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Nel mondo e  nel tempo narrando in versi ai bambini

 

dedicato a voi tutti e in particolare ai bambini dell’Ucraina

Umberto De Pace, Patrizia Zocchio, Pippo Biassoni

Presentazione di Umberto De Pace
Disegni a cura di Pippo Biassoni

 

 

dalla raccolta

C'ERA UNA VOLTA UN MAGO”

 

1 foto dicembre 2022

 

PARLANDO AL CONTRARIO

 

Un lupo, un agnello,

un gatto, un cane, un uccello,

un maiale, un'oca, un gallo

e un distinto cavallo

soffrivano il mal di denti,

soffrivano il mal di gola.

Perciò, si sa, non andarono a scuola.

Per guarirli, li spedirono in clinica,

una clinica sperimentale,

e non stettero male.

Dopo un giorno ne uscirono

guariti, risanati,

arzilli, tranquilli,

ma... un poco trasformati.

 

I nove animali,

felici e contenti,

così salutarono

amici e parenti:

il lupo si mise a belare

e l'agnello a ululare;

il gatto abbaiò,

il cane miagolò,

l'uccello grugnì,

il porco squittì.

Svolazzando, il cavallo

rincorse quel gallo

strillando così:

chicchirichì!

Il gallo nitrì.

Infine l'oca bruna

pretese d'esser bionda

e successe una baraonda.

 

Tutto questo avvenne a Prato

nella clinica di un medico

bislacco e sbadato.

A ciascuno di quegli animali

l'illustre veterinario

aveva scambiato le corde vocali,

sicchè, naturalmente,

parlavano al contrario.

 

Il medico ne fu contrariato

per cui, confuso e in preda alla rabbia,

prese un pesce dall'acquario

e lo rinchiuse in gabbia.

Ma in gabbia non si sta bene,

c'è giro di correnti;

con l'aria che ne va e viene,

il pesce ha il mal di denti.

 

Lo vogliamo salvare?

Buttiamolo in mare.

 

2 foto dicembre 2022

 

I CONTI IN CASA

 

Pierino era un ragazzo annoiato,

di tutto disinteressato;

qualunque cosa facesse,

fosse pur sollevare una foglia,

la faceva controvoglia.

 

Inoltre, pretendeva dei compensi o regali

per ogni lavoretto che faceva,

magari lucidare gli stivali o una maniglia.

Quel che faceva in casa e per la famiglia

per lui aveva un costo,

come: piantare un chiodo,

mettere i libri a posto,

dare una scopatina,

andare in farmacia con la ricetta,

scendere giù in cantina,

gonfiare la bicicletta.

Pretendeva perfino d'essere pagato

per prendere una pillola

quand'era ammalato!

 

Un giorno quel Pierino presenta al suo papà

un conto, eccolo qua:

“Dieci volte in un mese

sono corso al Sale e Tabacchi;

piantate tre puntine sotto i tacchi,

fatto il bagno al pechinese;

sono stato dal libraio

e dal giornalaio;

non ho gridato, non ho pianto:

fanno tanto e tanto.

Ho zappettato l'orto,

ho raddrizzato quel chiodo storto;

sono salito di sopra, sono disceso giù;

totale millecento e qualche cosa di più.”

 

Letta quella fattura,

mamma e papà si fecero premura

di dare la risposta:

un foglietto in una busta

e millecento lire.

“Caro figliolo hai fatto i conti giusti,

non c'è che dire.

Ora accludiamo pure il conto nostro

scritto col vecchio inchiostro:

per averti tenuto otto anni

in una casa felice;

per avere lavato e stirato

quintali di calzoni e di camicie;

per averti nutrito, vestito, curato;

per tutto l'amore che ti abbiamo dato:

nulla e poi niente”.

 

Leggendo quel biglietto commovente,

Pierino sentì nel cuore

una fitta, un rimorso, una ferita,

si sentì debitore

per tutta la vita.

 

3 foto dicmebre 2022

 

IL BAMBINO CRESCE

 

Il bambino cresce dormendo

nella sua culla

e cresce in piedi correndo

quando si trastulla.

 

Insieme alla mamma,

al babbo e ai fratelli

si cresce più belli,

si cresce di ora in ora.

 

Per crescere ci vuole ancora

l'amicizia e la compagnia:

gli amici sono la poesia

e il lievito della vita.

 

La vita è una salita,

si sale meglio insieme.

Nella vita si sparge il seme

per gli altri che verranno,

e anch'essi cresceranno.

 

Non si cresce con la noia;

si cresce con la gioia

e con qualche dolore,

con i giocattoli facendo festa

e con qualche bernoccolo in testa.

 

Per crescere sano e forte

non basta mangiare

la pappa e le torte.

C'è bisogno, soprattutto, di amore:

allora cresce il cuore

e s'impara ad amare.

Per crescere non basta mangiare.

 

Si cresce contenti

anche col mal di denti

se si ha qualcosa da fare.

Si cresce anche col mal di gola

se si ha qualcuno da amare.

E si cresce frequentando la scuola.

 

Per crescere bisogna imparare.

Chi impara, riesce

a capire il perché dell'amore.

Anche col libro si cresce.

Il libro è l'amico migliore

sul nostro cammino.

 

In tante maniere cresce un bambino.

 

 

20220423 foto intro

 

PAROLE BELLE E BRUTTE

 

Per ogni parola bella

si accende in cielo una stella;

per ogni parola brutta,

una stella distrutta.

Se così fosse! Dopo poche ore

gli uomini capirebbero

che le uniche parole che valgono

sono quelle d'amore.

  

  

 

Gli autori di Vorrei
Giacomo Scotti
Giacomo Scotti

Nato a Saviano (Napoli) nel 1928, Giacomo Scotti raggiunse Fiume nel 1947 dopo brevi permanenze nel Territorio Libero di Trieste, a Lubiana e Pola. Cominciò a lavorare presso il quotidiano “La Voce del Popolo” diventandone il redattore e commentatore. Al tempo stesso, a cominciare dal 1948 – anno in cui pubblicò le prime poesie e i primi racconti sui periodi della minoranza italiana – imboccava la strada della creazione letteraria che non ha più abbandonato. Finora ha pubblicato, in Italia ed all’estero, 180 opere in volume: raccolte di poesie e di racconti, romanzi, opera saggistica, antologie. E’ stato tradotto in una ventina di lingue. Per la sua attività letteraria ha ottenuto numerosi e prestigiosi premi in Italia, Croazia, Slovenia, Macedonia e in altri paesi. Per ben dodici volte ha ottenuto il premio “Istria Nobilissima” per la narrativa, la saggistica e la poesia. E’ anche detentore del prestigioso Premio Città di Fiume.

Particolarmente importante è la sua produzione nel campo della poesia, compresa quella dedicata all’infanzia. Vanno ricordati, in particolare le raccolte C’ERA UNA VOLTA UN RE (1987), RACCONTINI DIVERSI E FAVOLE IN VERSI (1989), PAROLE RIDENTI (1968), C’ERA UNA VOLTA UN MAGO (1998), LA LUNA, IL GALLO ed altre poesie per i più giovani (2002), FAVOLE E STORIE DA RECITARE (2005), STORIELLE, STORIELLENE E FILASTROCCHE (2018). Alcuni di questi volumetti sono stati tradotti in lingua croato-serba. Qualche critico letterario ha definito Scotti “il Gianni Rodari della Piccola Italia d’oltre confine”. Sue poesie sono presenti sui libri di lettura delle scuole italiane in Croazia e Slovenia dalla prima all’ottava classe.