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Renato Ornaghi e "Wild horses" dei Rolling Stones

 

 

Una delle canzoni più amate da Renato Ornaghi, scrittore e blogger brianzolo, è "Wild Horses" dei Rolling Stones, dall'album Sticky Fingers del 1971: «Vedendo la spilla che porti (sul bavero della giacca, ndr) - inizia a spiegare - non può che venirmi in mente quel bellissimo pezzo di Jagger e Richards, per quanto è bella. Parla di una persona apparentemente libera, lo stesso Mick Jagger, ma che invece è legata dai vincoli tipici della rockstar, quindi in realtà non lo è davvero. "Sono libero, ma non ho tempo di fare ciò che vorrei fare da libero"», è il concetto di tutto il pezzo che di più ha colpito lo scrittore. «E lui si immagina di essere come i cavalli selvaggi "che forse un giorno cavalcheremo". Mi piace - continua Ornaghi - perché mi ricorda i miei primi anni all'università, quando non vedevo ancora la fine del tunnel e volevo essere assolutamente altrove, come questi wild horses. Facevo ingegneria - precisa - e i primi due anni erano abbastanza grevi. Poi però qualche cavallino non wild l'ho visto - aggiunge, criptico - quindi devo dire che è stata benaugurante

Che dire, quando una canzone ti riporta a ciò che credevi e vivevi tanto tempo prima significa che la musica fa davvero parte della tua vita. E che siano i Rolling Stones, che siano i Beatles, che siano i Ramones, quel che conta è lo spirito, l'emozione pura che un pezzo può trasmettere anche a distanza di anni. E se si tratta di emozioni forti, state pur certi che il rock non vi deluderà.

Childhood living is easy to do
The things you wanted I bought them for you
Graceless lady you know who I am
You know I cant let you slide through my hands

Wild horses couldnt drag me away
Wild, wild horses, couldnt drag me away

I watched you suffer a dull aching pain
Now you decided to show me the same
No sweeping exits or offstage lines
Could make me feel bitter or treat you unkind

Wild horses couldnt drag me away
Wild, wild horses, couldnt drag me away

I know I dreamed you a sin and a lie
I have my freedom but I dont have much time
Faith has been broken, tears must be cried
Lets do some living after we die

Wild horses couldnt drag me away
Wild, wild horses, well ride them some day

Wild horses couldnt drag me away
Wild, wild horses, well ride them some day

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.