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Saranno "assegnati" al Consorzio Parco e Villa Reale ma non conoscono tempi e modalità di questo passaggio: i dipendenti del Settore Parco chiedono al sindaco chiarezza sul proprio futuro lavorativo.

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anno ottenuto la promessa di un incontro con il sindaco Marco Mariani la prossima settimana i dipendenti del Settore Parco che giovedì sera all'entrata del consiglio comunale hanno manifestato con volantini e capannelli le loro forti preoccupazioni “per il nostro futuro lavorativo e per le sorti del parco”.

“Non bisogna però drammatizzare la situazione ed è ciò che ho sottolineato anche nel mio intervento – ha voluto precisare il consigliere Rosario Montalbano – non si rischia la perdita di lavoro ma si chiede semplicemente rispetto reclamando il diritto di avere notizie certe e chiare su tempi, modalità e tipo di contratto”.

Sono 19 oggi i dipendenti del Settore Parco che non hanno idea di cosa sarà del loro futuro lavorativo, si occupano sia di lavori manuali, come l'apertura e la chiusura del Parco e il controllo del territorio, sia di mansioni amministrative. “Ci dicono che verremo assegnati al consorzio, cosa significa assegnati? Aspettiamo la trattativa con i sindacati per capire che le condizioni, i tempi e i termini” hanno dichiarato ieri i diretti interessati mentre faceva buio davanti al Comune. Per i dipendenti più giovani c'è un'incognita in più perchè il consorzio ha una durata di 20 anni, “Poi che ne sarà dei nostri contratti?”. Hanno davanti 17 anni per capirlo ma sperano in qualche certezza più a breve termine.

 

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“Dalla sua costituzione fino a 10 giorni fa a nessuno è venuto in mente che se si costituisce il consorzio del Parco e della Villa Reale bisogna che tutte le proprietà compresi gli stabili, le concessioni e il personale, passino dai comuni al consorzio – ha raccontato Montalbano - Altrimenti ci si chiede per quale motivo sia stato costituito tale ente”.

Scoperto e segnalato il mancato passaggio, subito è arrivata la reazione del sindaco Mariani che mercoledì scorso “Di fretta e furia ha fatto il passaggio della Villa Reale e una settimana dopo quello del Parco” ha continuato il consigliere. Con quali modalità? Ancora non è chiaro, per ora si parla di trasferire tutte le concessioni, compresi i proventi, del Parco, comprese quelle dell'autodromo e di tutti i locali. “Se avvenisse sarebbe giustissimo – ha commentato uno dei lavoratori – Anzi ci si meraviglia che per tre anni non sia mai stato fatto”.

Senza attendere l'intervento dei consiglieri in aula, alcuni dipendenti mettendo tra le mani del sindaco il volantino “Pretendiamo rispetto”, hanno esposto le proprie preoccupazioni chiedendo “Un incontro serio e concreto” al primo cittadino infastidito dai flash dei fotografi e dall'insistenza dei lavoratori.

“Non c'è nessun bisogno di vedersi, la cosa seria è che vi mostro lo statuto e stop – ha risposto Mariani - Vi dico che non cambia nulla per voi, tutte le garanzie che avevate nello statuto ci sono ancora adesso, lo statuto è stato fatto per tutelare il personale e rimane quello, è quello il documento ufficiale a cui fare riferimento e non c'è nulla da inventare e da aggiungere”. E per quanto riguarda la “vita breve” del consorzio, prima di sparire dietro le porte, ha aggiunto “Non è un problema: se il consorzio scade tra 20 anni, al massimo si rinnova e stop”.

In consiglio comunale l'intervento di Montalbano, privo di attacchi e di polemiche, ha voluto misuratamente mettere in luce le incognite sui contratti e sulle modalità di passaggio senza drammatizzare. Il Sindaco, dimostratosi disponibile ad un incontro, ha invece subito gli attacchi della propria maggioranza, in particolare del consigliere leghista Luca Vimercati e di Antonio Gabetta (Pdl), i più “agguerriti” per la causa.

Al termine del consiglio, soddisfatto di aver strappato al Sindaco la promessa di un incontro a breve, il consigliere Montalbano ha ribadito: “Il vero rischio non è che perdano il lavoro ma che siano loro ad andarsene. Questi lavoratori rappresentano un vero patrimonio di esperienze e competenze, molti di loro conoscono ogni viale, ogni albero e ogni panchina: sono persone preziose per la vita del parco ed è un dovere dell'amministrazione trovare la modalità giusta per garantire loro ciò di cui hanno bisogno”.