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Nella foto, area del bosco, nel contesto del polo istituzionale di Monza (foto di Andrea Accattato) 

COMUNICATO STAMPA

Approvata giovedì 24 luglio dalla maggioranza di centro sinistra in Consiglio comunale di Monza la variante al PGT che prevede il taglio di un bosco di circa 25.000 mq., malgrado oltre 29.000 firme contrarie all’abbattimento; la raccolta continua.

Come prevede la legge a suo tempo ignorata dall’Amministrazione Pilotto, è stata, invece, accolta la richiesta del Coordinamento di compensare da 2 a 5 volte l’area del bosco a rischio di taglio.

Continueremo a combattere contro questo e gli altri scempi ambientali di questa amministrazione come abbiamo fatto anche con le precedenti.

Non è che l’inizio.

Con l’approvazione in Consiglio comunale nella sera del 24 luglio scorso, la maggioranza di centro sinistra ha dunque approvato la variante al PGT che prevede l’eliminazione di un bosco di 25.000 mq.

Si sono registrate 4 astensioni e 3 voti contrari; tra questi quello della Lista civica di Paolo Piffer, libera da condizionamenti di partito e di coalizione e dalle decisioni del Sindaco che stringe accordi prima che le decisioni urbanistiche (PGT) siano passate in Consiglio comunale, organo che ne ha la competenza per legge (Dlgs 267/2000, art. 42). Un possibile “eccesso di potere” del Sindaco? A nostro parere, alla luce della legge 241/90 (art.21-octies) tale “esercizio” si potrebbe addirittura considerare come illegittimo.

Dopo averlo a lungo negato, il giovane assessore all’urbanistica Marco Lamperti ha dovuto riconoscere che quello al Polo Istituzionale è un bosco, come hanno confermato esperti forestali, e che, nel caso si volesse tagliarlo (come tragicamente deciso), necessita di compensazioni da 2 a 5 volte quello attuale, come stabilirà la Regione e come previsto dalle norme. Ma non era lui che dichiarava alla stampa che quella era un’area da sempre edificabile…che erano solo robinie, dannose per l’ambiente?

Successivamente alla quantificazione delle compensazioni sopra citate, ampia è la discrezionalità in merito a dove collocarle sul territorio. Il Coordinamento ha chiesto a suo tempo che, nel caso si fosse rovinosamente proceduto con Il taglio del bosco, queste compensazioni venissero reperite nelle adiacenze di quella zona di Monza. Vedremo!

 Intanto il bosco, se pur così grande, necessario, sano, e soprattutto “bene comune” dei cittadini monzesi, non ha meritato, da parte della maggioranza in Consiglio comunale, alcun pensiero, alcuna decisione in suo favore ma, piuttosto, la condanna all’annientamento.

E lo dimostra, palesemente, un fatto:

  • negli elaborati tecnici per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che hanno preceduto l’adozione della variante e in quelli della variante stessa, ora approvata, non si fa alcuna menzione della presenza del Bosco! Si è preferito, in pratica, farlo sparire…

Inutile, infine, ricordare che la Consulta del quartiere Cazzaniga aveva chiesto all’Amministrazione fin da marzo di quest’anno, di organizzare un’assemblea pubblica di chiarimento e il 24 luglio in Consiglio si è appreso che questa verrà organizzata a settembre, a variante ormai approvata. Una vera beffa!

Questa variante è un chiaro esempio di come l’attuale Amministrazione affronta i temi ambientali e cioè con la distruzione di un ambiente naturale, con l’indifferenza rispetto ai temi della salvaguardia del verde e dell’adattamento alla crisi climatica già in atto e con un evidente non rispetto della partecipazione democratica dei cittadini.

IL COORDINAMENTO DI ASSOCIAZIONI E COMITATI DI MONZA

Monza, 27 luglio 2025

Gli autori di Vorrei
Giorgio Majoli
Giorgio Majoli

Nato nel 1951 a Brescia, vive a Monza dal 1964. Dal 1980 al 2007, ha lavorato nel Settore pianificazione territoriale del Comune di Monza, del quale è stato anche dirigente. Socio di Legambiente Monza dal 1984, nel direttivo regionale nei primi anni ’90 e dal 2007, per due mandati (8 anni). Nell’esecutivo del Centro Culturale Ricerca (CCR) di Monza dal 1981. Ora pensionato, collabora come volontario, con associazioni e comitati di cittadini di Monza e della Brianza, per cercare di migliore l’ambiente in cui viviamo.Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.