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Nel mondo e nel tempo narrando in versi ai bambini

 

dedicato a voi tutti e in particolare ai bambini dell’Ucraina

Umberto De Pace, Patrizia Zocchio, Pippo Biassoni

Presentazione di Umberto De Pace
Disegni a cura di Umberto De Pace

  

 

 

dalla raccolta

ALTRE FAVOLE IN VERSI

  

 1 foto gennaio 2023

 

LA SCOMMESSA TRA DUE FIUMI

 

Due fiumi che scendevano

da una stessa montagna

un giorno s'incontrarono

in aperta campagna.

 

L'uno era un Fiume grande

l'altro quasi un torrente,

ma tutte e due le acque

scorrevano ora lente.

 

Agitando le canne

ritte lungo le sponde,

si fecero un saluto;

con la voce dell'onde

si diedero il benvenuto.

 

Fatta la presentazione,

si chiesero quale fosse

la destinazione.

Scopersero così

che il grande e il piccolino

dovevano percorrere

un stesso cammino.

 

Il fiume grande disse:

– La via che c'è da fare,

dunque, è proprio la stessa;

per tutti e due la meta

è il medesimo mare;

facciamo una scommessa?

Chi sarà più veloce

darà il nome alla foce.

 

 

Quando furono pronti,

presero il via correndo

attraverso le valli,

per le gole dei monti...

 

Ben presto il grande fiume

– attraversato il piano –

corse avanti e fu visto

scomparire lontano.

 

Il torrente, più indietro,

trovò invece di fronte

un ostacolo : un monte.

Raccolse allora tutta

la forza e l'energia,

aggredì quelle rocce

come se fosse in guerra

e si scavò una via

sotto la terra.

 

Passarono le ore,

trascorse tutto un giorno.

Quando il fiume maggiore

fu presso il mare e volse

lo sguardo a sè d'intorno,

dentro una baia scorse

la fresca e sorridente

acqua di quel torrente.

 

Il torrente era Bò

ed anche quella baia

così si chiamò.

 

2 foto gennaio 2023

 

LA FAVOLA INTERROTTA

 

Disse la nonna: Voglio

raccontarvi una storia

lunga un palmo di mano.

Vi porterò lontano

fino al Monte Torrone.

 

Fate però attenzione,

qui accade una magia:

se voi m'interrompete,

perdo il filo e la via,

sbuca un lupo feroce

ed io perdo la voce.

 

Ai piedi della nonna,

per terra accoccolati,

stavano tre bambini

con gli occhi spalancati.

 

La nonna prese a dire:

“C'era una volta un albero

grande da non finire,

e c'era una casetta

piccolina così.

 

Quella casetta stava

fra i rami dell'albero

e dentro ci abitava

il nano Birichì.

 

Presso l'albero grande

c'era un pero con frutti.

Il nano, che voleva

averli per sè tutti,

pensa, pensa, pensò:

adesso faccio un volo,

adesso faccio un salto...

E dal suo posto in alto

saltò e... precipitò.

 

Battè la testa a terra

(sull'erba, per fortuna),

vide le stelle, vide la luna

è non toccò la frutta.

 

La caduta fu brutta,

il colpo fu violento,

sicchè il nanetto perse

la memoria e il talento.

 

Non ricordava più

dove stava di casa

nè l'albero dov'era,

se fosse inverno, autunno,

estate o primavera.

 

S'era pure scordato

il nome che portava

e perciò lo cercava

in giro qui e lì...

Ma come si chiamava?...

 

Il nano Birichì!

gridarono i bambini

in coro e in allegria.

E avvenne la magia

predetta dalla nonna:

la vecchia, in quell'istante

tacque, perse la voce.

Perse la voce, perse la memoria,

così finì la storia.

 

3 foto gennaio 2023

 

LA DORA E IL PO

 

Rapida e ansiosa l'acqua della Dora

da secoli scorreva (e scorre ancora)

solitaria solcando le pianure

ammirando boschi e borghi.

 

Palpitante di pesci e di gorghi,

sognava di versare il suo cuore

in un fiume più grande ancora

per essere amata ed amare,

per confondersi in un unico fiume

e insieme versarsi nel mare.

 

Il Po incontrò, quel fiume maestoso,

che nel vederla rallentò il suo corso.

Tra l'una e l'altro s'intrecciò un discorso

di correnti anelanti e d'impetuose onde.

Scalzate dall'ansia dell'uno e dell'altra

franarono, crollarono le sponde

e le due acque, unite, confluirono

in uno unico fiume,

il maggiore della nostra patria

che versa il suo amore

nel mare dell'Adria.

  

 

 

Gli autori di Vorrei
Giacomo Scotti
Giacomo Scotti

Nato a Saviano (Napoli) nel 1928, Giacomo Scotti raggiunse Fiume nel 1947 dopo brevi permanenze nel Territorio Libero di Trieste, a Lubiana e Pola. Cominciò a lavorare presso il quotidiano “La Voce del Popolo” diventandone il redattore e commentatore. Al tempo stesso, a cominciare dal 1948 – anno in cui pubblicò le prime poesie e i primi racconti sui periodi della minoranza italiana – imboccava la strada della creazione letteraria che non ha più abbandonato. Finora ha pubblicato, in Italia ed all’estero, 180 opere in volume: raccolte di poesie e di racconti, romanzi, opera saggistica, antologie. E’ stato tradotto in una ventina di lingue. Per la sua attività letteraria ha ottenuto numerosi e prestigiosi premi in Italia, Croazia, Slovenia, Macedonia e in altri paesi. Per ben dodici volte ha ottenuto il premio “Istria Nobilissima” per la narrativa, la saggistica e la poesia. E’ anche detentore del prestigioso Premio Città di Fiume.

Particolarmente importante è la sua produzione nel campo della poesia, compresa quella dedicata all’infanzia. Vanno ricordati, in particolare le raccolte C’ERA UNA VOLTA UN RE (1987), RACCONTINI DIVERSI E FAVOLE IN VERSI (1989), PAROLE RIDENTI (1968), C’ERA UNA VOLTA UN MAGO (1998), LA LUNA, IL GALLO ed altre poesie per i più giovani (2002), FAVOLE E STORIE DA RECITARE (2005), STORIELLE, STORIELLENE E FILASTROCCHE (2018). Alcuni di questi volumetti sono stati tradotti in lingua croato-serba. Qualche critico letterario ha definito Scotti “il Gianni Rodari della Piccola Italia d’oltre confine”. Sue poesie sono presenti sui libri di lettura delle scuole italiane in Croazia e Slovenia dalla prima all’ottava classe.