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Dalle separazioni all'usato, nuove idee a cavallo tra tradizione e modernità

 

testata-dossier-laboratorio-aerticoliLa crisi economica ha travolto molti “vecchi” mestieri, ma al tempo stesso ha favorito la nascita di altre attività, alcune delle quali decisamente singolari. Ed è interessante vedere come le più coraggiose si siano rivelate le donne che, anche nella neonata provincia di Monza e Brianza, hanno scoperto attività tradizionalmente ritenute maschili, diventando carrozzieri, meccanici, falegnami, fabbri, camioniste, calzolaie, tappezziere, restauratrici, idrauliche, e pure elettriciste.

 

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La manager dei divorzi

Ma senza dubbio una delle più sorprendenti tra le nuove figure professionali è quella del divorce planner, alter ego del più noto wedding planner (ovvero chi organizza matrimoni).

Si tratta di società di consulenza formate da team di professionisti, dallo psicologo all’avvocato, che si occupano di aiutare a far fronte ai tanti aspetti di un divorzio: oltre alle questioni legali e personali, ci sono infatti anche quelle più strettamente pratiche, dalla ricerca di una babysitter all’organizzazione del trasloco, fino a favolosi divorce party, naturalmente per chi vuole festeggiare l’evento. Ce n’è una anche in Brianza, a Cesano Maderno; chi fosse interessato può trovarla facilmente su Internet.

In quest’ottica assume fondamentale importanza la ricerca di una nuova casa; immobile che, una volta trovato, dovrà essere arredato. A risolvere il problema ci ha pensato la catena francese Fnac. Il marchio d’oltralpe, noto per la vendita di prodotti elettronici, ha istituito per prima nel nostro paese la “Lista divorzi” nei propri negozi.

Ma di che cosa si tratta, esattamente? L’abbiamo chiesto ad Alessandra Cozzolino, responsabile Azione Culturale di Fnac Italia. “La Lista Divorzio – spiega Cozzolino - è nata in occasione del primo Salone italiano del Divorzio, tenutosi l’anno scorso a Milano, sul modello di quanto già accade in altri Paesi europei. Come per la più tradizionale lista nozze, il neo-separato apre una propria lista quando si accinge a intraprendere una nuova vita. Amici e parenti – che potrebbero anche prendere l’iniziativa autonomamente - parteciperanno alla raccolta fondi, che sarà utilizzata dal beneficiario per scegliere  i prodotti (televisori, computer, apparecchiature hi-fi, libri, dischi ecc ..) che riterrà più utili». FNAC contribuisce aggiungendo il 5% del valore totale della lista in buoni regalo.

Da giornalista a venditrice di oggetti vintage

E a proposito di donne che, in tempo di crisi, hanno trovato il coraggio di reinventarsi, appare quanto mai  emblematica la storia di Bianca, 48 anni, un passato da giornalista e oggi titolare di un negozio di oggetti vintage ad Arcore.

Tutto comincia alla fine degli anni ’80. Per 15 anni Bianca fa la giornalista di professione, prevalentemente senza contratto. Nel 2006, già sposata e con figli, perde il lavoro. Decide così di frequentare una scuola shiatsu, conseguendo il diploma di operatrice, e di aprire un proprio studio assieme ad altre colleghe.

Ma dopo un anno vissuto senza particolari criticità, la recessione si fa sentire anche per lei. Molti suoi clienti sono costretti a tagliare le spese non indispensabili, tra le quali gli abituali massaggi. Ecco allora che Bianca non si perde d’animo mette in piedi una nuova attività: il tempo di trovare un locale adatto allo scopo e finalmente, lo scorso aprile, apre i battenti il mercatino dell’usato in cui inizialmente vende la merce inutilizzata da parte di amici e parenti.

Il lieto fine per il momento sembra darle ragione: oggi il suo negozio (http://www.dimanoinmano1.it/ )è stipato di oggetti della più varia specie, e lo spazio non basta mai.

Gli autori di Vorrei
Paola Garlaschelli