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Storie e fotografie di uomini e donne cacciati dal lavoro. La mostra fotografica itinerante dei volti della crisi brianzola sarà sabato 9 marzo a Osnago

 

I

l concetto di solidarietà tra i lavoratori Alu ha preso in prestito il titolo di un film: Non uno di meno (Yi ge dou bu neng shao) diretto da Zhang Yimou e Leone d'oro alla 56ª Mostra internazionale cinematografica di Venezia.

Nato nel gennaio 2012 per contrastare il piano di dismissione presentato da Alcatel-Lucent il comitato “Non uno di meno” è composto da dipendenti volontari animati dall'intenzione di portare supporto alla vertenza condotta dalle rappresentanze sindacali della Rsu aziendale. Si è impegnato soprattutto per sensibilizzare la comunità del Vimercatese, territorio in continuità con l'est milanese, meglio noto come Martesana, in cui sono concentrate molte aziende Higt-Tech.

 

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Fotografie di Paolo Dalprato

 

            Della crisi Alu avevamo scritto nel servizio pubblicato qui nella Rivista Vorrei, in cui avevamo anche narrato con una scheda storica le vicende complicate della trasformazione in Alcatel-Lucent della Telettra, azienda fondata a Vimercate negli anni '60 da Virgilio Floriani.

L'allarme della crisi occupazionale era partito qualche anno prima dall'altra grande azienda del polo Higth-Tech, la STMicroelectronics, distante pochi chilometri da Alcatel-Lucent e di cui avevano scritto qui sulla Rivista Vorrei.

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Inaugurazione a Vimercate

 

            Nel corso dei tormentati mesi del 2012 il comitato e la Rsu hanno promosso numerose iniziative a partire dal corposo evento del 2 giugno, realizzato nel Parco di Villa Trotti: è stata una occasione di incontro dei lavoratori Alu con cittadini, famiglie e giovani del Vimercatese e anche con numerose figure istituzionali: parlamentari, consiglieri regionali, Sindaci, amministratori locali, sindacalisti, ex-dirigenti Alcatel e rappresentanti di molte associazioni.


Insomma il tessuto sociale e produttivo vimercatese ha colto il grave pericolo di perdere un elemento fondamentale del proprio futuro: la fitta rete di aziende ad alta tecnologia rappresenta nel contesto territoriale un alto valore di competitività economica.

Le competenze particolari e preziose del settore tecnologico sono in grado di produrre considerevoli benefici sociali di ricaduta nel territorio: opportunità ai giovani, supporto per aiutare le istituzioni a investire correttamente, benessere per chi fornisce servizi per piccole e medie imprese del territorio e infine per le connessioni con le scuole e le università.

Proprio sul tema connessione azienda-scuola il “Non uno di meno” si è fatto promotore di una iniziativa presso Itis A.Einstein di Vimercate. “L'azienda diventa una risorsa per la formazione” Con questo titolo sono stati tenuti una serie di corsi agli studenti. Si può leggere dell'iniziativa qui in fondo al notiziario comunale di Vimercate: Vimercate Oggi del marzo 2013.

 

   Mostrare i volti, narrare il faticoso percorso, con le sue molteplici iniziative di solidarietà 

 

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           La Mostra, inaugurata presso la biblioteca di Vimercate la scorsa settimana, è stata progettata itinerante nella Brianza est: dopo Vimercate e Osnago tornerà ancora a Vimercate presso l'Itis Einstein per poi approdare all'Arci Area di Carugate.

Si spazia da “La trattoria solidale” del Luglio 2012, una intera settimana dedicata ad offrire un servizio di ristorazione durante la pausa mensa per raccogliere fondi al fine di integrare gli stipendi dei lavoratori in cassa integrazione, alla costituzione del Fondo di Solidarietà Alu Italia, costituito a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori collocati in cassa integrazione.

Viene ripercorsa la vicenda del piano di ristrutturazione o meglio della malcelata volontà del disimpegno industriale di Alcatel-Lucent in Italia: da gennaio 2012 le numerose mobilitazioni dei lavoratori e delle lavoratrici Alcatel-Lucent strapparono a giugno un accordo al Ministero dello sviluppo economico. L'accordo prevedeva una riduzione dei costi pari a 245 esuberi, gestiti con diversi strumenti (Cigs, ricollocazione interna, ricollocazione esterna e mobilità solo su base volontaria) e l’impegno della multinazionale a portare nuove attività strategiche di R&D in Italia.

 

La lotta continua tra lavoratori e azienda

           A solo un mese dall'accordo, nel luglio 2012, la multinazionale ha lanciato un ennesimo piano di riorganizzazione per 750 milioni di € nel 2013, che andava ad aggiungersi al precedente di 500 milioni di € previsto e realizzato nel 2012 e giustificato per adeguare i costi di R&D e di Spese Generali & Amministrative al calo delle vendite sui mercati europei: 5.500 ulteriori esuberi previsti (persone in carne ed ossa) dei quali 3.330 in Europa e 35 in Italia.

Oggi: i lavoratori in Cigs sul territorio nazionale sono stati complessivamente 110 sui 245 dell’accordo, alcuni di loro si sono volontariamente dimessi e più 65 ricollocati internamente.

Proprio in questi giorni stanno rientrando i primi lavoratori dalla Cigs della R&D che hanno trascorso sei mesi in cassa integrazione. L’accordo siglato prevedeva la rotazione e la messa in attività lavorativa dei lavoratori di rientro dalla Cigs. Ma l'azienda ha tentato di non rispettare l’accordo, non assegnando alcuna mansione ai lavoratori rientrati e cercando di isolarli in un reparto di confino a loro riservato. L'Esperimento di mobbing è fallito grazie alla mobilitazione e alla solidarietà generale.

L’accordo prevedeva entro fine novembre 2012 la presentazione delle nuove attività di R&D. Anche in questo caso l’azienda non ha rispettato l’accordo: a novembre ha presentato solo un elenco di possibili nuove attività di R&D e nonostante la richiesta avanzata dal Ministero dello sviluppo economico di riconvocare la trattativa a metà gennaio 2013 per l’approfondimento ed il dettaglio delle nuove attività, l’azienda non ha dato ancora nessuna disponibilità.

Sembra il “film” già visto altrove, in quelle situazioni in cui le proprietà hanno in mente altri piani occupazionali: nel caso specifico ci sono le allettanti prospettive di emigrazione verso gli Usa di Obama, che al contrario dei nostri fragili governi stanno investendo moltissimo nello sviluppo delle alte tecnologie.

 

Non c'è più lavoro per lei: la scheda di “Non uno di meno”

 

Comune di Osnago – in collaborazione con Circolo ARCI La LO.CO.
Sala Consiliare del Centro Civico Sandro Pertini, Via Rimembranze Osnago.
Inaugurazione della mostra: sabato 9 Marzo ore 18.00

 

Tassi di disoccupazione, numero di ore di cassa integrazione ed esodati.
Licenziamenti, crisi strutturali. Esuberi.
I dati della crisi sono drammatici ed impressionanti.
Dati, cifre, statistiche, istogrammi.
Andamenti storici annuali. Confronti su base europea.
Istituti di ricerca. Indagini mensili. Punti in percentuale.
Incrementi. Nord-Sud. Maschio-Femmina.
Under 30 - Over 50.

 

Numeri.

Dietro questi numeri ci sono lavoratori e lavoratrici, ci sono uomini e donne.
Proprio di uomini e donne vogliamo parlare e raccontare.

Abbiamo intervistato e fotografato un significativo numero di lavoratori e lavoratrici che in diverse forme sono stati cacciati dal mondo del lavoro. Dal proprio lavoro e dalle proprie aziende.

Abbiamo intervistato e fotografato il deserto produttivo ed industriale, abbiamo fisicamente incontrato numeri, le statistiche e le percentuali della perdita del lavoro. Ne abbiamo intervistato e fotografato i suoi costi diretti.

Ne abbiamo cosi’ costruito una mostra di fotografie e parole che raccontano di uomini e donne e di tutto quanto i numeri e le statistiche (volutamente) dimenticano. Lo facciamo con dignità e rispetto, senza facili vittimismi. 

Una mostra itinerante che proporremo in diverse e realtà, situazioni e contesti.

Associata alla mostra itinerante il profilo Facebook si preoccupa di raccogliere contributi e commenti, testimonianze, memoria storica, proporre iniziative e materiali.

Vimercate 2 marzo 2013.

Comitato Non uno di meno - Alcatel-Lucent Vimercate

 

 

Gli autori di Vorrei
Pino Timpani

"Scrivere non ha niente a che vedere con significare, ma con misurare territori, cartografare contrade a venire." (Gilles Deleuze & Felix Guattari: Rizoma, Mille piani - 1980)
Pur essendo nato in Calabria, fui trapiantato a Monza nel 1968 e qui brianzolato nel corso di molti anni. Sono impegnato in politica e nell'associazionismo ambientalista brianzolo, presidente dell'Associazione per i Parchi del Vimercatese e dell' Associazione Culturale Vorrei. Ho lavorato dal 1979 fino al 2014 alla Delchi di Villasanta, industria manifatturiera fondata nel 1908 e acquistata dalla multinazionale Carrier nel 1984 (Orwell qui non c'entra nulla). Nell'adolescenza, in gioventù e poi nell'età adulta, sono stato appassionato cultore della letteratura di Italo Calvino e di James Ballard.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.