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Gli alunni delle scuole di Bellusco, Vimercate, Concorezzo, Oreno, Usmate e Ronco Briantino presentano la XXVI Rassegna Teatrale dei ragazzi.

 

Oggigiorno ci troviamo difronte alla crisi di due istituzioni culturali molto importanti, la scuola ed il teatro. Il sistema scolastico nazionale rischia di perdere la qualità del servizio offerto a causa dei continui tagli economici ed il teatro vive una crisi di identità culturale dovuta alla concorrenza di altri mezzi di comunicazione come il cinema e la televisione. Nonostante questa duplice crisi, due maestre della scuola primaria di Concorezzo hanno deciso di investire le proprie energie a favore dell’incontro tra educazione e teatro a scuola. Quello che accomuna Anna Maria Valera e Carla Penati è una grande passione per il proprio lavoro educativo e per il teatro che ha portato, anche quest’anno, alla realizzazione della Rassegna Teatrale “Un palcoscenico per i ragazzi” tra le scuole del territorio della Brianza nella sua XXVI edizione. I sipari dei teatri di Vimercate, Concorezzo, Usmate e Bellusco si apriranno alle esperienze teatrali degli studenti dalle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie, creando grandi momenti di festa dove gli alunni delle scuole del territorio sono convolti come attori. Questo protagonismo dei ragazzi ha lo scopo di stimolare il senso di appartenenza e alla partecipazione attiva alla vita pubblica del proprio paese e della propria scuola, e tramite il teatro, i ragazzi acquisiscono fiducia in se stessi e più che altrove, vengono ascoltati e imparano ad ascoltare come spettatori insieme agli insegnanti e alle famiglie coinvolte.

La Rassegna Teatrale organizzata dal l’Associazione Culturale “Un palcoscenico per i ragazzi” con sede a Bellusco, è solo il traguardo di un lungo lavoro svolto sul territorio che ha avuto origine ancor prima che si incominciasse a parlare di rete tra le scuole nei vari consigli comunali. Si è partiti dal coinvolgimento del Distretto scolastico 60 di Vimercate nel 1985 fino al 2006 in cui si ha avuto il coinvolgimento e il contributo di Offerta Sociale, azienda consortile dei Comuni a Nord Est di Milano.

Tutto è nato dalla olistica visione di alcuni insegnanti di cosa voglia dire fare scuola. Anna Valera ci spiega che l’origine è da ricercarsi nella semantica delle parole: “La parola insegnare deriva dal verbo latino insignare e vuol dire segnare, mettere un segno; invece, educare, ha il profondo significato di tirare fuori”, continua Carla Penati: ”Il nostro lavoro è quello di proporre agli alunni esperienze di senso, esperienze che possano lasciare un segno in chi le compie e rendere i partecipanti protagonisti dei loro gesti.” Proprio dal gesto e dalla scoperta del corpo, hanno preso vita i primi laboratori teatrali nelle scuola Don Gnocchi di Concorezzo, ben descritti nel libro “Il teatro bambino. Itinerari formativi per l’infanzia” di Anna Valera e Carla Penati (qui la nostra recensione). Seguendo le orme di Mario Lodi il teatro è stato inteso, dagli insegnanti coinvolti, come un laboratorio e un’esperienza che consente di imparare facendo attraverso i suoi elementi primari: gesto, parola e gioco. Le pratiche teatrali sono portatrici della oralità primaria in cui ai ragazzi coinvolti viene chiesto di legare la voce alla presenza corporea e di introdurre il gesto per valorizzare il linguaggio, creando un intenso rapporto tra chi parla e chi ascolta. L’oralità primaria del teatro si distingue dall’oralità secondaria dei mass-media in cui i ragazzi sono immersi oggigiorno facendo esperienza dell’invadenza dei messaggi e della separazione tra l’ascoltatore e l’esecutore. La scuola in Italia è ancora fortemente caratterizzata dalla pratica del leggere, dello scrivere e del far di conto e le pratiche del linguaggio orale e corporeo stentano ad inserirsi; in questo senso l’animazione teatrale può essere vista come una possibilità per un rinnovamento della scuola. Nel teatro dei ragazzi si parte dalle esperienze reali degli alunni e le si sviluppa in modo ludico vivendo insieme un gioco capace di rappresentare con creatività la realtà oggettiva e soggettiva dei protagonisti. I laboratori di classe così come la Rassegna Teatrale creano momenti d’incontro collettivo e di socialità dove ogni bambino viene stimolato a formare la propria identità individuale e di gruppo.

Il teatro a scuola è dunque un gioco che aiuta a crescere e che Anna Valera e Carla Penati continuano a sostenere con tutte le loro energie. Insieme a loro si può contribuire alla XXVI Rassegna Teatrale di “Un palcoscenico con i ragazzi” partecipando allo spettacolo di apertura “CLARA VA AL MARE, una giornata speciale di un’infanzia speciale”, con l’attrice Lilia Marcucci e con la regia di Giorgio Scaramuzzino venerdì 10 maggio 2013 alle ore 21.00 presso il cine Teatro San Luigi di Bellusco.

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