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Sindaco Monza proroga fino a marzo ordinanza contro accattonaggio molesto. In sei mesi Polizia locale ha denunciato più di 200 persone.
Monza, 3 febbraio 2015 - Più di 200 persone sono state denunciate all'autorità giudiziaria per aver violato l'ordinanza del Comune contro l'accattonaggio molesto in punti specifici della città (stazione, zona fontana di largo Mazzini, alcune aree di parcheggio, supermercati e aree verdi cittadine). Il provvedimento è stato firmato nell'estate scorsa dal sindaco Roberto Scanagatti e prorogato, su proposta dell'assessore alla Sicurezza Paolo Confalonieri, fino al prossimo mese di marzo. La nazionalità delle persone denunciate registra la presenza di più di 100 cittadini rumeni, una cinquantina di italiani è una trentina di slovacchi. Il report è stato stilato dalla Polizia locale ed è il risultato dell'attività condotta nei sei mesi di validità dell'ordinanza. Questa è stata adottata in seguito a una campagna condotta dal comando dei vigili, durante la quale sono stati messi sotto osservazione puntuale comportamenti di diverse persone stazionanti nei pressi di alcuni luoghi cittadini specifici. Queste persone, è stato rilevato, spesso sono state colte in stato di ubriachezza per l'eccessivo consumo di alcolici nella pubblica via o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, manifestando di conseguenza comportamenti palesemente aggressivi, soprattutto nei confronti di anziani e di donne con bambini. "L'ordinanza è uno strumento che abbiamo scelto di applicare in situazioni precise da tempo segnalateci come critiche e non rappresenta crociate contro nessuno - commenta l'assessore alla Sicurezza, Confalonieri. È un deterrente che in questi mesi si è rivelato utile per scoraggiare comportamenti non sopportabili dai cittadini, che hanno diritto alla tutela della loro tranquillità. Lo strumento è sempre stato affiancato dall’offerta alle persone che lo richiedono di percorsi di uscita dal disagio, anche grazie alla disponibilità e al lavoro del personale dei servizi sociali del Comune e delle associazioni di volontariato che affiancano l’amministrazione". Il testo dell'ordinanza è consultabile sul sito internet del Comune: www.comune.monza.it
Ufficio stampa del Comune
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Domenica 8 febbraio
Urban Center Binario 7 (Sala Espositiva) - ore 16.30
IL LOGO IN MOSTRA
Inaugurazione della mostra dei progetti degli studenti delle scuole superiori monzesi che hanno partecipato al Concorso per l’ideazione del Logo della Casa delle Culture. Apertura mostra fino al 15 febbraio. Orario: da lunedì a venerdì, 10.00-18.00; sabato e domenica, 10.00-12.00/15.00-18.00.
Casa delle Culture
Comune di Monza
Tel. 039.230.21.92
Fax. 039.36.15.58
E-mail: casadelleculture@comune.monza.it
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Amici della Brianza, Slow Food Monza Brianza, Desbri e Cata propongono un progetto culturale di integrazione e turismo, in sintonia con Expo 2015
Il progetto proposto è di carattere sociale e ha soprattutto finalità d’integrazione. L'idea è stata concepita per favorire l’interazione fra le diverse culture del mondo e in particolare a stimolare lo scambio dei saperi fra i cittadini brianzoli e gli stranieri residenti in Brianza, attualmente stimati di essere oltre il 10% della popolazione locale. Gli ideatori hanno pensato anche a un possibile effetto di ricaduta che il progetto potrebbe avere nel territorio: se si sviluppata in sintonia con le tematiche dell’esposizione universale di Expo 2015, potrebbe rappresentate un’attrazione turistica e quindi potrebbe attrarre sul territorio brianzolo un turismo interessato a queste particolari tematiche.
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SABATO 7 FEBBRAIO 2015 ORE 15:30 PRESSO IL CIRCOLO LIBERTA' VIALE LIBERTA' 33 MONZA.
PRESENTAZIONE DEL NUOVO LIBRO "VENDITORI DI FUMO": UN EVENTO DA NON PERDERE CHE CI FARA' COMPRENDERE QUELLO CHE FINO AD OGGI NON SAPEVAMO!!!
Il sito "produttivo" Ilva di Taranto, forse è l'emblema della produzione più sporca d'Italia, sporca perche è una fabbrica di veleni per gli operai che sono costretti a sottostare a tali veleni per un tozzo di pane, mentre i padroni si arricchiscono, esportando capitali nei paradisi fiscali, accumulano enormi profitti per corrompere quasi tutta la politica di Taranto, pugliese e nazionale, per corrompere gran parte delle organizzazioni sindacali, il mondo della sanità e degli enti preposti al controllo. Ovviamente l'Ilva non è l'unico caso, c'è ne sono altri e a decina, (petrolchimico di Porto Marghera , petrolchimico di Gela, gli inceneritori, le discariche, i cementifici,le concerie e centinaia di altre attività industriali disseminate in tutto il territorio nazionale.)
Queste fabbriche dei veleni son identiche ovunque, uccidono e fanno ammalare gravemente gli operai, le popolazioni , il territorio, devastano l'ambiente, e sono un potente veicolo di corruzione e d'illegalità diffusa. Tutto ciò in nome di cosa? il famigerato PIL? Ricchezza per gli operai e le popolazioni ? NO, E POI NO. PERCHE' A QUESTI ULTIMI SOLO BRICIOLE IN CAMBIO DELLA PROPRIA SALUTE E DELLA PROPRIA DIGNITA'. sappiamo che a tale nostro ragionamento sorgeranno obbiezioni, da parte dell'esercito che si auto definiscono riformisti responsabili(parola vuota priva di qualsiasi significato) e i medesimi magari a telefono con i padroni e corruttori ridono degli operai e delle popolazioni che muoiono e si ammalano. Noi diciamo che se ognuno facesse la propria parte, alcune produzioni come quella di Taranto si possono mantenere ma a patto che ci siano controlli ferrei e investimenti tecnologici al fine di salvaguardare la salute e l'ambiente. Ma noi con le nostre utopie green ci spingiamo oltre e diciamo che una nuova cultura sulla produzione deve sorgere e cioè puntare sulle immense fabbriche a cielo aperto di cui dispone il paese(beni culturali, agricoltura turismo, difesa del suolo, energie pulite, mobilità sostenibile,rifiuti zero).
I PROMOTORI DELL'EVENTO:
Comitato Beni Comuni di MB- Osservatorio Antimafie di MB- Lista civica Italiana- Coordinamento Comitati No Pedemontana- Unione Sindacale di Base
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Evento che si svolgerà alle ore 18, a Monza, in via Bergamo 8, mercoledì 11 febbraio, grazie alla libreria Hemingway & Co. La presentazione verterà sul romanzo "Il cenotafio di Simon Petit" di
Ivano Mingotti, ed inaugurerà la serie di eventi di questa neonata libreria monzese.
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"...e un sacco di gente soprattutto bambini"
Rassegna di teatro ragazzi al Teatro Triante di Monza
La Rassegna si conclude con un debutto della cooperativa teatrale La Baracca di Monza: “Buon Appetito Riccioli d’Oro”: una divertente fiaba scozzese per parlare di… EXPO!
I posti sono limitati, consigliamo la prenotazione dal sito: www.baraccadimonza.it
8 febbraio 2015 - ore 16:30
BUON APPETITO RICCIOLI D'ORO
Compagnia: La Baracca di Monza
Spettacolo per bambini dai 3 anni
ingresso € 7
PRIMA NAZIONALE
In una graziosa casetta del bosco scozzese Mamma Orsa, Papà Orso e il piccolo Orsetto sono impegnati a preparare tre gustosi pranzetti non proprio perfetti: Papà Orso fa precedere il pranzo dalla ginnastica, ma poi si prepara enormi panini giganti; Mamma Orsa è attenta all’igiene, ma poi mangia esclusivamente frutta e verdura di un solo colore; il piccolo Orsetto vorrebbe seguire i dettami del pranzo perfetto (mangiando primo, secondo, contorno, e dolcetto) ma sostituisce tutte le pietanze con cibi dolci e zuccherati.
La “Terribile Riccioli d’Oro” sconvolgerà la vita tranquilla e serena degli Orsi, nutrendosi dei loro pranzetti scorretti con conseguenze inaspettate. Solo il Folletto del Pranzo Perfetto, indiscusso maestro di come diventare grandi, belli, allegri e felici, potrà indicare il cibo giusto per lei e far tornare l’armonia nella graziosa casetta del bosco scozzese.
Sulle note della musica tradizionale scozzese e con l'aiuto di divertenti travestimenti l'attrice interpreterà sei personaggi in cerca... del pranzo perfetto.
Spettacolo di e con Cinzia Ceruti
Scene e pupazzi di Franca Villa
PRENOTAZIONI DAL SITO WWW.BARACCADIMONZA.IT
Teatro Triante, via Duca d’Aosta 8/a, Monza
PER INFO
Cooperativa Teatrale La Baracca di Monza
039 463070 (dalle 10 alle 16)
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RAPPORTO NAZIONALE MAL’ARIA 2015
Il 30 Gennaio è stato pubblicato il rapporto nazionale Mal’Aria 2015. Un’ampia relazione sull’inquinamento atmosferico ed acustico in Italia ed in Europa. I dati contenuti nel rapporto di Legambiente dimostrano come i livelli di inquinamento e di esposizione dei cittadini agli inquinanti atmosferici e al rumore siano ancora elevati e la sfida per garantire una buona qualità dell’aria che respiriamo è ancora lunga. Dal monitoraggio fatto dalla campagna di Legambiente “PM10 ti tengo d’occhio” nel 2014 sono risultati ben 33 su 88 capoluoghi (Monza è la ventunesima a livello nazionale) in cui almeno una delle centraline di monitoraggio urbana ha superato la soglia massima ammissibile per il PM10 per oltre 35 giorni. L’Italia rappresenta una delle situazioni più critiche anche a livello europeo, soprattutto per quanto riguarda il PM10, il PM2,5 e l’ozono, come si evince dai dati dell’ultimo “Rapporto sulla Qualità dell’aria 2014” redatto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Il nostro è il Paese con il più alto numero di morti premature dovute all’inquinamento da ozono e di PM2,5.
Gli elevati livelli di inquinamento atmosferico in Italia sono alla base di una procedura d’infrazione, avviata nei nostri confronti, a causa della “Cattiva applicazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente – Superamento dei valori limite di PM10 in Italia”. Le violazioni riguardano 19 zone ed agglomerati suddivisi in 10 regioni italiane distribuite da nord a sud (Veneto, Lombardia, Toscana, Marche, Lazio, Puglia, Sicilia, Molise, Campania ed Umbria le Regioni interessate) e porteranno, se l’Italia non riuscirà a porre rimedio, ad una condanna con conseguenti sanzioni, come già avvenuto nel 2012. Anche il 2015, ci dice il rapporto, si apre all’insegna dello smog con le principali città italiane che hanno superato già diverse volte il valore massimo giornaliero consentito, inteso come media giornaliera per il PM10. Tra le città lombarde primeggia Monza, detta “la salubre”. In 25 giorni il limite dei 50microgr/mc è stato superato per ben 16 giorni. Al 31 gennaio gli splafonamenti sono stati 19 (circa 2 giorni su 3)
Giorni di superamento dal 01 al 25 Gennaio 2015 nei principali capoluoghi lombardi.
Monza | 16 |
Milano | 15 |
Lodi | 15 |
Cremona | 15 |
Pavia | 14 |
Mantova | 14 |
Brescia | 12 |
Monza 01.02.2015
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Buongiorno Monza, il Comune s’è svegliato sul metrò Per i costi però sembra fare “conti da salumiere” mentre non chiarisce dove va messo il deposito treni.
Il comunicato diffuso ieri dall’Amministrazione Comunale di Monza in tema di ferrovia metropolitana è molto interessante, e per diverse ragioni. Conforta sentir ripetere che c’è impegno per un metrò in città, ed avere conferma che occorrono anche l’interessamento di Regione e Stato. Ci muoveremo in questa direzione a partire da metà febbraio, quando concluderemo la raccolta di firme indirizzata al presidente Maroni e ai sindaci di Monza, Lissone e Muggiò. Positivo, lo abbiamo già detto, che il Comune abbia chiesto alla Regione di inserire il metrò di Monza nel PTR, il piano territoriale. Dobbiamo però ribadire che questo atto formale è veramente il minimo. I nostri pubblici amministratori e i funzionari del Comune possono e debbono fare di più per esercitare pressioni politiche e fondati solleciti amministrativi su Stato e Regione. Si tratta di quanto storicamente e regolarmente fa Milano, in tempi più recenti anche Brescia. Per il resto, è giusto che il Comune faccia chiarezza sulla sua capacità economicofinanziaria e sugli orientamenti che, come Ente, ha circa il possibile tracciato della linea. Sperando che sappia tenere conto delle stime sulle affluenze alle stazioni, degli effetti sulla mobilità locale, delle necessità conseguenti. Ci sorprende molto, invece, l’affermazione che un metrò tra Bettola e Villa Reale costerebbe un miliardo di euro. Noi abbiamo detto 440 milioni ricavandolo dal Capitolo 11, pagina 64, dello Studio di fattibilità elaborato da Metropolitana Milanese Spa, uno degli enti più qualificati nella progettazione di metropolitane in ambito europeo e mondiale. Volendo, poiché quello studio è del 2012, si può applicare un rialzo del 15%, nella media europea, e si arriva a 506 milioni ma non certo al miliardo, che è il doppio. Sarebbe bene essere molto attenti su cifre così importanti. Spararle troppo grosse non è utile se il metrò è realmente un obiettivo. In ogni caso, se l’Amministrazione comunale ha un’altra fonte qualificata con previsioni stimate in modo diverso, allora dichiari questa fonte qual è. La cosa peggiore sarebbe che i conti del Comune fossero “conti da salumiere”. La cifra indicata nel comunicato corrisponde in effetti a quanto si può desumere dai costi dichiarati per la tratta Garibaldi-San Siro della M5. Ma è bene sapere che quel pezzo di linea presenta molte particolarità e grosse complicazioni costruttive che hanno determinato costi molto alti. Complicazioni che Metropolitana Milanese Spa non sembra aver riscontrato a Monza nello studiare la fattibilità della linea per la nostra città. Sarebbe poi molto importante che il Comune dichiarasse una volta per tutte dove intende prevedere una infrastruttura senza la quale il metrò non si può fare: il deposito treni. Occorre uno spazio di 66mila metri quadrati, un bel pezzo di terra piuttosto raro dalle nostre parti. Monza lo avrebbe giusto a disposizione al confine sud, nei pressi di Bettola. Ma la previsione di quella infrastruttura in quel luogo è da anni continuamente disegnata, cancellata, ridisegnata e ricancellata negli strumenti urbanistici comunali, senza una apparente logica. Infine, non promette niente di buono il fatto che l’Amministrazione comunale subordini le esigenze di Monza a quelle di Milano. Occorre trovare una capacità di autonomia ragionevole e comprendere l’urgenza di iniziative decise, altrimenti i soldi dello Stato e della Regione andranno ancora una volta ad una nuova tratta della M5 dentro la città di Milano, quella da San Siro a Figino, e per Monza se ne potrà riparlare dopo l’anno 2021.
Comitato San Fruttuoso 2000
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Giornata di studio - 4 febbraio – ore 9 - Teatrino Villa Reale, Monza.
IL BACINO IDROGRAFICO DELLA LOMBARDIA CENTRO SETTENTRIONALE: UNA RISORSA DA GESTIRE E VALORIZZARE
Organizzata dalla Presidenza FAI regione Lombardia con le delegazioni di Monza e Milano, in collaborazione con Italia Nostra sezione di Monza e WWF Lombardia, costituisce un primo momento di confronto, dopo ampie consultazioni con Istituzioni ed esperti, per capire origine e fenomenologia degli eventi alluvionali del nord Milano e per cercare nella conoscenza del problema delle risposte fondate.
Le ricorrenti esondazioni del Seveso a Niguarda e del Lambro a Monza, costituiscono la patologia più rilevante del bacino del nord Milano nel suo insieme, dal triangolo lariano all’alta pianura tra Olona ad ovest, con il Lambro e la Città di Monza al centro e, in chiusura, la Città di Milano.
Per fare il punto sulle problematiche connesse alla gestione delle acque nel bacino idrografico della Lombardia centro settentrionale il FAI promuove la prima giornata di studio che vedrà gli interventi di una ventina tra i maggiori esperti nazionali sui temi idraulico, della depurazione, della qualità delle acque, del paesaggio, dei contratti di fiume, del processo decisionale.