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A molti di “essi” diamo pure uno stipendio, e li abbiamo fatti entrare, come ministri assessori o presidenti di regione, e li manteniamo nelle nostre istituzioni, nonostante rubino, sputino tutti i giorni nel piatto dove mangiano inneggiando alla secessione.

Lo Jus soli è la facoltà di acquisire la cittadinanza italiana per i figli di immigrati che sono nati nello Stato.
Sono contrario! Nascere nello Stato italiano non è motivo sufficiente per concedere loro la cittadinanza. Prima di tutto perché gli stessi genitori non si sentono italiani, anche se vivono qui da generazioni. Inoltra cosa hanno di italiano, genitori e figli? Niente. Spesso denigrano pubblicamente l’Italia, si rivolgono con nostalgia a paesi e regioni straniere, formano gruppi e comunità che non riescono ad integrarsi con noi, eccetera.

Ed allora come la mettiamo? Se vogliono andare via perché non se ne vanno?
Prima di concedere la cittadinanza dovremmo  sottoporli ad un lungo periodo di “rieducazione”, durante il quale insegnar loro almeno a parlare e scrivere in italiano. Vi sono città e paesi dove hanno persino storpiato il nome delle città sui cartelli stradali.  
Poi c’è l’abbigliamento: capisco che la loro origine sia lontana nel tempo e nello spazio, ma dopo anni  di civiltà occidentale non potrebbero almeno lasciare a casa lo scudo e l’elmetto quando fanno le loro riunioni tribali,  e mettersi almeno i pantaloni lunghi?
E perché dovremmo poi dare la cittadinanza italiana ai loro figli? Per avere una nuova generazione di tribali?
A molti di essi diamo pure uno stipendio, e li abbiamo fatti entrare, come ministri assessori o presidenti di regione, e li manteniamo nelle nostre istituzioni, nonostante rubino, sputino tutti i giorni nel piatto dove mangiano inneggiando alla secessione.
No, sono contrario a dar la cittadinanza ai loro figli. Anzi, io sono per toglierla anche ai loro genitori.

Insomma, fuori tutti i leghisti dall’Italia.