Gabriele: la vita nei territori tra Villasanta e Monza

 

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ono nato, come molti villasantesi dagli anni '60 in poi, in clinica Zucchi a Monza. La mia famiglia annovera diverse generazioni di Villasantesi a partire dai primi del'800, il trisavolo, secondo la tramandazione, proveniva da Montevecchia. Fino alla generazione di mio nonno, gli antenati lavoravano esclusivamente in campagna e precisamente nei campi a sud di Villasanta, vicino al confine con Monza, tangenti alla direttrice di via Lecco, dove oggi la superficie è completamente urbanizzata. Questi terreni si estendevano dal Parco di Monza verso e oltre gli spazi oggi occupati dalla ex raffineria Lombarda Petroli. I contadini di allora lavoravano anche le terre comprese ora nel Parco Reale, dove erano in funzione i mulini di San Giorgio e i Mulini Asciutti, tutt'ora esistenti. L'attività agricola della famiglia si svolgeva soprattutto nei pressi della cascina Giardino.

Mio nonno, come molti contadini della sua epoca, lasciò i campi e andò a lavorare in una delle tante fabbriche di Villasanta. Così, con il passare degli anni, è progressivamente scomparsa l'attività agricola. Quando ero bambino di questi campi restava già ben poco. Insieme ai miei amici giocavamo al pallone in un campetto vicino alla Daelli Tessitura. Per buona parte del tempo ci si ritrovava a giocare sulla strada della ditta Colombo Cremona, una storica fabbrica metalmeccanica. Qui, essendoci pochissimi flussi di traffico, la maggior parte delle auto transitavano in via Lecco, si poteva utilizzare con sicurezza tutto lo spazio stradale. Tracciavamo con il gessetto le piste per giocare con le macchinine, facevamo le gare di bicicletta e altri giochi di società, non frequentavamo l'oratorio, perché era bellissimo stare in questi luoghi.

 

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A un certo punto cominciarono gli scavi per la costruzione di alcuni condomini vicino alla fabbrica Colombo Agostino. Venne a formarsi una piccola collinetta di terra che vi rimase per diversi anni. Qui andavamo con le bici da cross a fare le gare un po' spericolate. Altri spazi di gioco erano nel Parco, vicino al ristorante Saint Georges Premiere. C'erano le altalene, il dondolo e un giostrino, tutti installati dal Comune di Monza.

 

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Fino alla frequentazione delle scuole superiori questo fu il mio habitat. Mi iscrissi a Elettrotecnica presso l'ITIS di Vimercate. Veramente io e diversi miei compagni, avremmo voluto iscriverci a Elettronica, ma non c'erano posti disponibili. Avremmo dovuto aspettare almeno due anni e senza nessuna garanzia. La scelta possibile era tra Elettrotecnica e Informatica. Siccome già in quel tempo era difficile trovare un lavoro con un diploma di Informatica, ci iscrivemmo quasi tutti a Elettrotecnica, eccetto un amico che ebbe la fortuna di trovare posto a Elettronica, soprattutto per via di conoscenze amicali che aveva suo padre con la direzione scolastica.

 

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Ottenuto il diploma lavorai come operaio in una piccola fabbrica vicino, un'azienda di componenti elettrici. Dopo qualche anno fui assunto in un'azienda di medie dimensioni, dove lavoro tuttora come operaio. Si può dire che oltre a me a nessuno degli amici è stato utile il diploma e la specializzazione: facciamo tutti lavori dequalificati, generici, una condizione a quanto pare molto comune qui da noi.

Negli ultimi tempi stanno scomparendo tutte le numerose piccole aziende e al loro posto vengono costruiti nuovi edifici residenziali, una trasformazione a volte molto rapida. Nonostante tutto mi piace vivere nel mio paese. C'è una vita decisamente tranquilla.

Gli autori di Vorrei
Pino Timpani

"Scrivere non ha niente a che vedere con significare, ma con misurare territori, cartografare contrade a venire." (Gilles Deleuze & Felix Guattari: Rizoma, Mille piani - 1980)
Pur essendo nato in Calabria, fui trapiantato a Monza nel 1968 e qui brianzolato nel corso di molti anni. Sono impegnato in politica e nell'associazionismo ambientalista brianzolo, presidente dell'Associazione per i Parchi del Vimercatese e dell' Associazione Culturale Vorrei. Ho lavorato dal 1979 fino al 2014 alla Delchi di Villasanta, industria manifatturiera fondata nel 1908 e acquistata dalla multinazionale Carrier nel 1984 (Orwell qui non c'entra nulla). Nell'adolescenza, in gioventù e poi nell'età adulta, sono stato appassionato cultore della letteratura di Italo Calvino e di James Ballard.

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