20160229 monza

 I recenti restauri della Villa reale e della cappella Zavattari hanno risvegliato l'interesse per la storia della città e il Centro Culturale Ricerche propone lezioni e visite guidate

Recenti restauri di altissimo livello hanno ridestato l’interesse e l’orgoglio dei monzesi per il loro patrimonio artistico e la loro storia. Sono stati programmati a questo riguardo un certo numero di conferenze e di incontri che penso susciteranno l’interesse di molti. Vi descrivo qui sommariamente il primo incontro, già avvenuto presso  la sala del CCR (Centro Culturale Ricerche) di Via Ambrogiolo.

È sera, l’aria è frizzante da fine inverno. La sala si presenta  strapiena. Parla la professoressa Valeriana Maspero, scrittrice e studiosa d’arte. Tema: Chi ha scritto la storia di Monza. L’excursus è  interessantissimo e svolto con la necessaria leggerezza e precisione. Si tratta  dei personaggi più importanti che hanno scritto della nostra città.

Paulus DiaconusIl primo storico significativo a scrivere di Monza si pensa sia stato Paolo Diacono, monaco longobardo nato a Cividale del Friuli e scomparso nel 799 d.C.  Scrisse di Monza nella Historia Langobardorum, opera in sei tomi nel cui terzo libro si parla della nostra città, della regina Teodolinda, che nel 595 decise di iniziare la costruzione del Duomo di Monza, donando alla città le risorse necessarie. Per curiosità, si narra che la regina Teodolinda, cristiana, cercasse un sito dove erigere e dedicare una chiesa a San G. Battista e che lo trovò a Monza, allora Modicia, grazie ad una colomba che  posandosi sul suo capo quando era  in questa città disse: Modo (qui) Etiam (anche). Da quel momento Monza cessò di chiamarsi Modicia (e prima ancora probabilmente Olmea) per assumere il nome di Modoetia o Modoecia. Per tornare all’opera di Paolo Diacono, questa è parimenti importante perché segna la prima traccia che documenta l’arrivo in quell’epoca delle popolazioni slave nel Friuli.

Altro storico citato è Bonincontro Morigia (XIV secolo), ghibellino, che si schierò con i Visconti, duchi di Milano, scrisse, fra le altre, Chronicon Modoetiense in cui descrive la storia di Monza dalle sue origini.

monzazucchiParliamo ora di Bartolomeo Zucchi (1570-1630), scienziato, storico di Monza. Scrisse della Corona ferrea, sostenendo la tesi che un chiodo di essa appartenesse alla croce su cui morì Gesù. Trattenne un rapporto epistolare con Maria Virginia de Leyva – monaca di Monza – interrompendolo successivamente per i noti motivi. A lui è intestato il liceo classico Bartolomeo Zucchi di Monza.

Come non citare poi Paolo Frisi (1728-1784), matematico, astronomo newtoniano, scienziato, illustre accademico internazionale e illuminista dell’epoca. A lui si deve fra le altre cose il tracciato del Naviglio da Milano a Pavia e l’introduzione del parafulmine in Italia. A lui è intestato il liceo scientifico Zucchi di Monza.

Si prosegue  con Giuseppe Bernardino Burocco (m.1796), frate custode di Santa Maria delle Grazie, storico principale della storia del Santuario. Scrisse fra gli altri: Fragmenti memorabili dell’imperiale città di Monza, Descrizione del convento di Santa Maria delle Grazie, Traslazione del corpo di San Gerardo.

La professoressa  conclude poi citando altri importanti nomi  quali: Giuseppe Campini, abate monzese; Giuseppe Marimonti (1811-1860?), che scrisse l’importante Memorie storiche della città di Monza sulla traccia dell’opera del Frisi; Luigi Modorati (1851-1931), commerciante , cattolico, impegnato nel volontariato e in politica. Fu consigliere comunale, scrisse sulla storia di Monza, sul Duomo, sui Visconti a Monza, sulla Corona Ferrea, L’Arengario, San Gerardo; Giuseppe Riva (1877-1929) professore, giornalista, sindacalista, politico liberale, co-fondatore della Federazione degli industriali monzesi. Scrisse L’arte del cappello e della berretta a Monza e a Milano nei secoli XVI-XVIII ed anche Guida di Monza e circondario e Ricordi monzesi del 1848 e 1849; Augusto Merati (1913-2001).

La serata  termina fra l’interesse e la soddisfazione generale, ed i ringraziamenti alla professoressa Maspero i cui volumi, in vendita su un banchetto, vanno a ruba.

Segnaliamo gli altri incontri del ciclo:

  • venerdì 11 marzo ore 21 presso la sede del CCR di Via Ambrogiolo,6: “Storia dei corsi d’acqua di Monza: Lambro, Lambretto, canale Villoresi, Rogge” che verrà  tenuta dal geologo Mino D’Alessio;
  • domenica 13 marzo ore 9,30 (con prenotazione entro mercoledì 9 marzo), ritrovo al Ponte delle Grazie, si farà una visita guidata lungo il Lambro, soffermandosi nei punti più ricchi di storia e di edifici antichi, solitamente non aperti al pubblico;
  • Venerdì 1 aprile ore 21 presso il CCR: “I Savoia a Monza”, incontro tenuto dalla presidente del Centro documentazione Residenze Reali, Marina Rosa;
  • Domenica 3 aprile, ore 15 (con prenotazione entro il 23 marzo), visita guidata alla Cappella Espiatoria, agli appartamenti reali in Villa. Ritrovo alla Cappella Espiatoria di Via Matteo da Campione 7/a;
  • Venerdì 13 maggio, ore 21 (prenotazione entro mercoledì 11 maggio), presso la Biblioteca del Carrobiolo, la bibliotecaria Chiara Pollini ci parlerà de “La biblioteca del Carrobiolo e la sua storia”, dagli Umiliati ai giorni nostri. Ritrovo in vicolo Carrobiolo 4.

Per prenotazioni : Nicola Saredo : 338-1556867

Buona storia a tutti.

Gli autori di Vorrei
Francesco Achille
Francesco Achille

È nato a Milano, laureato, ha lavorato presso le principali società del settore impiantistico e cantieristico italiano; attualmente imprenditore in semi pensione, si occupa da sempre di politica, economia e ambiente, è appassionato di letture in genere, di collezionismo, di astronomia, e di agricoltura che pratica, quest’ultima, in un piccolo appezzamento di terreno dove coltiva con amore e sacrifici frutta e verdura biologica.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.