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Terzo intervento di Alfredo Viganò sugli sprechi del Comune di Monza

Riceviamo e pubblichiamo

La TPM (la storica società dei Trasporti Pubblici di Monza e contesto) è stata l’anno scorso svuotata e venduta. C’erano delle ragioni di risanamento anche se altri aspetti dovevano essere affrontati meglio. La Società è rimasta col suo Consiglio di Amministrazione (di fatto di rappresentanti politici della attuale Amministrazione comunale) e sei dipendenti (se non erro). Il tutto per gestire una ventina di parcheggi comunali, dato che è stata tolta la gestione dei trasporti.

Tra Ricorsi, Consorzi, e spartizioni varie, la situazione è ancora un poco confusa e vedremo magari con altra Nota.

Qui mi interessa che mancano ancora decisioni adeguate sul ruolo della TPM attuale e ciò comporta uno spreco consistente di indennità (Presidente e Consiglieri: 58.000 € come risulta dal Sito del Comune) oltre alle spese dei dipendenti rimasti e di gestione (sede di proprietà comunale, etc) che comporteranno probabilmente un bilancio ancora in rosso.

Lo spreco maggiore è determinato dalla mancata utilizzazione e valorizzazione della Società partecipata per nuovi compiti adeguati al ruolo di Monza nella Provincia e di politica dei Trasporti pubblici e della Mobilità volta alla qualità, modernità, compatibilità ambientale dei servizi e di strategia contro l’inquinamento, come hanno fatto altrove. C’è uno strumento, ci sono le capacità tecniche ed organizzative, ma come fa spesso questa Amministrazione, vengono sprecate, così una opportunità diventa solo uno spreco e un disagio.

Non si capisce il perché (diciamo così) del tempo che è passato senza decidere e intanto i soldi pubblici si sprecano, in Giunta non decidono e continuano ad aspettare, dicono che devono chiarirsi le idee e intanto la Città paga prebende per le cariche politiche oltre ad alti costi per personale e capacità tecniche non utilizzate in materia di trasporti e mobilità..

Vi sarà probabilmente un altro bilancio in rosso della TPM (anche se inferiore al passato non essendoci più i trasporti gestiti), un danno pubblico dovuto a ritardi politico-amministrativi.

Questa struttura ha ovviamente un costo. Lontano da me di fare polemica personali e tanto meno in riferimento al personale operativo e tecnico in essere che svolge il suo compito e che mi risulta sottoutilizzato anche per le capacità presenti, ma preme porre in evidenza che con lo “svuotamento” si è reso necessario provvedere con decisioni urgenti sul destino di questa Società.

So che l’Amministrazione o parte di essa ha preso in esame questo aspetto, ma è passato ormai molto tempo e nessuna decisione è stata presa. In particolare è necessario decidere cosa fare della Società che non si giustifica più solo in relazione al servizio svolto, oppure dare ad essa, tenuto anche conto del ruolo di Monza,  quei contenuti, volti a progetti e politiche di rilancio del trasporto pubblico, delle integrazioni e intermodalità necessarie tra gomma e ferro, del ruolo del trasporto ai fini del  miglioramento della qualità dell’aria , della riduzione del traffico privato, individuale e del relativo insopportabile congestionamento dello stesso. Il PGT approvato indica molti interventi, soprattutto per migliorare la mobilità e traffico nei quartieri e limitare il danno dell’inquinamento, avviare il trasporto su ferro e non solo gomma, ma nulla in due anni e mezzo è stato fatto di serio ( con le meline la stessa metropolitana di bettola è stata spostata di qualche anno come previsione). Si tratta anche della possibilità di utilizzare i finanziamenti nazionali, regionali ed europei per .incentivare, studiare e promuovere scelte volte a raggiungere i fini sopra descritti nelle grandi aree urbane ( si tratta di milioni di € disponibili e non utilizzati). Opportuna è stata per esempio la adesione a Civitas – Archimedes, a suo tempo da noi impostata, ma ancora insufficiente e inoperante nei risultati.

Sarebbe importante un confronto su questo problema ma invece tutto il tempo dell’Assessore è dedicato in politichese alla elezioni regionali, ai vigili Rambo, etc. etc.

Tutti parlano dei Costi della politica, ma poi vediamo che la Maggioranza che governa Monza razzola proprio male. La TPM non è certo la sola Società partecipata dal Comune dove i costi della Politica non sono sempre giustificati e gli sprechi troppi. Ci torneremo ancora su questa questione, sia della TPM che delle altre Società. Sulle politiche in corso mi viene in mente Orwell e il suo Napoleone che si abbuffa. Vi ricordate la Fattoria degli animali?

Una curiosità indicativa, nel Sito della TPM, alla voce Bilancio  si dice:

“TPM è una Società  che offre un servizio pubblico ed è chiamata a rispondere della propria attività a tutti i cittadini: d’altra parte la trasparenza è il principio che ispira ogni iniziativa e ogni progetto dell’azienda, che ha fatto della collaborazione con i propri utenti il principale strumento di sviluppo.

In questa sezione l’utente ha la possibilità di consultare il Bilancio ufficiale di TPM e di verificane tutti i dati relativi alla gestione e allo stato patrimoniale ed economico”.

Peccato che il Bilancio “ufficiale” (come se ce ne fosso uno sottobanco) nella stessa pagina non è consultabile. Introvabile ovunque. Viva la Trasparenza  (Glasnost direbbe il Napoleone di Orwell).

 

I primi due interventi:

Mercato in piazza Trento a Monza, il Tar con i commercianti

«La Politica delle cause perse»