Villa Reale e Parco di Monza

  • Autodromo di Monza. Alcune domande indiscrete

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  • Una strana fauna nell'I.R. Villa e Parco di Monza

     

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    Per parlare della gestione dell’Imperial Regia Villa e Parco di Monza (da ora in poi IRVP), conviene partire da La Venaria Reale, per opportuni confronti

  • Monzesi, attenti ai lupi!

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  • I.R. Villa e Parco di Monza. Basta con le fiabe ignoranti!

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  • Autodromo di Monza. Il futuro.

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  • Le fiabe ignoranti sulla Reggia di Monza

     

  • Reggia di Monza: En Attendant... Master Plan

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  • Promessa: Villa Reale di Monza riapre. Ma come? Cosa fare subito

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    Finalmente, inesorabilmente, ma per fortuna, la strana coppia tra il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e la Nuova Villa Reale del Gruppo Navarra ha divorziato. Il “partenariato pubblico-privato” (espressione di per sé discutibile) è fallito miseramente. E la gestione del corpo centrale della Villa è tornata nella piena responsabilità del Consorzio, i cui soci l’avevano trasferita integralmente al concessionario, dando l’’impressione di volersi liberare di una patata difficile da cuocere.

    Adesso tutti auspicano e assicurano la pronta riapertura al pubblico (pandemia permettendo). Ma come?

    Temo che, in mancanza del Piano strategico culturale che, per Statuto (art. 8 e 10), costituisce il compito principale del Consorzio, ma che non è stato mai elaborato (a parte una stesura estemporanea del direttore Pietro Petraroia del 2010, rimasta per fortuna nel cassetto e inserita nel sito della Reggia di Monza come atto burocratico), dopo un exploit di rito si tornerà alla gestione “business as usual” del passato.

    Ma soprattutto temo che si tornerà alla discussione senza fine, di volta in volta ricorrente, su “cosa farci dentro”. Una discussione all’insegna del considerare Villa e Parco come meri contenitori, privi di valore se non ingozzati di cosiddetti “eventi”, all’insegna di una visione dominata dalla domanda ebete, tipica degli ignoranti: “Che c’è di male?”.

     

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    La Fagianaia, ora ristorante - Foto di Pino Timpani

     

    Il tutto nell’attesa di un “Master Plan”, la cui epifania è sperabile sia migliore del concepimento - un concorso affidato a suo tempo a Infrastrutture Lombarde S.p.A., ora Aria S.p.A., ente regionale del tutto incompetente nel campo dei beni culturali e ambientali (oltre che della sanità…) -. Master Plan che comunque dovrà essere discusso pubblicamente e rielaborato dal Consorzio, che, ripeto, è il soggetto che deve esprimere il Piano strategico culturale del monumento.

    Io credo invece che si possa e si debba fare qualcosa subito, come progetto-leva di una visione di lungo termine e di vasto respiro per la rinascita.
    Questo progetto, di cui conviene avviare sin d’ora lo studio di fattibilità in vista della fine della pandemia, avrebbe due valenze fondamentali:

    1. Collegare Villa e Parco al resto del mondo.

    2. Far capire una volta per tutte che Villa e Parco costituiscono un valore in quanto tale, culturale e ambientale, architettonico e paesaggistico, da cui dipende ciò che si deciderà di fare al loro interno.

    Mi sembra che il nuovo direttore, Giuseppe Distefano, abbia proprio espresso, in occasione del suo insediamento, la convinzione che il primo obiettivo da perseguire sia quello di rendere il monumento raggiungibile. Il che porta con sé la convinzione che, pur con le carenze che Villa e Parco presentano attualmente a causa di una gestione inadeguata, essi costituiscano ancora e già da ora una realtà meritevole di essere visitata e ammirata.

    Da questo consegue che si possa studiare da subito, in vista della riapertura della Villa, un progetto di turismo culturale e ambientale internazionale che consenta di raggiungere rapidamente e quotidianamente il monumento dal centro di Milano (la metropolitana è di la da venire) e di conoscere la grande bellezza di quella che fu denominata la “Imperial Regia Villa e Parco di Monza”.

    Questo progetto dovrebbe collocare il monumento tra le mete del “viaggio in Italia” dei visitatori provenienti da tutta Europa e non solo.

    Naturalmente lo standard dovrebbe essere eccellente. Si dovrebbero impiegare mezzi di trasporto adeguati, soprattutto all’interno del Parco (solo mezzi elettrici. Ma perché non anche una versione ciclistica?). I visitatori dovrebbero essere accompagnati da guide multilingue istruite per offrire ai visitatori una narrazione sul monumento che sia nello stesso tempo storicamente e culturalmente ineccepibile, ma anche avvincente.

     

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    Il Serraglio dei Cervi - Foto d'epoca

     

    Altrettanto naturalmente, sarebbe necessaria una comunicazione quantitativamente e qualitativamente adeguata, a livello internazionale.

    Il percorso nella Villa potrebbe muovere dal Belvedere, per prendere visione della collocazione e delle prospettive del monumento tra Milano e Vienna, al Salone delle Feste, ai soffitti e ai pavimenti delle grandi sale, agli appartamenti sabaudi, alla Rotonda dell’Appiani, al Teatrino Reale, al Laghetto dei Giardini Reali. Nel Parco, si potrebbe partire dal Belvedere del Viale Mirabello nella Valle dei Sospiri, per andare verso le ville Mirabello e Mirabellino e il Viale dei Carpini, la Fagianaia italiana, le cascine e i mulini, i cui valori architettonici sono ancora apprezzabili ancorché degradati. Non escluderei la visita alle aree emarginate come il Bosco Bello con il Serraglio dei Cervi, e ai manufatti da eliminare perché devastanti, come i ruderi delle curve sopraelevate della pista di alta velocità, o perché insensati, come il cadregone che ostacola la vista della Fagianaia.

    L’eventuale obiezione circa i tempi necessari per raggiungere il monumento da Milano è inconsistente. Basti pensare ai laghi lombardi, che pur essendo ben più lontani costituiscono ugualmente mete di rinomanza internazionale. La distanza non si è rivelata mai un ostacolo alla ricerca della bellezza!

    La realizzazione di questo progetto non costituirebbe soltanto una leva per la rinascita di Villa e Parco, ma aprirebbe la strada a una strategia più ambiziosa, ma a mio parere possibile e quasi doverosa: fare di Monza, con la sia storia millenaria e le relative testimonianze (dai dipinti gotici sulla vita della Regina Teodolinda nel Duomo trecentesco, memoria del Regno Longobardo in Italia, alla Corona Ferrea e al motto dello stemma che qualifica Monza come “Sede del grande Regno d’Italia” nella storia del Sacro Romano Impero, al complesso Villa e Parco, asburgico, napoleonico e sabaudo, fino alle testimonianze del ruolo di Monza nelle rivoluzioni industriali) come un riferimento obbligato e ricco di prospettive per i legami tra Italia ed Europa.

  • Tomaso Montanari e il patrimonio culturale italiano

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    In occasione del Festival del Parco di Monza, Antonio Cornacchia ha intervistato lo storico dell'arte. L'Italia, il patrimonio storico-culturale, la storia dell'arte, le soprintendenze, i musei, la pandemia. E la Villa Reale di Monza

  • Villa e Parco di Monza: la distopia prossima ventura. Con il "Master Plan" (4)

    VILLA E PARCO DI MONZA DAL DRONE

    La maledizione degli impianti sportivi sta tornando a imperversare sul monumento. Aggredito nuovamente dal solito, insaziabile ospite: l’autodromo, che ha già ingoiato 15 milioni dalla regione per sopravvivere.

  • Stupri ambientali

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    «Sulla questione del concerto di Jovanotti a Plan de Corones sono del tutto d’accordo con Reinhold Messner e con Paolo Cognetti. Non s’ha da fare.»

  • Perché Matera sì e Monza no?

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     La ragione che spinge a capire come ha fatto Matera ad essere proclamata capitale europea della cultura peri il 2019 sta nel rispondere a questa domanda: perché Matera sì e Monza no?

  • Montanari: «La Villa e il Parco possono rendere: ma in termini di umanità, felicità, coesione sociale»

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    Un intervento dello storico dell'arte dopo la chiusura della Villa Reale di Monza per una iniziativa privata e commerciale della Luxottica «Una destinazione puramente commerciale inconciliabile con il carattere storico e artistico della Villa. In più, per questo lunghissimo periodo nessun cittadino italiano, pur mantenendo il monumento con le proprie tasse, è potuto entrarci: nella più radicale negazione di ogni fruizione pubblica.»

  • Novaluna, Monza e il Parco

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    Alla vigilia dei 25 anni di attività, Novaluna pubblica il Quaderno 9 di Monza il Parco la Villa, rivista di studi, ricerche e analisi questa volta dedicata agli usi (e abusi) del complesso

  • Arte nel Parco di Monza

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    I tentativi per valorizzare la storia e mostrare la grande potenzialità del Parco di Monza come luogo in grado di ispirare nuove creazioni artistiche e ospitare attività culturali.

  • La Villa Surreale di Monza

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     Grande è la confusione intorno al monumento. A pochi anni dalle fanfare per la riapertura è caduta nell'anonimato e si concede in fitto, chiudendo per più di un mese. Il comunicato del comitato “La Villa Reale è anche mia” e “A. Cederna”

  • Master Plan (3). La maledizione degli impianti sportivi nel Parco.

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    Nel corso del ventesimo secolo gl’impianti sportivi introdotti nel Parco, da una parte hanno portato alla devastazione di centinaia di ettari, dall’altra hanno visto il susseguirsi di fallimenti degli stessi impianti, con la distruzione di enormi risorse culturali, ambientali ed economiche.

  • In marcia con la Lambrada

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    Il 30 giugno si terrà l'ottava edizione della marcia ecologica lungo il fiume Lambro. Intervista agli organizzatori Michele Cazzaniga e Mattia Lento.

  • Villa reale e Parco di Monza al bivio. Con un Master Plan (2)

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    È stato firmato l'Accordo di programma che sancisce l'entrata della Regione Lombardia fra i proprietari del Parco di Monza. Ma del Master plan non si conosce ancora nè l'estensore, nè la finalità

  • Villa Reale e Parco di Monza al bivio. Con un "Master Plan".

     20180109 parco monza andrea rota nodari

    Dei 55 milioni per l'accordo fra Comune di Monza e Regione Lombardia, 27 sono ancora tutti da destinare secondo un piano  da redigere, ma le linee guida sembrano quelle di un business plan...

  • Una eu.topia per Monza

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    A proposito di marchio, sfiderei chiunque a trovarne un altro di pari rilievo e potenza per Monza: è la Corona Ferrea.

  • Mostre e mostri in Villa Reale

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     La mostra di Marisa Laurito nel Serrone di Monza conferma la mancanza di una visione unitaria della proposta espositiva della Reggia. Per quanto ancora ci saranno improvvisazione e impreparazione?

  • Il futuro del Festival del Parco di Monza

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    Buona la prima per la nuova rassegna dedicata al tema “Natura è cultura”. Saprà crescere? Saprà ripercorrere la via del successo di altre rassegne come quella di Mantova?

     

  • Il Festival del Parco di Monza. Programma e mappa

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    Il primo ottobre 2017 nell'area di Villa Mirabello percorsi, documentari, musica, incontri. Il programma ela mappa

  • È nato il Festival del Parco di Monza

    20170911 Poster 2017 web

    Si terrà il primo ottobre 2017 l'edizione “zero”, nell'area di Villa Mirabello percorsi, documentari, musica, incontri. Vorrei è media partner

  • Economia della bellezza: molta domanda, poca offerta

    20170725 sopraelevata nord

    Restaurare opere d’arte, architetture, paesaggi, oltre ad essere un valore per lo spirito umano ha una ingente valore  economico coerente con il primo.

  • Ma perché autodromi e concerti rock debbono violentare i parchi?

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    A Modena come a Monza si usano i parchi per i grandi concerti. Non sarebbe meglio usare le aree dismesse dalle grandi fabbriche?

  • Una introduzione alle 25 proposte del PD per il Parco e la Villa Reale

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     "Un’idea vincente dovrebbe essere la riduzione dello spezzatino e la visione del benessere generale in grado di superare le esigenze particolari e solo settoriali"

  • Le 25 proposte del PD per la Villa e il Parco reale di Monza

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    Il documento presentato dal Forum Tematico del Partito Democratico di Monza

  • Cartelli nel Parco di Monza: una storia infinita. Male.

    cartelli 

    Si è buttato via l'occasione di realizzare un sistema prezioso per comunicare una immagine dell’Imperial Regia Villa e Parco corrispondente alla identità sua e della stessa città di Monza.

  • Monza candidata a capitale italiana della cultura

     20160720 monza candidata a 

    La candidatura sarebbe un espediente per valutare lo stato delle cose e capire se la città avrebbe le carte in regola. È tempo infatti di fare il salto di qualità: ci sono tutti i fattori per fare del capoluogo brianteo una città d’arte. O manca qualcosa?

  • Musica e natura, l'equilibrio sostenibile

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    “I suoni della natura” ha portato a Monza un approccio alla musica a impatto zero, valorizzando giovani talenti nella meraviglia inesauribile del Parco 

  • Un Autodromo a misura del Parco?

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     Un'analisi del “Quadro strategico” del  “Programma di adeguamento e riqualificazione dell’Autodromo di Monza”, pubblicato dalla Sias, gestore dell’Autodromo, e dall’Automobile Club di Milano il 13 aprile 2016

  • Il Fai, le sopraelevate e il Bosco Bello

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    Daniela Pollastri scrive alla rivista «Non riesco proprio ad immaginare come il FAI possa illustrare le curve sopraelevate facendole rientrare nella categoria di elementi in grado di "dare vita a un nuovo paesaggio con caratteristiche proprie di grande interesse"»

  • La Fairun 2016 nel Parco e nell'Autodromo di Monza

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    Domenica 12 giugno 2016, promossa dalla Delegazione FAI Monza, la seconda edizione di FAIrun «Un’occasione per partecipare e condividere i valori del FAI e leggere sotto una nuova luce alcuni degli elementi che costituiscono lo splendido patrimonio del Parco e dell’Autodromo» 

  • Sport nel Parco di Monza: benessere o malattia?

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    Lo sport amatoriale è compatibile con il Parco, quello professionistico no. Un impedimento al riconoscimento come patrimonio Unesco.

  • Lettera aperta a Luciano Ligabue sul concerto nel Parco di Monza

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    «Il concerto è ormai deciso: ti chiediamo solo di avere la voglia di capire e di far capire a chi sarà lì con te, quanto sia importante e bello il posto che ti sta ospitando, di quanto vada rispettato e apprezzato»

  • Fino a che punto conviene la Formula 1 a Monza?

    20160429 autodromo

    Nuovo ribaltone in Sias con Dell'Orto rimosso, mentre la Regione Lombardia vuole entrare in società per scucire di tasca pubblica i soldi per soddisfare le richieste di Ecclestone

  • Gli artefici del Parco e dei giardini della Villa Reale di Monza

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    Ricco calendario di appuntamenti promossi da Novaluna e dal Consorzio. Via il 7 aprile 2016

  • Un Caravaggio a Monza

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     In mostra nella Villa Reale di Monza fino al 17 aprile 2016 "La flagellazione di Cristo” di Michelangelo Merisi

  • La Flagellazione di Cristo e il primo soggiorno napoletano del Caravaggio

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    Per gentile concessione dell'autore, presentiamo il testo critico della mostra "La flagellazione di Cristo del Caravaggio" presso la Villa Reale di Monza

  • «Con il nuovo PGT abbiamo messo al sicuro Parco e Villa»

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    L'assessore al territorio di Monza, Claudio Colombo, interviene nel dibattito su Cultura nel Parco della Villa Reale puntualizzando i principi del PGT a riguardo

  • Il parco di Monza e le attività culturali

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    I contributi arrivati al seminario organizzato dal PD Monza. Progettualità, sostenibilità e rete fra operatori

  • Cultura e Parco di Monza

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    Alfredo Viganò scrive alcune note a margine del seminario voluto dal PD monzese

  • Parco e Villa all’aperto “uno scenario naturale per la cultura”

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    Sabato 5 Marzo nella Sala D del Binario 7 a Monza un seminario del PD con le principali realtà culturali

  • Evoluzione delle funzioni dei boschi del Regio Parco di Monza

      Storia dei boschi milanesi a

     Giorgio Buizza ricostruisce la storia del patrimonio boschivo del parco cintato più grande d'Europa

  • Venaria felix. Un confronto con la Villa Reale di Monza

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    Venaria vuole attrarre un pubblico internazionale, secondo una  strategia illuminata e lungimirante.Monza sembra invece preoccuparsi di quali “eventi” metterci  dentro, in una logica affannosamente ispirata a risultati economici contingenti, spesso  decisi  dai concessionari

  • Un sogno apocalittico, il Parco di Monza e i soldi della Regione

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    Da “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad, il racconto che ha ispirato il film “Apocalypse now”, alle notizie dell'entrata della Regione Lombardia nella proprietà del Parco. Passando dall'autodromo e dal riconoscimento dell'Unesco.

  • Parco di Monza: ecco cosa c'è da fare

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    Il materiale su cui lavorare per elaborare una visione di lungo respiro e un piano organico  è ricchissimo. Dagli atti del convegno “Il Parco della Villa Reale di Monza al bicentenario della fondazione” del 2006 alla proposta di legge regionale 435 del 2009. Una ipotesi di elenco di interventi.

  • I Giardini della Villa Reale di Monza visti da Alfredo Viganò


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    Venerdì 12 giugno Il Circolo Legambiente di Monza ha organizzato una serata con l'urbanista per parlare dei Giardini della Villa Reale 

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