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 Il nuovo circolo, il primo nel capoluogo, ha avviato una raccolta fondi online per finanziare parte delle attività che nei prossimi mesi partiranno nella sede di via Monte Grappa. Ecco perché, come e quando partecipare.

Si scrive crowdfunding, si legge colletta. Una campagna di raccolta fondi (la trovate qui) per coprire parte delle spese che il nuovo circolo Scuotivento sta sostenendo per mettere in sesto la sede di via Monte Grappa e avviare finalmente le attività del primo circolo Arci del capoluogo brianteo. Tanti i progetti, poche le risorse e allora via con l'appello a giovani e non per l'iscrizione e per la partecipazione. Si può contribuire con qualsiasi cifra e per quote a partire da 10 € si ricevono in cambio anche ricompense adeguate.

10€
Ringraziamento su sito/FB, adesivo e pin Scuotivento

30€
Ringraziamento su sito/FB, adesivo e t-shirt Scuotivento

35€
Ringraziamento su sito/FB, aperitivo di ringraziamento

50€
Ringraziamento su sito/FB, e il tuo nome scritto su una delle pareti del circolo

Ma la ricompensa più importante è - ovviamente - vedere finalmente un luogo di ritrovo sociale vivo e accessibile a Monza. Qui di seguito il video che annuncia la campagna e più in basso tutti i dettagli. Vorrei collaborerà con Scuotivento in uno dei progetti in partenza, un laboratorio di giornalismo con i ragazzi delle scuole (ma la partecipazione è aperta) al cui centro c'è l'inclusione, l'immigrazione e il coinvolgimento delle seconde generazioni.

 

 

Premessa

L’associazione Arci Scuotivento è un’associazione di promozione sociale nata con l’idea di creare uno spazio di incontro intergenerazionale e interculturale, aperto al quartiere e alla città, per favorire il rinsaldarsi dei legami sociali.
Al momento di stesura del progetto Scuotivento conta 160 soci.

Nonostante Monza sia la terza città della Lombardia per numero di abitanti non ha da molti anni un circolo arci, e i circoli cooperativi che fino a qualche tempo fa fungevano da centri di aggregazione e ospitavano le iniziative delle associazioni cittadine stanno diventando sempre di meno.

I monzesi di tutte le età lamentano la mancanza di spazi aggregativi e considerano insufficienti le proposte sia del privato che del pubblico.
Il Comune non ha risorse per rendere utilizzabili le aree e gli stabili dismessi che, seppur disponibili, hanno enormi costi di ristrutturazione e gestione o sono stati messi in vendita.

Crediamo che poter offrire alla città uno spazio accogliente ed aperto a tutti, ricco di proposte e occasioni di incontro, condivisione e scambio, sia fondamentale per creare una rete di relazioni sociali attive che stanno alla base della coesione sociale.

La nostra storia

Fra il 2006 e il 2011 un gruppetto di donne del Gruppo di Acquisto Popolare "Le perle ai porci" auto-organizza un laboratorio di taglio/cucito/maglia e ben presto si rende conto che l'intreccio di relazioni e il mutuo supporto che ne consegue sono ben più rilevanti della produzione effettiva di oggetti.
Dal desiderio di allargare e di arricchire questa rete, al riconoscere l’Arci (Associazione Ricreativa Culturale Italiana) come riferimento naturale il passo è breve: dopo anni di “come sarebbe bello se…”  detto da tanti in tante occasioni, finalmente nell’estate del 2012 si prova a ragionare seriamente sulla possibilità di far nascere un circolo Arci a Monza.

All’inizio del 2013 vengono organizzati alcuni incontri e iniziative “verso un arci a Monza” in seguito alle quali si forma il gruppo dei soci fondatori che, il 15 marzo 2013, firmerà l’atto costitutivo dell’associazione Arci Scuotivento.

Da subito, ancora senza una propria sede, Arci Scuotivento inizia a lavorare nella città proponendo iniziative e creando collaborazioni e sinergie con le altre associazioni attive sul territorio, con gli altri circoli Arci della zona e con le istituzioni locali.

La ricerca della sede ha finalmente esito positivo e il 15 maggio 2014 l’associazione prende in affitto un laboratorio di 172 mq in via Monte Grappa, nel quartiere San Rocco, per poi aggiungere, il 30 ottobre dello stesso anno, un altro spazio un po' più piccolo, sempre nello stesso complesso, di circa 100 mq.

 

Due parole sul quartiere

Descritto come quartiere “difficile” dalle persone che vi abitano, San Rocco è da sempre quartiere d’immigrazione, prima dal Sud dell’Italia, ora dal Sud del mondo. 

Sebbene nel corso degli anni le istituzioni, in particolar modo la scuola, abbiano lavorato per migliorare la qualità della vita dei residenti e facilitarne l’integrazione, l’attuale taglio delle risorse – soprattutto in termini di mediazione linguistica per i bambini stranieri e occasioni di incontro fra genitori – fanno temere la ricomparsa delle situazioni di disagio e l’aumento della microcriminalità.

Le priorità evidenziate da cittadini e associazioni della consulta di quartiere vertono su tre temi: carenza di spazi per la socialità e lo sport, necessità di interventi per favorire il dialogo interculturale, potenziamento della vigilanza attraverso l’illuminazione e  la riapertura degli esercizi commerciali, con una conseguente maggiore frequentazione in alcune vie del quartiere, fra cui via Monte Grappa. 

 

La sede di ARCI Scuotivento

Gli spazi che ospiteranno la sede di Arci Scuotivento si trovano all’interno di una piccola area ex industriale di inizio ‘900 che, per scelta del proprietario, ospita alcune attività creative ed artigianali – un falegname, un fabbro, una sala prove e sala di registrazione, due atelier artistici, una palestra – con cui si potranno creare fruttifere sinergie.

Dista meno di 1 Km dal centro della città e dalla stazione ferroviaria ed è facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici che in bicicletta.

Nelle immediate vicinanze della sede si trovano la biblioteca di quartiere e un Istituto Superiore Professionale (IPSIA), con cui si sta già lavorando a un progetto comune. L’IPSIA è una realtà molto interessante, che annovera fra gli indirizzi di diploma quello di Produzioni Cinematografiche e Audiovisive e ospita al suo interno TeleIpsia, una televisione di quartiere.

 

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I percorsi su cui lavoreremo 

La vocazione inclusiva dell’associazione, così come l’eterogeneità nella composizione del direttivo e della base associativa, sia in termini di età che di interessi, background, reti, consente una notevole ampiezza di interessi, proposte e ambiti di intervento, che nel tempo pensiamo si arricchiranno ulteriormente.

Attualmente l’associazione si occupa o sta progettando in materia di:

x Formazione x

    Corsi professionalizzanti in ambito artistico-musicale, lighting designer, flyergrafica, videomaking in ambito teatrale in collaborazione con il Centro Sulé di Agrate Brianza (www.centrosule.org) e l’associazione Fandema di Milano (Bando Giovani del Comune di Monza)

    Corsi per il tempo libero;

    Laboratorio di sviluppo e stampa b/n;

    Laboratorio di serigrafia;

    Laboratori artistico-creativi;

    Corsi per operatori di teatro dell’oppresso

x Integrazione e intercultura x

    Laboratorio di giornalismo finalizzato alla creazione di una redazione multiculturale focalizzata sui temi dell’integrazione e dei diritti dei migranti, in collaborazione con Africa ‘70 onlus (www.africa70.org) e con La Rivista che Vorrei (www.vorrei.org) (Bando Youth Bank 2014.1 della Fondazione Monza e Brianza);  

    Promozione di iniziative, incontri, azioni e campagne sulle migrazioni e sui diritti dei migranti

x Stili di vita, economia solidale x

    Piccola ristorazione etica, cucina popolare in collaborazione con il Distretto di Economia Solidale della Brianza (DesBri) (des.desbri.org);

    Gruppo d’Acquisto Solidale, banca del tempo e delle competenze;

    Incontri di autoproduzione;

    Ciclofficina e piccolo parco-bici per i soci;

    Bookcrossing ed eventi di scambio e baratto;

    Iniziative mirate al miglioramento della qualità della vita;

x Cultura e socialità x

    Cineforum, concerti, spettacoli teatrali, presentazione di libri;

    Compagnia teatrale stabile

    Atelier creativo e laboratori a libero accesso

    Tornei (di calcetto, di trottole, ping pong, ecc.)

    Gite e biciclettate;

 

La ristrutturazione

I due laboratori presi in affitto hanno una superficie totale di circa 300 mq  e necessitano di molti interventi di ristrutturazione.

All’interno dello spazio più grande l’associazione Arci Scuotivento  prevede la realizzazione di:

- un palco con relativa attrezzatura audio, luci e regia;

- una zona “bar e ristoro”;

- una cucina;

- un magazzino.

Nel secondo spazio si organizzeranno invece:

- una zona ufficio

- una zona computer per la redazione multiculturale, i corsi, l’aula studio

- uno spazio atelier creativo

- un’area per attività di movimento (teatro, danza, yoga…)

Sarà quindi necessario:

- realizzare due impianti elettrici con adeguamento potenze di fornitura, sulla base del progetto di un tecnico abilitato;

- installare due impianti di illuminazione;

- realizzare le uscite di sicurezza ed installare i maniglioni antipanico;

- costruire i muri della cucina ed impostare degli allacci per acqua e gas

- installare una cappa aspirante e un impianto certificato di areazione/condizionamento per la cucina;

- disporre un sistema di isolamento termico del soffitto;

- arredare gli ambienti;

- installare un impianto di allarme.

L’esecuzione dei lavori sarà affidata, laddove necessario, a tecnici ed artigiani esperti. Soci volontari collaboreranno alla ristrutturazione sia attraverso il lavoro manuale che contribuendo con materiali, attrezzatura, arredamento e donazioni per ridurre le spese di ristrutturazione.

Per il reperimento dei fondi necessari alla ristrutturazione e all’allestimento degli spazi stiamo utilizzando diversi canali:

la partecipazione a bandi pubblici – le attrezzature necessarie ai corsi professionalizzanti in ambito artistico/musicale e all’area concerti sono finanziate da un bando del Comune di Monza per gli spazi giovanili

una raccolta fondi / arredi / attrezzature fra i soci

prestiti sociali

                 

I tempi previsti per i lavori

Giugno / Settembre 2014

sopralluoghi con idraulico, muratore, elettricisti, termoidraulici, esperti in materia di sicurezza alimentare

raccolta e valutazione preventivi per i lavori 

valutazione asl sulla realizzazione della cucina

richiesta preventivo assicurazione

Stesura del progetto definitivo per l’impianto elettrico e valutazione ipotesi illuminotecniche.

Ottobre

Prospetto economico basato sui preventivi ricevuti e sulle attività che verranno svolte.

Prime iniziative di raccolta fondi

Stesura dei disegni definitivi per la presentazione della SCIA

Novembre

Presentazione della SCIA

Attivazione utenze

Dicembre

Inizio lavori

Lancio della campagna di crowdfounding

Gennaio/Febbraio 2015

Fine dei lavori

Collaudo impianti

Arredamento e sistemazione di palco, illuminazione, ecc.

Apertura e avvio della campagna di tesseramento 2015

 

Ma tutto questo ha un costo e per far partire la macchina abbiamo stimato una spesa di € 60.000… vi sembra una follia? Forse lo è, ma noi ci crediamo fortemente, soprattutto se non siamo soli.

 

Vi sentite abbastanza folli per far parte di questo progetto?