poesia, come TorinoPoesia, Poestate di Lugano e SpazioStudio di Milano, realtà che intendono cooperare per realizzare una nuova politica di diffusione della poesia contemporanea, che prevede, tra le altre coazioni, grazie alle Edizioni Le Ricerche di Losone (Lugano), una collana di poesia comune.

Un’azione culturale degna di nota necessita di un finanziamento altrettanto degno

Ci sono basi reali per dire che l'attività culturale potrà essere una presenza caratterizzante nella Brianza del futuro? Perchè?
Altra domanda a cui non è possibile rispondere se non ipotizzando. Nessuna azione culturale di qualità può realizzarsi senza un’economia che la sostenga. Un’azione culturale degna di nota necessita di un finanziamento altrettanto degno. Oltre a quello economico non va sottovalutato un altro aspetto: tutte le figure che ho citato prima, ancor prima di essere “operatori culturali”, sono artisti nella realtà. Alcuni rischiano, a furia di dover essere pragmatici, di pagare un prezzo creativo personale troppo alto. Dipende anche da quale prezzo personale, ognuno di loro, è disposto a pagare. Tutte le tessere devono comporre un mosaico complesso: artisti, arte, politiche di sviluppo, economia devono trovare giustapposizioni e sinergia. È difficile ma non impossibile.

È possibile una vera e propria rete di manifestazioni di ambito culturale e quanto può contare nella Brianza che verrà?
Abitatori del tempo, Poiesis, Il circuito teatrale di Monza e Brianza, Brianza Open Jazz Festival, Brianza Classica, Ville Aperte in Brianza, PoesiaPresente per citarne solo alcuni, sono tutti progetti culturali di rete fondamentali per dare un volto coeso alla nuova provincia.
La fase successiva alla messa in rete è creare un movimento culturale. Non ci può essere alcun movimento culturale senza un pensiero portante che sappia restituire senso alla vita. Attualmente c’è un pensiero vivificante in Monza e Brianza? Ancora no. Ma abbiamo le premesse e tutto il tempo affinché questo frutto maturi e irrori questa terra.

Com'è "la Brianza che vorresti"?
Pragmatica, come è, e poetica, capace, cioè, di rendersi ospite alla poesia.

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

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