20101209-cura

Integrare le cure ospedaliere e migliorare lo stato di benessere psicofisico.

 

“Di fronte ad una cultura che spinge a considerare l’intero sistema sanità
come una qualsiasi azienda e la salute come un prodotto e il malato
come un cliente, è urgente e necessario riaffermare la centralità della persona”

Card. Montini 1959

 

« Venne a fare un concerto da noi. Era il 1999. Aveva un’idea precisa: la cura per lui era anche quella. Fu tale il successo che con il dottor Pietro Brie, docente alla Cattolica di igiene mentale, pensammo che avesse ragione» racconta così Andrea Cambieri, il direttore sanitario del Policlinico Gemelli di Roma, ricordando Giuseppe Sinopoli, medico e direttore d’orchestra. « Oggi, oltre ai concerti, abbiamo una biblioteca, la “libreria dell’anima”, per le donne ospitate in ginecologia ed ha appena preso il via un percorso di ippoterapia per curare la depressione negli anziani» (Repubblica, martedì 7 dicembre 2010)

Da allora in Italia si è allargato il fronte delle cure oltre la cura. Musica, shiatsu, libri, film, il paziente si cura anche così.

Al Policlinico Gemelli giovani musicisti del conservatorio di musica A.Casella di L’Aquila e del conservatorio Licino Recife di Frosinone, realizzano concerti nella hall del nosocomio ogni settimana. Dal prossimo anno all’ospedale San Luigi di Orbassano di Torino, lezioni di rilassamento; all’Istituto dei tumori Pascale di Napoli si praticano già i massaggi shiatsu per i pazienti oncologici. Al Niguarda di Milano è stata appena inaugurata la prima shopping gallery di lusso con oltre 1000mq con 13 negozi a pochi metri di distanza dagli sportelli delle prenotazioni.

A Firenze, presso l’ospedale pediatrico Meyer, un orto terapeutico per curare le malattie mentali e diverse iniziative teatrali con il progetto “Su il sipario-un teatro da favola”.

Appuntamento al cinema, ogni martedì, all’Istituto dei tumori di Milano con le ultime uscite cinematografiche proiettate per malati e familiari.

E ancora la Pet Terapy al Policlinico Umberto I di Roma per i pazienti affetti da depressione: una terapia basata sull’interazione uomo-animale; la medicina estetica al Fatebenefratelli di Roma per l’oncologia: prendersi cura di sé per sentirsi ancora belle dopo il ciclo di chemioterapia. E, se un tempo ad essere coinvolte erano solo le donne operate al seno, oggi le sedute di trucco per malate oncologiche, sono aperte a tutte le pazienti.

Lezioni di Make Up presso l’ospedale Regina Elena e San Gallicano di Roma con corsi di trucco e yoga e presso l’ospedale Don Luigi di Orbassano di Torino lezioni di trucco, ogni 15 giorni, per donne operate di tumore al polmone o al seno.

Concerti, spettacoli, ludoteche, shopping centre, parrucchieri e lezioni di trucco, ma anche ippo e ortoterapia per rendere meno dolorosa l’esperienza della degenza.

E all’ospedale San Gerardo Monza?

Anche a Monza crescono offerte di servizi per i ricoverati, ma anche per i familiari: si promuove l’assistenza medica e psico-sociale più qualificata. In Ematologia Pediatrica gli interventi di stimolo sono molteplici:

-La scuola in ospedale presente dall’anno scolastico 1990/91 con una sezione di scuola secondaria di primo grado che garantisce il diritto allo studio ai bambini e ai ragazzi in cura.

-l’Abio con i suoi 210 volontari che offre il proprio sostegno ai bambini e alla famiglia.

-La Clown Therapy con i clown che portano il buon umore e l’allegria ai pazienti grandi e piccoli.

-Il laboratorio poetico con il progetto La musica delle parole: la poesia diventa una nuova componente che arricchisce la strategia terapeutica nella oncologia pediatrica.

Ritornano, con il progetto Il giardino fiorito, una varietà di appuntamenti mensili di intrattenimento, in reparto, per i pazienti e i familiari. L’iniziativa ha già visto l’alternarsi, in soli due anni, di oltre 300 artisti con eventi di musica, cabaret, danza, canto, spettacolo. Il prossimo appuntamento è con L’operetta, mercoledì 22 dicembre alle ore 19,00- 6° piano settore B.

La voce di Elena D’Angelo sarà accompagnata al piano da Stefano Nozzoli.

Iniziative che si realizzano, in diversi ospedali italiani, nel rispetto della centralità della persona, della sofferenza e a difesa della vita in ogni sua fase. Tutte con un unico obiettivo: rendere meno dolorosa l’esperienza della degenza.

 

 

 

 

 

Gli autori di Vorrei
Antonetta Carrabs