20211706 cascina2

11. Dal PGT 2007 a quello del 2017



Come detto nel precedente capitolo 10, il PGT del 2007 (Viganò - Faglia), venne adottato nel marzo di quell’anno. Ma nel maggio, ci furono le nuove elezioni amministrative e vinse la coalizione di centro destra, col sindaco leghista Marco Mariani, al suo secondo mandato. Nonostante questo, il PGT, dopo la risposta alle 500 osservazioni pervenute, venne approvato dal Consiglio comunale nel novembre 2007. Per la Cascinazza si prevedevano circa 85 mila mc in 4 comparti di frangia, lasciando però l’area agricola libera da edificazioni, con il recupero della antica Cascina, destinata a servizi.

 

 20211706 cascinazza

L’area della Cascinazza nel PGT 2007

 

Quel PGT, venne approvato all’unanimità (CC n. 71 del 29 novembre 2007) e l’avvenuta approvazione del Piano venne pubblicata sul Burl il 19 dicembre. Solo due giorni dopo, l’Amministrazione comunale avviò però il procedimento di variante a quel Piano appena approvato. Come assessore all’urbanistica arrivò l’on. Paolo Romani, poi Ministro del IV Governo Berlusconi.

Nel frattempo, nel 2008, l’area della Cascinazza di 500 mila mq passa dalla Istedin di Paolo Berlusconi alla Soc. Lenta Ginestra (del gruppo Cabassi) per 40 milioni di euro, fatta salva una possibile integrazione volumetrica, in caso di futura “valorizzazione”. Questa non tarda ad arrivare. Infatti, con deliberazione del CC n. 90 del 4 ottobre 2011 viene adottata la proposta di un nuovo PGT. Questo individua, tra l’altro, 6 cosiddetti “Poli della città rinnovata” di cui il n. 4 è relativo all’area della Cascinazza, dove erano previste edificazioni per più di 500 mila metri cubi. Anche altre aree agricole di contorno alla città (i Parchi di cornice del PGT 2007) vengono rese edificabili, con diverse funzioni. Complessivamente ricadono su quelle aree libere circa 1.700.000 metri cubi di cemento.

 

 20211706 documento di piano

Documento di Piano

 

Quel PGT adottato, non ebbe però vita lunga anche per una serie di malumori sorti nella stessa maggioranza. Decadde ai sensi della LR 12/2005 (art. 13, comma 7), essendo trascorsi 90 giorni dal termine ultimo per le osservazioni, ma venne prontamente riadottato il 21 marzo del 2012.

Ricordiamo che il 30 giugno del 2011 c’era stata una forte mobilitazione cittadina contro la variante Mariani, corteo che portò in piazza 350 persone contro la cementificazione di Monza e per la tutela delle aree agricole e verdi.

 

 

Manifestazione del 30 giugno 2011 contro la cementificazione di Monza

 

Arrivarono le nuove elezioni comunali (giugno 2012) e dal centro destra si passò al centro sinistra con sindaco Scanagatti, che revocò subito quella variante generale nel luglio di quell’anno. Venne quindi avviato il procedimento del nuovo PGT, essendo prossima la scadenza del Documento di Piano del PGT approvato nel 2007 (19 dicembre 2012).

Nel 2014 il Comune approva una variante parziale al Piano dei servizi e a quello delle Regole relativa, tra l’altro, alla individuazione di aree a Parco locale di interesse sovracomunale (PLIS). L’area della Cascinazza viene inserita nel PLIS della Media Valle del Lambro. Quelle della Boscherona, di San Fruttuoso e del Casignolo nel PLIS del Grugnotorto Villoresi. Tale variante parziale verrà poi recepita nel nuovo PGT allora in corso di elaborazione. (Qui un servizio della nostra rivista sul tema)

 

 20211706 variante

La variante parziale del 2014 con i PLIS (aree in giallo)

 

Nel luglio del 2016 viene adottato dal CC il nuovo PGT, poi pubblicato per le osservazioni. Nel febbraio 2017 tale variante generale viene approvata definitivamente dalla maggioranza di centro sinistra. In quel PGT, il destino dell’area della Cascinazza, viene legata all’edificazione degli Ambiti di Trasformazione della ex Fossati e Lamperti e della ex TPM, prevedendo su quegli immobili dismessi, di proprietà comunale, circa 180.000 mc e la cessione delle aree agricole della Cascinazza (o di altre). Con tale Piano, viene altresì chiesto alla Provincia di inserire le aree agricole della Cascinazza, e altre, negli Ambiti agricoli strategici del Piano territoriale (PTCP) di Monza e Brianza.

Ma nel giugno 2017, si svolgono le nuove elezioni amministrative e cambia nuovamente la maggioranza, che passa al sindaco Allevi, di centro destra.

 

 20211706 sindaci

Elezione diretta dei Sindaci a Monza

 

Le altre puntate:

Breve storia degli strumenti urbanistici a Monza - 1

Breve storia degli strumenti urbanistici a Monza - 2

Breve storia degli strumenti urbanistici a Monza - 3

Breve storia degli strumenti urbanistici a Monza - 4

Breve storia degli strumenti urbanistici a Monza - 5

Breve storia degli strumenti urbanistici a Monza - 6

Breve storia degli strumenti urbanistici a Monza - 7

Breve storia degli strumenti urbanistici a Monza - 8

Breve storia degli strumenti urbanistici a Monza - 9

Breve storia degli strumenti urbanistici a Monza - 10

 

Gli autori di Vorrei
Giorgio Majoli
Giorgio Majoli

Nato nel 1951 a Brescia, vive a Monza dal 1964. Dal 1980 al 2007, ha lavorato nel Settore pianificazione territoriale del Comune di Monza, del quale è stato anche dirigente. Socio di Legambiente Monza dal 1984, nel direttivo regionale nei primi anni ’90 e dal 2007, per due mandati (8 anni). Nell’esecutivo del Centro Culturale Ricerca (CCR) di Monza dal 1981. Ora pensionato, collabora come volontario, con associazioni e comitati di cittadini di Monza e della Brianza, per cercare di migliore l’ambiente in cui viviamo.Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.