20090609-soldi

Ormai, anche nell'amore, e nel sesso, contano solo il potere e i soldi.

Le vicende di Berlusconi e del suo curioso profilo sentimentale (chiamiamolo così) fanno riflettere. Di lui si sapeva tutto e si sospettava anche questo. Sai che novità! Quello che si sapeva e che si sospettava, anche, è che gli italiani fossero abituati all'idea che l'uomo fosse così da parecchio tempo e che, soprattutto agli uomini, la cosa non desse alcun fastidio. Meglio, alcun pensiero. Perché è così maledettamente di moda pensare alla gnocca anche a settant'anni e non sapersi trattenere. La novità, anche quella però solo fino ad un certo punto, è il modo con cui sono trattate le donne in questo Paese, in cui il maschilismo è - da sempre, ma mai come oggi - un elemento culturale decisivo. E il clamoroso insuccesso della pur infelice battuta di Franceschini, a proposito dell'educazione dei figli, non fa che confermarlo, perché anche il familismo vien dopo il maschilismo, chiaro? Il punto fondamentale, però, va cercato ancora più in profondità: ormai, anche nell'amore, e nel sesso, contano solo il potere e i soldi. E la convenienza. E un bel po' di cinismo. Anche ciò che vi è di più qualitativo sulla faccia della terra (l'amore, appunto) è quantificabile e inserito nel pacchetto visibilità-potere-carriera. Che cosa facessero tante ragazzine a una festa di capodanno in Sardegna, a me non interessa saperlo. Che cosa ci facessero lì, mandate dalle famiglie, invece, mi pare del tutto ovvio. Perché certe relazioni, altrove considerate immorali o, almeno, malsane, nel nostro immaginario si collocano al posto d'onore, sono comprensibili, ragionevoli, giustificabilissime. Il fine giustifica i mezzi, direte voi. No, non avete capito: ci sono solo i mezzi, il senso non c'è più. E l'amore se n'è andato. Chissà se tornerà.