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Nel mondo e nel tempo narrando in versi ai bambini

 

dedicato a voi tutti e in particolare ai bambini dell’Ucraina

Umberto De Pace, Patrizia Zocchio, Pippo Biassoni

 

Presentazione di Umberto De Pace
Disegni a cura di Umberto De Pace

 

 

 

 

dalla raccolta

ALTRE FAVOLE IN VERSI

 

 

1 foto febbraio 2023

 

COME ALBERELLI

 

Anche per i bambini

come per gli alberelli,

viene il tempo del fiore, di sbocciare.

I rami si moltiplicano e fra i rami

fanno il nido gli uccelli.

Allora si comincia a declinare:

“Ti amo, mi ami...”

 

Il bambino s'è fatto ragazzo,

la bambina si è fatta fanciulla.

L'uno e l'altra sono alberi

e nelle loro chiome fa schiamazzo

uno stormo che frulla.

 

Il loro corpo è un albero strano

– ecco: un albero umano –

parlante e vagabondo

che va in giro nel mondo

con un cuore e due braccia,

cercando un altr'albero:

un albero identico

dal tronco alla faccia,

eppure un po’ diverso,

il più bell'albero dell'universo.

 

Quando s'incontrano due alberelli

di fanciullo e fanciulla

con due braccia ed un cuore,

può spuntare l'amore.

Allora essi diventano

farfalla e fiore.

 

 

2 foto febbraio 2023

 

UNA FAVOLA VERA

 

Sotto un sottile strato di neve

dorme il germoglio e beve

i succhi della terra.

 

Poi viene il sole e già fa capolino

lo stelo, cresce ed – ecco! si disserra

il primo fiorellino.

 

Ha un viso delicato e chioma d'oro,

dice: Buongiorno al giorno!

All'improvviso, gli altri fiori intorno

gli rispondono in coro.

 

Io guardo e dico: ecco una bella scena

di una favola vera!

È una giornata splendida, serena

proprio di primavera!

 

3 foto febbraio 2023

 

 SE FOSSI UN UCCELLINO

 

Se fossi un uccellino, volerei

più in alto dei monti.

Con gli occhi spazierei

su tutti gli orizzonti.

Ed ecco che vedrei:

mari, valli, montagne,

foreste nere,

magnifiche campagne,

inverni e primavere,

in uno stesso istante

l'intero atlante.

Visto così, dall'aria,

tutto il mondo è una patria.

 

 

Gli autori di Vorrei
Giacomo Scotti
Giacomo Scotti

Nato a Saviano (Napoli) nel 1928, Giacomo Scotti raggiunse Fiume nel 1947 dopo brevi permanenze nel Territorio Libero di Trieste, a Lubiana e Pola. Cominciò a lavorare presso il quotidiano “La Voce del Popolo” diventandone il redattore e commentatore. Al tempo stesso, a cominciare dal 1948 – anno in cui pubblicò le prime poesie e i primi racconti sui periodi della minoranza italiana – imboccava la strada della creazione letteraria che non ha più abbandonato. Finora ha pubblicato, in Italia ed all’estero, 180 opere in volume: raccolte di poesie e di racconti, romanzi, opera saggistica, antologie. E’ stato tradotto in una ventina di lingue. Per la sua attività letteraria ha ottenuto numerosi e prestigiosi premi in Italia, Croazia, Slovenia, Macedonia e in altri paesi. Per ben dodici volte ha ottenuto il premio “Istria Nobilissima” per la narrativa, la saggistica e la poesia. E’ anche detentore del prestigioso Premio Città di Fiume.

Particolarmente importante è la sua produzione nel campo della poesia, compresa quella dedicata all’infanzia. Vanno ricordati, in particolare le raccolte C’ERA UNA VOLTA UN RE (1987), RACCONTINI DIVERSI E FAVOLE IN VERSI (1989), PAROLE RIDENTI (1968), C’ERA UNA VOLTA UN MAGO (1998), LA LUNA, IL GALLO ed altre poesie per i più giovani (2002), FAVOLE E STORIE DA RECITARE (2005), STORIELLE, STORIELLENE E FILASTROCCHE (2018). Alcuni di questi volumetti sono stati tradotti in lingua croato-serba. Qualche critico letterario ha definito Scotti “il Gianni Rodari della Piccola Italia d’oltre confine”. Sue poesie sono presenti sui libri di lettura delle scuole italiane in Croazia e Slovenia dalla prima all’ottava classe.