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Festa del Partito Democratico in Brianza, si parla di Nuove Tecnologie. Al tavolo dei relatori sei under 30, su sei solo uno è donna.
L'errore più grave che possa fare la politica è considerare le N.T. un "affare per giovani". O un nuovo mezzo di propaganda per attrarre i giovani alla politica. Quindi qualcosa che conta poco, come tutto quello che nella società attuale riguarda i giovani a meno che vestano i panni di consumatori.
Se è così abbiamo già perso la sfida, come negli anni Ottanta perdemmo quella della televisione (lo ha ricordato nel corso del dibattito il vicesindaco di Vimercate, Roberto Rampi).
Le Nuove Tecnologie, nel bene e nel male, ci stanno cambiando la vita. Stanno cambiando il nostro modo di lavorare, di apprendere, il nostro modo di entrare (o non entrare) in relazione con gli altri, di essere genitori. Qualcuno sostiene che cambieranno anche il nostro modo di ricordare i fatti, la memoria.
E tutto questo sarebbe un affare solo per giovani?
Nei giorni scorsi è apparsa sulla stampa la notizia che sta per essere lanciata sul mercato una nuova Second Life per bambini e adolescenti.
Per il presidente della Walt Disney Internet Group si tratta di "un territorio pieno di opportunità perché ormai i bambini non cominciano più con la televisione ma con Internet".
Sostituire la vita reale con una virtuale, perché di questo si tratta, come inciderà sulla costruzione della loro identità? Qualcuno se ne preoccupa? Qualche mezzo di comunicazione ha voglia di fare un approfondimento su questi temi? O dobbiamo sempre e solo sentire aria fritta su Alitalia e company?

Dal blog L'ospite inquietante