L’Amministrazione Comunale e le Organizzazioni Sindacali si stanno confrontando da alcuni mesi per giungere alla sottoscrizione del Fondo per le politiche di sviluppo del personale dell’anno 2010, attraverso il quale viene retribuito il salario accessorio dei dipendenti.

Le delegazioni trattanti di parte pubblica e sindacale divergono, in particolare, sui due seguenti punti:

  1. Ammontare delle risorse da destinare alle progressioni orizzontali.

Le progressioni orizzontali sono un istituto previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro che consente di riconoscere selettivamente uno scatto economico “stabile” (una volta assegnato entra permanentemente nel salario del dipendente) ai lavoratori che hanno raggiunto un più elevato livello di professionalità a parità di categoria di inquadramento.

La richiesta delle R.S.U. è quella di destinare €605.000 circa per l’effettuazione di progressioni orizzontali per tutto il personale che ha i requisiti per concorrere alla concessione del beneficio (762 dipendenti su 989).

La posizione dell’Amministrazione è di parziale accoglimento della richiesta dei lavoratori: si prevede, infatti, di destinare a tali progressioni €100.000 in luogo di €605.000 richiesti dai sindacati. Tale posizione è motivata sia dalla necessità di garantire la selettività effettiva nell’erogazione del beneficio economico, imposta dalle norme contrattuali, sia dalla necessità di ottemperare all’art.40 del D.lgs 165/2001, recentemente modificato nell’ambito del processo di riforma della Pubblica Amministrazione (c.d. Riforma Brunetta), il quale prevede l’obbligo per gli Enti di destinare alla produttività individuale dei dipendenti un importo prevalente rispetto a qualsiasi altra voce accessoria (quindi anche alle progressioni orizzontali).

L’accoglimento della richiesta delle R.S.U. porterebbe, a decorrere dall’anno 2011, gli stanziamenti per progressioni orizzontali a quota €1.382.000 (i €605.000 euro si andrebbero infatti a sommare ai €777.000 già stanziati negli anni precedenti per tale istituto) a fronte di uno stanziamento variabile per la produttività di €384.000. Tale ipotesi disattenderebbe chiaramente la disposizione normativa citata, oltre ad essere inaccettabile per l’Amministrazione che, sin dal suo insediamento, ha improntato le proprie politiche del personale alla valorizzazione del merito nel raggiungimento degli obiettivi.

La posizione dell’Amministrazione porterebbe invece ad un equilibrio compatibile con il disposto normativo, assestando le risorse per progressioni orizzontali a quota € 877.000 a fronte di € 889.000 per la produttività dei dipendenti.

  1. Recupero, a seguito di intervenuta disposizione normativa, di una quota di salario accessorio erogato ai lavoratori nell’anno 2010.

L’Amministrazione Comunale, a seguito delle disposizioni introdotte dall’art. 9, comma 4, del Decreto Legge n. 78/2010, è obbligata al recupero di € 349.610,52, erogati ai dipendenti ai sensi dell’art.4, comma 2, lett b) del CCNL 31 luglio 2009, nell’ambito dei compensi per produttività dell’anno 2009, liquidati nel mese di giugno 2010.

L’Amministrazione Comunale, pur ribadendo l’obbligatorietà del recupero, confermata sia da fonti ministeriali che della magistratura contabile, ha manifestato la propria disponibilità a concordare con le Organizzazioni Sindacali le modalità con cui operare il suddetto recupero, privilegiando l’opzione di decurtazione delle somme dovute, con modalità eventualmente rateale, direttamente nella fase di destinazione dei Fondi 2010 e del biennio successivo.

Le R.S.U., con nota del 31 marzo u.s., hanno invece escluso ogni forma di recupero dai Fondi, scelta che potrebbe obbligare, pertanto, l’Amministrazione ad optare per il recupero individuale delle somme percepite dai singoli dipendenti con la produttività 2009, sino all’occorrenza della somma complessiva da recuperare.