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Nel mondo e nel tempo narrando in versi ai bambini

 

  

dedicato a voi tutti e in particolare ai bambini dell’Ucraina

Umberto De Pace, Patrizia Zocchio, Pippo Biassoni

Presentazione di Umberto De Pace
Disegni a cura di Pippo Biassoni

 

 

dalla raccolta

“C'ERA UNA VOLTA UN MAGO” 

 

 1 foto settembre 2022

 

LA LUNA E IL GALLO

 

Giovane ed impulsivo,

una notte, un galletto

lasciò il pollaio,

saltò sul tetto

e lanciò al cielo

il suo chicchirichì:

– Sveglia, s'è fatto giorno!

– Ma come, quando, chi?

chiese guardando intorno

una vecchia gallina.

– Da quando in qua

la luna fa mattina?

Cos'è 'sta baraonda?

 

Infatti, del sole

non c'era traccia alcuna.

In cielo, rossa e tonda

splendeva la luna.

“Che brutta figuraccia!”

pensò il gallo, “che guaio!”

E, abbassando la cresta,

tornò al pollaio.

 

 

  

2 foto settembre 2022

 

LE NOZZE DI MISS LOMBRICO

 

Un giorno Miss Lombrico

decise di sposarsi.

Per futuro marito

scelse il più caro amico.

Per la festa del matrimonio

fu speso un patrimonio:

tre bachi tessitori

fecero capolavori;

tre sarti provetti

la coprirono di merletti.

La imbellettarono,

la inghirlandarono,

la vestirono alla moda

dalla testa alla coda.

 

Quaranta damigelle

scortarono la sposa

a casa dello sposo;

seguirono parenti,

conoscenti, invitati,

i compari, gli amici,

i tipi più svariati,

e tutti felici.

 

Ma a un certo momento

ci fu un equivoco,

successe un guaio

che mise in fermento

l'intero lombricaio.

Lo sposo voleva baciare la sposa,

offrirle una rosa,

accoglierla con festa,

ma non riusciva a capire

dove fosse la coda

e dove la testa.

Le tolsero il velo e la corona,

l'adagiarono sulla poltrona,

la girarono, la rigirarono:

ma dove sta la faccia?

Oddio che scandalo!

Oddio che figuraccia!

Per la vergogna, per lo sgomento,

la lombrichetta cadde in svenimento.

Per fortuna, più tardi

rinvenne, risalì

sulla prima delle carrozze,

sicchè, perciò, così

si fecero le nozze.

 

3 foto settembre 2022

    

IL RICCIO E IL CHICCO

 

Al tempo della semina,

un riccio ortolano

tirò fuori da un bricco

un chicco di grano.

 

Non era ricco

aveva solo quello,

e quello seminò.

D'estate andò a vedere,

e che trovò?

C'era una bella spiga

con tanti, tanti chicchi.

 

Il riccio commentò:

– Se avessi seminato

centocinquanta chicchi,

ora saremmo ricchi

io e i miei ricci.

Ma siamo ricci poveri, e perciò...

 

 

 

 

Gli autori di Vorrei
Giacomo Scotti
Giacomo Scotti

Nato a Saviano (Napoli) nel 1928, Giacomo Scotti raggiunse Fiume nel 1947 dopo brevi permanenze nel Territorio Libero di Trieste, a Lubiana e Pola. Cominciò a lavorare presso il quotidiano “La Voce del Popolo” diventandone il redattore e commentatore. Al tempo stesso, a cominciare dal 1948 – anno in cui pubblicò le prime poesie e i primi racconti sui periodi della minoranza italiana – imboccava la strada della creazione letteraria che non ha più abbandonato. Finora ha pubblicato, in Italia ed all’estero, 180 opere in volume: raccolte di poesie e di racconti, romanzi, opera saggistica, antologie. E’ stato tradotto in una ventina di lingue. Per la sua attività letteraria ha ottenuto numerosi e prestigiosi premi in Italia, Croazia, Slovenia, Macedonia e in altri paesi. Per ben dodici volte ha ottenuto il premio “Istria Nobilissima” per la narrativa, la saggistica e la poesia. E’ anche detentore del prestigioso Premio Città di Fiume.

Particolarmente importante è la sua produzione nel campo della poesia, compresa quella dedicata all’infanzia. Vanno ricordati, in particolare le raccolte C’ERA UNA VOLTA UN RE (1987), RACCONTINI DIVERSI E FAVOLE IN VERSI (1989), PAROLE RIDENTI (1968), C’ERA UNA VOLTA UN MAGO (1998), LA LUNA, IL GALLO ed altre poesie per i più giovani (2002), FAVOLE E STORIE DA RECITARE (2005), STORIELLE, STORIELLENE E FILASTROCCHE (2018). Alcuni di questi volumetti sono stati tradotti in lingua croato-serba. Qualche critico letterario ha definito Scotti “il Gianni Rodari della Piccola Italia d’oltre confine”. Sue poesie sono presenti sui libri di lettura delle scuole italiane in Croazia e Slovenia dalla prima all’ottava classe.