- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
Il suo sguardo scrutava il mare in attesa dell’apparizione del battello postale sul quale lei si era imbarcata. In realtà lei non si era imbarcata, l’avevano portata via con l’ambulanza. Falso, tutto falso! Lui continuava a ripetere a sé stesso
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
Il pettirosso sì è incantato, non ricorda più la velocità della luce. L’uccellino impallidisce. Le galline si guardano esterrefatte, gli alberi del bosco bisbigliano, i cespugli di agrifoglio allungano le loro spine.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
Lei era scesa dal treno in un brillio di false collane, finti orecchini, cappello con veletta di seconda mano, redingote alla Manon Lescaut che rovesciata andava bene anche per la Traviata.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
La signorina Camelia con gli occhi bassi: “Dove, dove mi porterà costui?” La comparsa Carmen sdegnosamente da sola agitando una grossa valigia che ha l’aria di essere vuota.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
“Tu mi sogni?” L’amata diventa di fuoco. Non dirà mai che razza di sogni sospirano nella sua camera da letto. Ovunque, per la platea, dove siede un’amata compagna ardono improvvisi falò.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
Il professore è sbalordito. Gli spettatori applaudono, fischiano. Qualcuno è salito in piedi sulla sedia e sventola il cappello. Poco per volta tutti si arrampicano sulle sedie.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
“È l’amore, è l’amore…” gridava la voce gioiosa. Guardavo il mare che non mutava la sua assoluta indifferenza, il suo perfetto tono di grigio, finché, da sinistra, vidi apparire la sagoma scura di una petroliera.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
“Tu dov’eri?” “In guerra.” “E tu?” “Ti cercavo da un campo di prigionia alll’altro.” Meno male che la vita ricomincia.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
Era estate di incendi esplosi nelle periferie industriali e di sordi crolli delle case che andavano in polvere.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
Si apre il sipario, si vede una giornata di vento e sullo sfondo mulini che ruotano vorticosamente e gemono come anime del Purgatorio.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
Non c’incontriamo mai. Io e Don Chisciotte non c’incontriamo mai. Cioè, c’incontriamo sempre, ma nel libro che ha scritto el senor Cervantes. Siamo personaggi, non siamo persone.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
L’amore vince tutto, tranne sé stesso, perché Don Chisciotte muore senza aver mai abbracciato Dulcinea. E Dulcinea? Canta l’ultima romanza mentre piange davanti allo specchio.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
Arriva Goebbels sul velivolo sudato fradicio (Lo Stukas suda acido solforico): ”Dov’è il sovversivo?” “Non c’è, non c’è mai stato!” Bisbigliano i pioppi che sono tutti dalla parte di mio padre.
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
«Lei era di una classe avanti a me, aveva dieci in latino ( io sei meno meno), aveva i pattini, aveva un gatto che si chiamava Fifì, gli alberi si inchinavano al suo passaggio.»
- Dettagli
- Di Adamo Calabrese
Ubbidienti alla richiesta affissa sulla porta gli studenti hanno portato qualche testimonianza della loro solitudine.