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Le proposte della Lista Faglia per il nuovo Tunnel e la zona Bettola a Monza

 

 

Riceviamo e pubblichiamo

TUNNEL VIALE LOMBARDIA E BETTOLA.

VERDE E MOBILITA' : UN MATRIMONIO POSSIBILE

Sabato 4 aprile al Binario 7 si è tenuto l'incontro da noi organizzato sul Tunnel di viale Lombardia e Bettola, incontro come sempre preceduto dalla distribuzione del "Segnalibro per pensare ", il 2° della serie , dopo quello sul Consorzio Villa Reale e Parco e al quale faranno seguito altri dedicati a nuovi importanti temi.

Interessanti gli interventi , alcuni puntualmente relativi all'argomento, come quelli di Alfredo Viganò e di Carlo Lanza, altri maggiormente volti ad inserire la problematica in una visione globale di infrastrutture e di impatto ambientale come i contributi di Andrea Poggio e della Senatrice Daniela Mazzucconi.

Viganò ha sottolineato l'importanza di questi due grandi progetti, il Tunnel per la mobilità del traffico su gomma e la Bettola per quello su ferro delle metropolitane e delle metro tramvie e ha denunciato l'amministrazione Mariani per i ritardi e gli errori gravi che sta commettendo. Uno tra i tanti: lo stradone sopra il tunnel come vuole ANAS (abbiamo visto l'orrendo progetto anche nell'ultima conferenza stampa) e l'eliminazione dell'ottimo progetto del Parco di San Fruttuoso, che garantirebbe un vero congiungimento del quartiere con il resto della città e un netto miglioramento ambientale di tutta le zone limitrofe.

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All'incontro è intervenuto anche l'Assessore Romeo e a lui si sono rivolti i cittadini presenti chiedendo garanzie sulla sistemazione della superficie sopra il Tunnel e veloci e validi interventi per una mobilità alternativa ed efficiente durante i lunghi lavori di scavo che già partiranno a giugno. Grande preoccupazione perché da quel momento senza un progetto di viabilità alternativa, tutte le zone adiacenti viale Lombardia saranno gettate nel caos più totale. L'Assessore ha cercato di assicurare che tutto sarà organizzato al meglio , anche se ha ammesso i ritardi . Gli è stato inoltre chiesto da Michele Faglia, intervenuto sull'argomento , di assumersi la responsabilità di stabilire con ANAS che ciò che verrà realizzato in superficie dovrà essere corrispondente ai progetti di riqualificazione dell'area, perché il Comune di Monza ha dato il suo contributo economico sostanziale e adesso deve pretendere che le decisioni sulla risistemazione siano prese concordemente e garantiscano il bene dei cittadini. Romeo ha dichiarato la sua volontà di operare al meglio, ma , ad oggi, niente è stato fatto e ANAS sta decidendo da sola.

 

L'architetto Lanza ha presentato ,con la passione e lo spirito positivo che lo contraddistingue, il progetto che era stato realizzato con l'amministrazione Faglia per il riassestamento della superficie, che vedeva una bellissima area verde con attraversamento di strade di congiungimento tra San Fruttuoso , San Giuseppe e Triante . Una vera riqualificazione del territorio che grandi benefici avrebbe apportato per tutta la città .

Per quanto riguarda Bettola, Metro 5 e Metrotramvia, indicativa la questione relativa al fatto che l'Amministrazione e il Sindaco hanno sempre detto che non esisteva niente :" è una bugia", ha affermato Viganò. In un Protocollo con il Ministero e la Regione, oltre alla Provincia e ai Comuni interessati, vi è la proposta di Progetto elaborata dalla MM1, dove sono presenti sia le due stazioni di interscambio a Bettola che il percorso nella città, così come per altro riportati dal PGT . Due anni di ritardo raccontando la "favola" che il centro di interscambio della Bettola non è utile alla città, che avrebbe anzi portato gravi danni e pochi benefici; e adesso si decide di farlo e magari domani ci si vanterà di averlo fatto.

Molto interessante anche l'intervento della Senatrice Mazzucconi che ha effettuato un interessante excursus sul Governo e sulla volontà di mettere a tacere i Comuni sulle questioni relative alle grandi opere, centralizzando sempre più le decisioni e annullando qualsiasi forma di federalismo. Rafforzamento della decisionalità centrale che si impone ai Comuni, senza avere il loro prezioso contributo sulle situazioni locali ( vedi l'indispensabile contributo dei Comuni per la Pedemontana che ha impedito errori colossali e il deturpamento del territorio), ma decidendo tutto " a porte chiuse" , realizzando progetti sbagliati che rovineranno per sempre l'ambiente senza peraltro ottenere i risultati necessari.

La Senatrice ha fatto diversi esempi, tra i quali quello del tunnel di viale Lombardia che vede ANAS decidere cosa fare solo in considerazione di problemi tecnici, senza pensare ai miglioramenti ambientali e sociali. Spetta quindi ai Comuni di vigilare e di informare adeguatamente i cittadini per fermare realizzazioni che non rispettano il territorio e nemmeno risolvono i problemi di viabilità.

Da una visione allargata sulle posizioni in materia dell'attuale governo, siamo poi stati riportati alle problematiche più strettamente locali dall'intervento di Giovanni Fasano che ha affrontato il tema dei trasporti pubblici locali sia su ferro che su gomma . L'attenzione è stata puntata anche sulle condizioni della ferrovia che , secondo quanto affermano le stesse FFSS ,non può prevedere un potenziamento di utilizzo date le sue attuali strutture già al massimo dello sfruttamento, al contrario di quanto continuamente viene dichiarato dal nostro sindaco Mariani. Fasano ha sottolineato come il trasporto pubblico su gomma sia fondamentale per la limitazione della congestione, per il traffico di attraversamento e per l'inquinamento dell'aria.

Da migliorare quindi con corsie preferenziali e con l'organizzazione di "navette".

E di inquinamento e di traffico aveva precedentemente parlato Andrea Poggio che ha posto in evidenza come affrontano il problema nelle altre città europee , facendo una panoramica completa nell'intento di far capire che meglio si potrebbe fare prendendo esempio da esperienze già esistenti. Indispensabile una riorganizzazione del trasporto su ferro e di ciclopedonabilità e l'individuazione di una strategia volta a sostituire l'utilizzo dell'automobile nelle città , potenziando gli altri mezzi di trasporto.