Osservatorio Ptcp Monza e Brianza

  • Un Parco per Villasanta, nell'ex raffineria Lombarda Petroli

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    Proposta di Legambiente Monza e del Coordinamento Osservatorio Ptcp di Monza e Brianza

  • Un Parco per Villasanta, nell'ex raffineria Lombarda Petroli

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    Proposta di Legambiente Monza e del Coordinamento Osservatorio Ptcp di Monza e Brianza


     

    Pubblichiamo integralmente il comunicato e le osservazioni al Pgt di Villasanta, presentate congiuntamente da Legambiente e dalle associazioni del Coordinamento Osservatorio Ptcp 

     

    Da tempo Il Coordinamento Ambientalista "Osservatorio PTCP" di MB si occupa del Consumo di Suolo nella Provincia di Monza e Brianza e laddove ne ha la possibilità segue la pianificazione comunale intervenendo con suggerimenti, proposte o osservazioni durante le fasi che caratterizzano le varianti o l'elaborazione di nuovi Piani di Governo del territorio (PGT).

    A Villasanta il coordinamento  e Legambiente Monza, hanno protocollato unitariamente delle osservazioni alla variante al PGT d'adeguamento alla LR 31/2024, adottata dal Consiglio comunale il 29/01/2024. 

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    FABBISOGNO ABITATIVO REALE

    Per evitare un sovradimensionamento del fabbisogno abitativo sia per il residenziale sia per le altre funzioni s'è osservato chiedendone una stima puntuale che tenga in considerazione anche il patrimonio edilizio sfitto e non occupato. Qualora ne risulti una dato sovrastimato si auspica una riduzione drastica degli indici edificatori e della quantità di superfici lorde realizzabili nonché il recupero di tutte le aree libere da edificazioni destinandole a verde pubblico.

    EX LOMBARDA PETROLI

    A Villasanta è aperta da tempo una complicata e annosa diatriba riguardante l'area dismessa ex raffineria Lombarda Petroli ora gestita da una curatela fallimentare che chiede ostinatamente un aumento delle volumetrie al fine di poter attirare qualche compratore privato. Sul comparto, che si è in parte autonomamente rinaturalizzato e dove è prevista dal PGT vigente un'area a verde inedificabile v'è anche la necessità di una bonifica.

    Una delle nostre osservazioni chiede di non cedere alle pretese volumetriche della Curatela e di designare più superficie a "bosco urbano", consentendo esclusivamente attività compatibili con tale destinazione, evitando una pianificazione centrata su produttivo,commercio, terziario e residenziale.

    Dare priorità al Verde sovracomunale tutelato costituirebbe un risarcimento alla cittadinanza che per anni ha subito l'insediamento di una unità produttiva inquinante origine del disastroso e doloso sversamento nel fiume Lambro di prodotti petroliferi.

    Sull'area sarebbe interessante sperimentare attività di bonifica a mezzo di fitodepurazione e fitorimedio dei suoli, appoggiandosi a centri studi universitari e ad enti che hanno già operato in situazioni simili con positivi risultati.

    Un Accordo di programma tra Regione, Comune e altri Enti pubblici, potrebbe essere lo strumento operativo per far tornare ad un uso pubblico e collettivo questa porzione di Villasanta. Sarebbe una restituzione di un Bene Comune alla collettività.

    Per raggiungere l'obiettivo dell'acquisizione al Pubblico dell'area, servirebbe una rivalsa degli Enti pubblici sui notevoli crediti accumulati nel tempo anche a mezzo di equo indennizzo con una trattiva bonaria in pareggio debiti / crediti.

    Le aree limitrofe a est dell'ex Raffineria, secondo il PGT "non soggette a trasformazione urbanistica" dovrebbero essere ricomprese nel Parco Regionale della Valle del Lambro e destinate a Verde sovracomunale. Sarebbero così tutelata la naturalità di quelle superfici e la Cascina del Sole che presidia quel sito.

    Questa coraggiosa scelta pianificatoria avrebbe rilevanza anche per il PTCP provinciale poiché andrebbe a costituire un corridoio ecologico che, partendo dalle aree verdi del Monzello di Monza (a sud), proseguirebbero verso nord dove il Piano provinciale già prevede un corridoio secondario e la Rete verde di ricomposizione paesaggistica in senso est- ovest.

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    INCLUSIONE AREE NEL PARCO REGIONALE VALLE LAMBRO

    Una serie di spazi liberi meritano a nostro avviso l'inserimento nel Parco Regionale Valle Lambro al fine di conservarli. Lo proponiamo per le aree limitrofe al centro commerciale "Il Gigante" peraltro già previste a verde dal PGT, per le aree agricole al confine con il Comune di Arcore, per le aree nelle adiacenze della Rovagnati Questi spazi andrebbero ad aggiungersi a quelli che a est, il Comune di Concorezzo prevede nel proprio PGT proprio come aree d'inclusione nel PRVL.

    Altre osservazioni riguardano l'inserimento in una tavola cartografica di due piste ciclopedonali esistenti, l'inserimento del vincolo della fascia di rispetto del Parco di Monza, l'adeguamento del Quadro Conoscitivo e Ricognitivo con i dati del Censimento Istat 2021, lo stralcio di una norma di attuazione.

    Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB

    Circolo “A Langer” Legambiente Monza

    Le Osservazioni al Pgt di Villasanta:  Osservazioni al PGT di Villasanta 

  • Villasanta: un'area Verde da salvare e tutelare

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    Pubblichiamo Integralmente il comunicato del Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB e del Comitato Oasi del Sole Villasanta

     

    Si tratta di un'area compresa in un comparto industriale dismesso e che, con il passare degli anni, in abbandono, ha avviato un processo spontaneo di ri-naturalizzazione.

    Questa area può essere concepita come estensione del Parco di Monza che travalica le sue mura, in una propaggine verso il Vimercatese. Nella parte Sud, al confine tra Monza è Villasanta, esiste un corridoio ecologico, mappato nelle carte della rete ecologica provinciale e regionale. Questo, purtroppo, sta per essere ulteriormente assottigliato dall'espansione residenziale urbana.

    Tuttavia è l'ultimo spazio di connessione ecologica che permette, per quanto modestamente, l'evitare che il Parco di Monza diventi un enclave del macrosistema ecologico territoriale.

    In mezzo al comparto industriale, esiste un contesto abitato, la Cascina del Sole, già mappata nel Catasto Teresiano del 1721 e adiacente all'aerea verde, in cui ci sono numerose traccie di naturalizzazione della stessa fauna che sopravvive nel Parco di Monza e che probabilmente si sposta nei due ambiti, anche grazie a un tunnel di connessione che passa sotto la via Lecco e la ferrovia.

     

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     Sit-In di protesta-denuncia per lo sversamento di idrocarburi nel Lambro, 27 febbraio 2010 - Foto di Pino Timpani

     

    Difendiamo l'area verde di rigenerazione naturale nell'ex Lombarda Petroli di Villasanta

    Sull’area ex Lombarda Petroli di Villasanta, pari a 150mila metri quadri, da cui si originò nel 2010 uno dei più gravi disastri ambientali in Italia, poi accertato dalla Magistratura essere di natura dolosa, è nata e perdura una complicata vicenda che val la pena illustrare.

    Siamo in presenza di un fallimento con un curatore cui è stato demandato il compito di gestire la procedura e amministrare il patrimonio dell’imprenditore fallito, i cui creditori sono in gran parte enti pubblici.

    Sinora la curatela del fallimento non è riuscita o non ha voluto procedere nel mettere all'asta il patrimonio, come si fa normalmente in queste situazioni, per poi ricompensare con il ricavato i creditori.

    É presumibile supporre che non lo abbia fatto perché il valore attuale dell'area è inferiore alle somme da risarcire ai creditori e abbia perciò preferito tentare di valorizzare l'area per farle acquisire un valore nominale superiore.

    Per ottenere questo risultato, ha sollecitato a più riprese una diminuzione di 28 mila mq della superficie libera, chiedendo che tale superficie vada ad ampliare il comparto edificabile con 20 mila mq.

     

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     Mappa dell'area Ex Lombarda Petroli di Villasanta, sul confine con Monza

     

    In questa intricata situazione sono stati poi avviati una serie di ricorsi legali, uno vertente proprio sull'area non trasformabile.

    Nel complesso si tratta di circa a una ventina di contenziosi giudiziari in corso, alcuni dei quali creati al solo scopo di rallentare l’iter di bonifica che il Comune è riuscito ad avviare, tramite complesse relazioni con Regione Lombardia.

    Per la bonifica vi sono risorse economiche complessive che possono arrivare fino a 7 milioni di euro, comprensive di fondi del PNRR.

    C’è però opposizione da parte della curatela fallimentare poiché con la bonifica fatta dalla Regione, quest’ultima ha la facoltà di addebitare i costi alla proprietà. Proprietà che però non può far fronte al pagamento e che conseguentemente potrebbe incorrere in una procedura di esproprio per il valore corrispondente.

    La strategia della curatela è dunque quella di ricercare l’aumento del valore immobiliare del comparto ex Lombarda Petroli, da ottenere con la riduzione degli oltre 60000 mq di terreno non trasformabile previsti dal PGT di Villasanta e con il contemporaneo aumento della superficie e delle volumetrie dell’edificabile.

    Questa operazione, per noi incondivisibile, è ritenuta necessaria per trovare un operatore che acquisterebbe l'area, accollandosene anche gli oneri di bonifica.

    A dicembre 2023, è poi arrivata la sentenza del Consiglio di Stato in merito alla causa intentata dalla curatela fallimentare contro l’amministrazione di Villasanta proprio sulla quantificazione di 90mila metri quadrati a standard, ossia a usi collettivi, tra i quali figurano i noti 60 mila mq non trasformabili.

    Anche se non viene adeguatamente chiarito ed è invece opportuno qui rimarcarlo, la sentenza lascia comunque intatta la facoltà dell’amministrazione di determinare questa destinazione chiedendone una “adeguata motivazione”, cosa che il Comune sta provvedendo a fare, essendo in corso la variante al Pgt.

    Dopo quest’ultimo accadimento, la curatela, in assonanza con altri incauti soggetti, ha pensato bene di sostenere la realizzazione di un fantomatico hub ferroviario, con un contorno di altre mirabolanti ipotesi.

     

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     Via Lecco: lo spazio residuale del corridoio ecologico, sul confine tra Villasanta e Monza - Foto di Pino Timpani 

     

    Nell’arena si gettano suggerimenti senza valutarli seriamente, senza stimarne l’utilità e la redditività, senza considerare il complesso iter e la necessità di una verifica di fattibilità e senza un approfondito e mirato studio di viabilità e traffico merci che un simile progetto richiederebbe, dovendo essere contemplato in un piano d'area con il coinvolgimento di enti, azienda ferroviaria, istituzioni e investitori, tenendo nel dovuto peso anche l’opinione della cittadinanza.

    Una proposta del resto non nuova e del tutto simile a quella fatta nel 2004 dalla Ex Dogana di Concorezzo e ora come allora priva di fondamento operativo.

    I gruppi firmatari del presente comunicato, ritengono che sia prioritario e indispensabile procedere da subito alla bonifica del comparto e che sia necessario tutelare il verde della rinaturalizzazione attualmente già spontaneamente in atto come risarcimento ambientale per il disastro subito dalla comunità nel 2010.

    Sottolineano inoltre che le soluzioni proposte per le altre porzioni del comparto vadano perseguite con necessari, inevitabili e seri approfondimenti per poterne valutare la reale fattibilità.

     

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     Via Lecco, il restante spazio, oggetto di edificazione - Foto di Pino Timpani  

     

    Nell’area ex Lombarda Petroli va confermata una robusta aliquota di recupero a verde, evitando una cementificazione sconsiderata.

    La trasformazione in un parco di cintura urbana, proprio a partire dalla porzione a verde attualmente lì prevista dal PGT comunale, consentirebbe altresì di ampliare il corridoio ecologico in essere.

    Monza e Brianza 30-01-024

    Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB

    Comitato Oasi del Sole Villasanta

  • Consumo di suolo in Lombardia: Comunicato degli ambientalisti dell'Osservatorio Ptcp Monza e Brianza

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  • Comunicato dell'Osservatorio Ptcp di Monza e Brianza

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  • Più verde e più parchi in Brianza!

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    Il coordinamento ambientalista Osservatorio Ptcp di MB chiede ampliamenti dei Plis e riduzione del consumo di suolo