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COMUNICATO STAMPA

La petizione Change.org “NO al taglio del bosco di 25000 mq al Polo istituzionale a Monza” ha raggiunto e già superato le 28.000 firme: un già grande traguardo che merita ascolto e rispetto.

La grande adesione alla petizione, diventata nazionale a dimostrazione della diffusa sensibilità ambientale non solo dei cittadini monzesi, porta al centro della discussione politica cittadina la forte mobilitazione sui temi ambientali che in una città come Monza, ampiamente cementificata, non possono essere ignorati da un’Amministrazione che ha fatto del “consumo di suolo zero” la sua bandiera elettorale.

È proprio l’esistenza del BOSCO, tale per estensione e caratteristiche, che oggi “presenta il conto” all’Amministrazione Pilotto perché impone una SCELTA CRUCIALE:

  1. l’opportunità di farlo diventare una “bandiera” che dimostri la coerenza con il proprio mandato elettorale (strada ancora percorribile in sede di ultima approvazione della Variante al PGT cittadino) ammettendo che un BOSCO è VITA, è FLORA e FAUNA, è BIODIVERSITA’, è un FORTISSIMO DETERRENTE CONTRO L’INQUINAMENTO, LA CRISI CLIMATICA, LE ISOLE DI CALORE, soprattutto nel luogo dove il bosco è sorto e cresciuto, quel “triangolo mortifero” come è stato già definito, che ha fortemente bisogno di un contrasto ai veleni che i cittadini della zona quotidianamente respirano.

Non quindi, come colpevolmente narrato,un luogo insano, una zona fuori controllo, infestato da specie alloctone biologicamente incompatibili con le specie autoctone…”

 

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L'area del bosco urbano a Monza 

 

Oppure, malauguratamente,

  1. mantenere una posizione deludente, oltre che grave in termini ecologici, facendo diventare Monza la prima città la cui Amministrazione ha il “coraggio” di mettere in atto un piano di “DEFORESTAZIONE URBANA” abbattendo un bosco di 25000 mq ignorando così tutte le migliaia di contributi scientifici che spiegano quanto sia VITALE la presenza del verde nelle nostre città, a maggior ragione quando si parla di BOSCHI e FORESTE! 25000 metri quadrati di VERDE, VITA, ALBERI…da cancellare??

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il Coordinamento di Comitati e Associazioni monzesi trasmette alla Stampa questo Comunicato per aggiornare tutti i sostenitori sul successo della Petizione e per ulteriore chiarezza e informazione sul tema, anche in risposta a chi l’ha definita “omissiva”.

Questi gli elementi fondamentali:

  • questo bosco è un meraviglioso esempio di “rigenerazione urbana”, non voluta e forse per questo splendidamente riuscita. Nella prima metà degli anni 2000 quest’area è stata bonificata, tutte le macerie degli edifici della caserma militare e la pavimentazione sono state portate via. Lo scopo era quello di utilizzare l’area per costruire nuovi edifici destinati a funzioni pubbliche (nuova caserma Guardia di Finanza, Agenzia Entrate, nuovo Palazzo di Giustizia). Tuttavia fino a oggi nessuno di questi progetti è stato realizzato e sull’area già bonificata è cresciuto indisturbato un bosco rigoglioso.
  • Il bosco esistente è soggetto a tutela paesaggistica ex art. 142, co. 1 lett. g) D.Lgs 42/2004 (Codice dei beni culturali) e a tutela forestale ex art. 3 co. 3 D.Lgs 34/2018. Si tratta di vincoli per legge sovraordinati che prevalgono sugli strumenti urbanistici e che sono indipendenti dagli stessi.
  • Legambiente Monza ha segnalato con lettera del 04/06/2025 indirizzata a Regione Lombardia, al Soprintendente della Provincia di Monza e Brianza, all’Agenzia del Demanio e al Sindaco di Monza la presenza di un bosco spontaneo in un’area demaniale, di circa 25.000 mq, con strato nemorale ed erbaceo molto ricco e con ampia diversità di specie: pioppo tremulo, pioppo bianco, pioppo cipressino, olmo, platano, robinia, bagolaro, sambuco, rosa canina, rovo bianco e con buona presenza di rinnovazione naturale. In alcune aree perimetrali sono radicati soggetti arborei adulti dell’altezza media di 20 m, nella maggior parte del bosco gli alberi più sviluppati sono i pioppi e gli olmi con un’altezza media di 14-16 m;
  • ha inoltre richiesto, per la tutela del bosco, che sia individuata e delimitata l’area boschiva e che sia inserita nella cartografia Forestale Regionale e nel PIF (Piano d’Indirizzo Forestale) Alta Pianura in corso di formazione e approvazione (DGR XII/866 dell’8/08/2023);
  • da ultimo il nostro portavoce ha anche presentato il 06/06/2025 all’Unita Tecnico Operativa di Regione Lombardia la richiesta di eseguire l’accertamento della presenza di soprassuolo boscato ai sensi dell’art. 42 della LR 31/2008.
  • L’accertamento della dimensione del bosco e delle sue qualità sono prodromiche per ogni valutazione di eventuale compensazione ambientale prevista dalla Legge, se gli Enti Pubblici interessati non vorranno rivedere la loro posizione.
  • Nella Variante al PGT Polo Istituzionale e nella Valutazione preliminare di assoggettamento o meno alla VAS, l’esistenza di questo bosco è stata colpevolmente e totalmente omessa. Ecco perché abbattere questo bosco sarebbe una sorta di “degenerazione urbana”.
  • La realizzazione di uno studentato, distruggendo un BOSCO di 25000 mq, non può ignorare la riflessione della sua collocazione in un’area infelice per i collegamenti pubblici (con valide alternative altrove) che comporta la realizzazione di parcheggi sotterranei del tutto superflui per il capolinea della futura M5, se mai arriverà, perché sono già disponibili più di 1000 posti nel parcheggio multipiano sotterraneo del Centro Commerciale Bennet a seguito di convenzione.

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Area del bosco, nel contesto del polo istituzionale di Monza (foto di Andrea Accattato)

 

Il Coordinamento di Comitati e Associazioni monzesi RINNOVA LA RICHIESTA a Sindaco e Giunta affinché rivedano la loro posizione, valutando con i dovuti approfondimenti tecnici, che sono mancati del tutto, il prezioso valore di questo bosco, bene comune che, salvaguardato, rappresenterebbe di per sé un grande passo nella realizzazione di iniziative di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico cui sono chiamate tutte le città.

Chiede inoltre che sia avviato al più presto un confronto pubblico su questo tema, come richiesto anche dalla Consulta di quartiere.

Per i Comitati e le Associazioni del Coordinamento monzese

Il portavoce Giorgio Majoli

Monza, 27 giugno 2025

Gli autori di Vorrei
Giorgio Majoli
Giorgio Majoli

Nato nel 1951 a Brescia, vive a Monza dal 1964. Dal 1980 al 2007, ha lavorato nel Settore pianificazione territoriale del Comune di Monza, del quale è stato anche dirigente. Socio di Legambiente Monza dal 1984, nel direttivo regionale nei primi anni ’90 e dal 2007, per due mandati (8 anni). Nell’esecutivo del Centro Culturale Ricerca (CCR) di Monza dal 1981. Ora pensionato, collabora come volontario, con associazioni e comitati di cittadini di Monza e della Brianza, per cercare di migliore l’ambiente in cui viviamo.Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.