La lotta per sopravvivere nelle squadre dei campionati minori
La crisi economica ha fatto tappa anche nel mondo del calcio. Molte società brianzole hanno dovuto ridimensionare i propri obiettivi e spesso ricorrere a soluzioni estreme come le fusioni per continuare a disputare i campionati. Una delle vittime più recenti è il Real Bulciago, squadra militante in seconda categoria che, nonostante l’ottimo piazzamento in campionato, è stato costretto alla fusione con l’Oratorio Bulciaghese.Il maggiore sponsor della società (l’azienda farmaceutica “Teva”) ha ridotto drasticamente i contributi e così il Real Bulciago, dopo essere riuscito a coprire le spese stagionali con gli utili degli anni precedenti, ha optato per la più sicura fusione.
Anche il presidente dell’Audace Osnago Vergani conferma il momento difficile per il mondo sportivo brianzolo; la sua società, vincitrice del campionato di seconda categoria, ha perso numerosi sponsor negli ultimi anni e si trova costretta a contenere i costi per riuscire a coprire il 30% in più di spese (pari a circa 6.000/7.000 euro) che derivano dal passaggio di categoria. A Brivio la situazione non è migliore: la società ha registrato negli ultimi anni una diminuzione inarrestabile del numero dei cartellonisti e l’attenzione al budget è giocoforza sempre maggiore. Per il Nibionnoxenia invece le entrate degli sponsor sono calate drasticamente con la retrocessione (avvenuta quest’anno) in promozione.
A queste piccole realtà si oppone invece la situazione del Renate (impegnato nel campionato di C2), definita sicura; gli sponsor non hanno diminuito la loro quota di investimento, i giocatori ricevono lo stipendio con regolarità e il presidente contribuisce a coprire le spese. Un’isola felice in un oceano di società sull’onda della crisi economica.