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Dossier. Startup, green economy, innovazione. «Oggi si è capito che non serve comprare oggetti per usarli poche volte nella vita.» Così è partita la “febbre da noleggio”

Prima solo biciclette e auto elettriche, con picchi in corrispondenza del blocco delle auto, in estate case, tende, attrezzature sportive e da campeggio e attrezzature fotografiche, in inverno sci e attrezzatura da montagna. Tutto l'anno accessori da casa, utensili e utensili per bricolage che magari si usano una volta e poi si seppelliscono per sempre. Si presta e si trova tutto su LocLoc (www.locloc.it), il primo portale italiano per il noleggio tra privati ideato e messo in piedi dalla designer milanese 37enne Michela Nosé. Dai semplici consumatori ai professionisti specializzati, tutti possono iscriversi e poi affittare e mettere in affitto qualsiasi oggetto, e gli iscritti sono numerosi perché “oggi si è capito che non serve comprare oggetti per usarli poche volte nella vita. Quando devi fare un buco, perché comprare un trapano quando vicino a te c'è qualcuno che te lo può prestare a pochi euro al giorno?”.

Lanciato nel marzo 2013 durante “Fà la Cosa Giusta”, da Milano l'idea e il servizio hanno raggiunto e infettato con la “febbre del noleggio” anche Roma, Firenze, Venezia, Reggio Emilia e la Sardegna. Oggi conta su circa 5mila utenti, la maggior parte lombardi, sempre, ed è nella nostra regione che si rileva anche il maggior numero di scambi. Uno dei motivi di tanto successo è anche la modalità con cui il servizio di noleggio è stato implementato. A partire, ad esempio, dalla presenza della copertura assicurativa.

Tra gli oggetti di scambio più frequenti ci sono i mezzi “green” come le biciclette elettriche o le auto, ma anche gli accessori “un po' costosi” per macchine fotografiche hanno avuto un boom sotto le vacanze, quelli sciistici in questo periodo vanno per la maggiore, soprattutto per snowboard, per chi “lo voglio provare ma se poi non mi piace o non ci riesco”. Meglio noleggiarlo, e con Loc Loc si risparmia ed è veloce. :

Per quanto riguarda gli utenti i maschi cercano, le donne offrono: questa è la tendenza registrata in tutta Italia anche se il gap non è fortissimo. Per entrambe le azioni la procedura è semplice: basta registrarsi, prenotare un oggetto o pubblicarne l'annuncio e, una volta combinato il noleggio, firmare il contratto. Al momento della restituzione è richiesto anche un feedback che resterà on line al servizio della crescente community di cittadini noleggiatori. Tra questi ci sono molti universitari, ma anche persone tra i 30 e i 50 anni che hanno colto le potenzialità della sharing economy: meglio usare senza possedere. “Non è solo una conseguenza della crisi”, secondo Michela, “ma è anche un nuovo modo di concepire il consumo, più intelligente e più sostenibile”. Una nuova logica che ben si combina con il pragmatismo lombardo, e la fondatrice di LocLoc spiega che in futuro sarà più agile e ricco: “quando avremo raggiunto una massa critica di oggetti offerti a noleggio ci saranno sempre più transazioni, a partire proprio dalla Lombardia che ha tanti utenti”.