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Come cambia il rapporto dei giovani con la scrittura
in una serie di convegni voluti dal Comune di Monza

Gli anni ’90 sono stati quelli dell’introduzione delle nuove tecnologie. Adesso è il momento di fare due conti. E verificare se i giovani ne traggono vantaggio o meno. Questo il tema del convegno organizzato il 12 marzo all’Urban Center dall’associazione culturale “Il dono di Teuth”, primo di una serie di eventi nell’ambito di un progetto più vasto di studio e monitoraggio della scrittura come espressione non solo grafica ma anche come strumento fondamentale della comunicazione culturale. La scrittura come segno, o grafia del pensiero: l’associazione ha scelto il capoluogo brianzolo per la serie di conferenze che prenderanno in esame le problematiche connesse alle nuove tecnologie. Davanti alla diffusione crescente di mezzi di scrittura “iconici” (tv, internet, web tv etc.) e dei mezzi veloci di scrittura elettronica, quali sono le conseguenze sociali? Analfabetismo di ritorno, e la NMI (New Media Illitteracy), l’analfabetismo dei nuovi media tecnologici, recentemente evidenziato anche dall’Unesco. Durante il pomeriggio si alterneranno sul tema docenti, grafologi, rieducatori della scrittura, coordinati da Daniele Bo, giornalista, esperto di comunicazione e presidente dell’associazione organizzatrice. Sarà inoltre presentato il neonato osservatorio italiano della scrittura (www.osservatoriosullascrittura.org il portale che sarà presto online). L’ente avrà l’obiettivo di diventare riferimento per le discussioni sulla scrittura, coinvolgendo istituzioni e professionisti coinvolti nel mondo della scrittura o delle scritture. Appuntamento alle 14.30. E’ gradita la prenotazione, data l’esiguità dei posti disponibili.

Per info 348 4186070.

Gli autori di Vorrei
Antonio Piemontese
Antonio Piemontese